Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Da che mondo e mondo buona parte dell'arte di ieri e di oggi è partita anche dalla celebrazione del corpo umano e dall'esplorazione del suo valore simbolico. Anche per questo gli atleti hanno fornito l'ispirazione a una gran quantità di artisti (e di correnti artistiche). A riprova del fatto che certe cose - per fortuna - non passano mai di moda, vi segnalo che giusto da oggi (e fino al 30 di settembre, agosto escluso) la galleria d'arte contemporanea LipanjePuntin di Roma ha deciso si dedicare una mostra a una ventina di artisti, provenienti da tutto il mondo, che si sono ispirati alla giovane medaglia olimpica Matthew Mitcham, che tra l'altro ha già battuto ogni record esistente, totalizzando il punteggio più alto della storia nel tuffo da dieci metri. Si dice che l'occasione fa l'uomo ladro, ed evidentemente i campionati mondiali di nuoto, che si tengono proprio a Roma in questi giorni (offrendo come sempre un bello spettacolo, soprattutto nelle gare maschili di tuffo... Aemh...), hanno dato lo spunto per questa bella iniziativa. Ne parlo qui perchè, come dovreste ben sapere, questo giovane tuffatore australiano detiene, anche e soprattutto, il singolare primato di essere stato il primo sportivo della storia moderna ad avere vinto una medaglia olimpica dopo avere dichiarato la sua omosessualità. Tecnicamente, quindi, si tratta di una vera e propria mostra di arte gay, visto il valore simbolico del soggetto rappresentato. stato infatti fonte d'ispirazione per 20 artisti provenienti da ogni parte del globo: Australia, Canada, Iran, Italia, Giordania, Macedonia, Malta, Spagna e USA. La mostra vedrà esposte anche le opere dei suoi connazionali, John McRae, Renato Grome, William Yang e Maree Azzopardi. Antonio Riello ha reinterpretato per l'occasione il costume aerodinamico dei nuotatori in versione Ikea tartan, Francesca Martì ha optato per una videoinstallazione, Jasper Krabbé e Mehran Elminia per la pittura su tela, mentre a rappresentare la scultura sarà Francesca Tulli. Michele Chiossi e Matt Marello da New York hanno invece creato rispettivamente un alloro olimpico (in marmo e neon) e un film nel quale il tuffatore è all'apparenza impegnato in una folle danza. Antonio Pio Saracino ha partecipato con un'elaborazione grafica e il progetto di una casa per Matthew (???). Altri esponenti della fotografia presenti sono il celebre Tom Bianchi (famoso per i suoi scatti eroticissimi), la canadese Floria Sigismondi, il surreale Fritz Kok, Mataro da Vergato e Robert Gligorov, ex campione di tuffi macedone (giusto per stare in tema). Piccola curiosità: a Matthew, amatissimo in patria, è già stato dedicato un francobollo col suo bel faccino sorridente sopra...
Una volta tanto qualcosa di carino per celebrare la cultura gay nel senso più artistico del termine viene fatto anche nel nostro paese, e se siete dalle parti di Roma direi che vale la pena di farci una capatina, anche perchè esplorare il mondo dell'arte (gay o no) fa sempre bene al cuore e all'intelletto. Dico bene? Ah! A proposito di sport vi segnalo che se spulciate nella colonna a destra di questo blog ho inserito qualcosa per gli amanti degli sportivi (ma anche per gli amanti dell'hard, per quelli dei filmati alternativi e per gli amanti della musica). Come vedete questo blog è sempre in movimento (^__^). Ciao e alla prossima.
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2 commenti:
Valeriano, magari non centrerà molto con il post, ma hai visto che stanno per fare ad Apollo e Midnighter?
Stormwatch li fara divorziare? nooooooooooo!!!!!
Divorziare? Io sapevo che si ono dovuti sepparare per motivi diforza maggiore (Apollo è stato ibernato perchè ospitava un virus senziente incurabile)... Comuqnue questi scrittori di supereroi ne sanno una più del diavolo, quindi non bisogna mai dare nulla per scontato...
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