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lunedì 9 febbraio 2009

ITALIA NOSTRA

Ciao a tutti e a tutte.
Oggi vorrei parlare di un argomento che tange marginalmente il mondo del fumetto gay, ma che può comunque stimolare qualche riflessione interessante. Allora: in Italia non abbiamo tante riviste dedicate alle recensioni e agli approfondimenti sul mondo del fumetto. Se escludiamo quelle distribuite solo per corrispondenza (e che sono i bollettini delle varie associazioni di appassionati), quelle distribuite in edicola e fumetteria sono solo due. Scuola di Fumetto e Fumo di China. Con Scuola di Fumetto ho anche collaborato e mi sono sembrati sempre abbastanza elastici su certi temi, mentre con Fumo di China negli ultimi anni ero rimasto sempre più perplesso. Mi spiego meglio: Fumo di China la seguo dal 1992, ma da qualche anno a questa parte mi è sembrato che fosse un po' troppo "di parte". Mi spiego meglio: non ha più parlato di fumetti erotici, ad esempio, mentre ha cominciato a dedicare articoli su articoli al mondo dei fumetti a tema religioso e cattolico (tipo la vita del Papa e di PAdre Pio a fumetti). Con tanto di veri e propri dossier sulle varie versioni del Vecchio Testamento a fumetti, le vite dei missionari a fumetti, e via discorrendo... E nel mentre la parola "gay" era diventata un tabù, anche nelle recensioni. Se non che, magicamente, da qualche mese a questa parte il tema è riaffiorato, e ora quasi in ogni numero c'è almeno una recensione di un fumetto che affronta tematiche gay... Addirittura hanno annunciato in anteprima assoluta l'uscita del fumetto tratto dal film COVER BOY di Carmine Amoroso. Io sono tonto su tante cose, ma in questa faccenda c'era qualcosa di palesemente sospetto, così ho cominciato ha fare qualche ricerca e ho scoperto una cosa curiosa. Il tema gay è riapparso da quando la redazione di Fumo di China ha "perso" uno dei redattori portanti degli ultimi anni: Stefano Gorla. Ora voi vi chiedere: chi è Stefano Gorla? Beh... Forse per prima cosa dovreste sapere che cosa è, visto che è un Padre dell'ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, impegnati nel campo educativo, scolastico e mass mediatico (gestiscono le Edizioni San Paolo, le Edizioni Paoline e sono anche i proprietari di Telenova). Forse che la sua presenza avesse in qualche modo condizionato le scelte contenutistiche della rivista? Chissà! Le mie sono solo supposizioni, lo ammetto, ma come diceva Agata Christie due coincidenze fanno un indizio e tre sono una prova. Comunque ora cercate di seguirmi perchè durante le mie ricerche ho scoperto qualcosa di abbastanza inquietante. Stefano Gorla se n'è andato da Fumo di China perchè è stato nominato direttore del settore ragazzi delle Edizioni San Paolo, ovvero le edizioni che pubblicano Jesus, Famiglia Cristiana e, per i ragazzi, Il Giornalino (che è rimasto l'unico settimanale per ragazzi non disneyano in Italia prodotto interamente nel nostro paese). Ora: non appena è stato nominato direttore de Il Giornalino, Stefano Gorla ha licenziato un fumettista che collaborava con il Giornalino da 61 anni, Carlo Peroni. Essendo che in Italia riviste di fumetti per ragazzi praticamente NON ce ne sono, Carlo Peroni adesso è in difficoltà (anche perchè per anni non ha potuto mai contare su contributi pensionistici regolari) e sua moglie è anche caduta in depressione. Perchè licenziarlo dopo decenni di onorata collaborazione??? Io non posso saperlo per certo, ma vi posso riportare cosa è successo nelle settimane precedenti. Carlo Peroni, nonostante l'età, ha un bel P e r o B l o g che riempie di aneddoti interessanti provenienti dalla sua lunga e importante carriera. Ultimamente aveva iniziato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe parlando di un fenomeno tutto italiano di cui nessuno sapeva nulla... Ovvero il pizzo che devono pagare i fumettisti ai grandi editori! Ebbene sì! A quanto pare alcuni grandi editori di fumetti esigono da sempre una percentuale del guadagno dei loro fumettisti e in cambio garantiscono loro una presenza costante e continuata sulle loro pubblicazioni. Nel suo P e r o B l o g Carlo Peroni accennava al fatto che queste mazzette (che hanno dovuto pagare anche autori del calibro di Jacovitti) erano richieste anche (ma non solo) dalle riviste a fumetti cattoliche, e in particolare citava il caso de Il Vittorioso, un settimanale distribuito in edicola e in parrocchia dal 1939 al 1970. Se volete leggere quello che Carlo Peroni ha scritto al riguardo cliccate qui. Ora: anche se il Vittorioso non c'è più da circa 40 anni c'è comunque un'associazione di nostalgici che si chiama Gli Amici del Vittorioso e alla quale Carlo Peroni aveva segnalato la questione delle mazzette, evitando di fare i nomi perchè avrebbe coinvolto "personaggi molto in vista in Vaticano". Caso, o sfiga, vuole che il presidente dell'associazione Amici del Vittorioso fosse proprio Stefano Gorla... Io non dico nulla, perchè non so nulla, ma lo scenario sembrerebbe abbastanza eloquente, anche perchè - perlomeno nel caso delle Edizioni San Paolo - ci sono dei precedenti illustri di persone silurate con provvedimenti punitivi. Nel 1998 venne addirittura licenziato in tronco Leonardo Zega, direttore di Famiglia Cristiana per sedici anni, per le sue prese di posizione poco ortodosse (tra cui una risposta piena di comprensione e solidarietà alla lettera di una donna lesbica che aveva scritto al settimanale cercando consiglio). Tutto questo per dire che, gira e rigira, nemmeno la stampa a fumetti italiana è libera ed indipendente come quella degli altri paesi, e forse non è proprio un caso se i fumetti con personaggi gay, in Italia, sono tanto rari. Per quel che vale, poi, volevo esprimere tutta la mia solidarietà a Carlo Peroni (di cui da piccolo ho letto sempre con piacere Gianconiglio e CIPSY). Dopotutto fare il disegnatore di fumetti gay puntando sulle donazioni dirette dei lettori non è poi un'idea così balorda, sapete? Per par condicio vi lascio con il disegno a base di diavoletti che ho appena preparato per i flayers una serata gay friendly a Napoli il prossimo week-end (per San Valentino). Se siete napoletani/campani magari fateci un pensierino (e se non venite dalla Campania l'ingresso è gratuito).

Ve lo metto anche senza la scritta che copre il pacco di uno dei diavoletti... Fatemi sapere che ne pensate! Ovviamente cliccandoci sopra potete vederlo più grande come sempre.
Baci e abbracci e attendo commenti.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sono sempre chiesto come potrebbe venirti fuori un disegno su sailormoon e guerriere a seguito... Vedendo la bionda col cuore mi è venuto sto spunto! ;)

Wally Rainbow ha detto...

la bionda teoricamente è una drag queen, qundi non so se può fare testo. Però quando la figlia dei miei vicini di pianerottolo era piccola i disegni di Sailor Moon me li chiedeva spesso :-)

Anonimo ha detto...

Molto belli i disegni, certo che se il vaticano ha le mani in pasta anche con i fumetti siamo propro messi male.

Anonimo ha detto...

ho cliccato sul "cliccate qui" per leggere l'articolo di Peroni, ma ho trovato la pagina del peroblog senza articolo.. E' stato rimosso?

Anonimo ha detto...

ho cliccato sul "cliccate qui" per leggere l'articolo di Peroni, ma ho trovato la pagina del peroblog senza articolo.. E' stato rimosso?

Wally Rainbow ha detto...

ESATTO! E' stato costretto a rimuovere il post! Come si può leggere nella home del blog :-( http://peroblog.splinder.com/ Tutto ciò è davvero triste... Che sia stato minacciato??? Ricattato??? Chissà!

Anonimo ha detto...

qualche disegnino di sailor lo puoi pubblicare oppure si infrange qualche copyright?