Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Ammetto che non ho mai seguito granchè le competizioni sportive e che le uniche gare che mi spiace perdere sono le gare maschili di tuffo (per motivi che non hanno niente a che fare con lo sport), quindi non sto seguendo le Olimpiadi Invernali che si stanno tenendo in questi giorni a Vancouver in Canada. Tuttavia ora vi parlerò proprio delle Olimpiadi Invernali del 2010. Ve ne parlo perchè, siccome questo è il blog che vi dice quello che gli altri non vi dicono, volevo segnalarvi che l'artista che ha disegnato le decorazioni delle medaglie olimpiche e paraolimpiche (che quest'anno hanno tutte un disegno personale), è lesbica dichiarata e si chiama Corinne Hunt (foto sotto).
Non male, vero? Ovviamente l'arte è arte a prescindere da chi la realizza, ma penso che il fatto che un compito così importante sia stato affidato ad una lesbica dichiarata abbia comunque un notevole valore simbolico... Soprattutto per le nazioni che si stanno affannando per portarsi a casa il maggior numero di medaglie e che, allo stesso tempo, ignorano le richieste della propria comunità omosessuale. Le nazioni come l'Italia, insomma. Inoltre, sempre in tema di Olimpiadi Invernali e di arte gay, volevo segnalarvi che la Pride House ha anche commissionato allo scultore gay Edmund Haakonson una scultura ispirata alle olimpiadi invernali...
Ops! Dimenticavo di spiegarvi che la PRIDE HOUSE è un'iniziativa che tiene banco a Vancouver proprio in occasione delle Olimpiadi Invernali 2010, e nel pieno centro del Villaggio Olimpico. Si tratta di alcuni locali adibiti a lunge bar e spazio culturale messi a disposizione dal lussuoso Pan Pacific Hotel per i turisti (e gli sportivi) omosessuali che sono venuti a Vancouver in occasione delle gare. Non male, vero? Chissà perchè quando le Olimpiadi Invernali si sono tenute a Torino non è stato fatto niente di simile (ovviamente sto facendo dell'ironia)... In ogni caso, siccome questo è il sito che vi dà quello che gli altri non vi danno, qui di seguito vi posto un'intervista a Edmund Hakkonson e a Corinne Hunt.
Canadesi brava gente. Giusto per rimanere in tema di Canada e gay canadesi, oggi volevo segnalarvi anche che Patrick Fillion (che qui sotto vedete felice e contento nella sua collezione di pupazzi UGLIES ), ha iniziato a rimettersi in moto con la sua casa editrice (che ultimamente era andata un po' a rilento anche a causa della brutta crisi economica dello scorso anno) e ha annunciato la prosecuzione di diversi titoli e l'inaugurazione di nuove serie, realizzate da lui e dagli artisti che, in numero sempre maggiore, hanno deciso di pubblicare con la sua CLASS COMICS.
La sua ultima novità, ma solo in ordine di tempo, è una serie di cards esclusive che dà in omaggio a chi effettua i suoi aquisti direttamente dal sito, e che ovviamente sono dedicate ai personaggi che animano le sue pubblicazioni...
Tra le altre cose penso che col tempo Patrick Fillion abbia anche perfezionato ulterioremente il suo stile, e questo potrebbe spiegare il lungo periodo che intercorre fra i vari numeri delle serie realizzate da lui... In ogni caso, come potete intuire da queste tavole tratte dall'imminente secondo numero di Zahn, i risultati si vedono (anche se devo ammettere che i suoi peni sovradimensionati continuano a lasciarmi perlomeno perplesso)...
Ovviamente gli anni passano, ma ancora nessun editore italiano ha osato tradurlo nella nostra lingua... Chissà... Magari i timori degli editori italiani sono direttamente proporzionali alle dimensioni dei genitali maschili che vengono mostrati nei fumetti omoerotici... Chissà...
Alla prossima.
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