Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi vorrei partire facendo un po' il punto sulla Fiera dell'Arte Erotica, organizzata a West Hollywood dalla Tom of Finland Foundation (nell'ultimo week end di marzo).
Come è facile intuire una fiera di questo tipo non ha l'affluenza di pubblico che potrebbe avere una grande fiera di fumetti, e non ha a disposizione nemmeno gli spazi e il risalto di un grande evento culturale, però rimane comunque un bellissimo esempio di come l'arte omoerotica può essere valorizzata, sostenuta e - soprattutto - condivisa pubblicamente in maniera molto disinvolta e naturale...
Forse sbaglio, ma sono portato a credere che - al di là dell'evento in sè - la Fiera dell'arte erotica abbia anche il pregio di fare sentire gli appassionati di arte omoerotica meno "soli", legittimando la loro passione con tutta una serie di benefici psicologici supplementari. Immagino che a West Hollywood i gay non abbiano grandi problemi di integrazione, ma credo che comunque questo evento sia abbastanza particolare anche per gli standard della comunità gay locale... Che oltretutto può avere un contatto diretto con gli artisti (e gli aspiranti tali), e può anche vederli all'opera mentre copiano dei modelli in posa...
Il tutto mentre i visitatori hanno a loro disposizione una vera e propria galleria d'arte ricca di opere interessanti e praticamente inedite. Tutto considerato direi che non è una cosa da poco.
Può essere interessante notare che l'inaugurazione della suddetta Fiera dell'arte erotica è stata presenziata dal sindaco di West Hollywood, John Heilman (che vedete al centro nella foto sotto, proprio nel momento del suo discorso all'inaugurazione). Vorrei sottolineare - nel caso non lo notaste - che il sindaco di West Hollywood è gay dichiarato...
Come se tutto ciò non bastasse durante questa edizione della Fiera dell'arte erotica c'è stato anche un lungo intervento dei rappresentanti della FREE SPEECH COALITION, un'associazione americana che da diversi anni si batte per la libertà di espressione sessuale nei prodotti che si rivolgono al pubblico adulto. In particolare cerca di portare avanti una battaglia contro i perbenisti che reprimono la libertà sessuale utilizzando scuse pretestuose (come la tutela dei minori). La presenza di questa associazione alla Fiera dell'arte erotica era particolarmente pertinente, visto che - come vi avevo riportato qualche settimana fa - l'iniziale location dell'evento è stata bocciata proprio utilizzando la scusa della vicinanza ad un parco frequentato da minori. Siccome questo è un BLOG serio, se sapete un po' di inglese qui di seguito vi faccio ascoltare un assaggio dell'intervento di Daiane Duke, direttore esecutivo della FREE SPEECH COALITION...
Quando si dice andare al nocciolo della questione senza tanti peli sulla linga, vero? L'intervento è poi proseguito parlando della censura nell'arte gay, sia quella imposta dall'esterno che quella che tanti artisti si autoimpongono... E c'è stato anche modo di parlare delle grandi polemiche nate attorno alla nascita dei domini internet che finiscono con .xxx... Devo ammettere che quando vedo manifestazioni di questo tipo (e il livello delle discussioni che ospitano), non posso davvero fare a meno di chiedermi se il pubblico gay italiano si fa davvero bastare quello che ha o se - più semplicemente - non ha la consapevolezza di quello che gli manca e potrebbe avere. In ogni caso - a proposito di censura e libertà di espressione - bisogna prendere atto che a distanza di mesi dall'inaugurazione della Biennale di Venezia non c'è stato davvero nessuno che ha segnalato che nel padiglione nordico sono esposti dei disegni originali di Tom of Finland (qui sotto potete vederli anche voi)...
Lungi da me l'idea di fare polemiche gratuite, però non posso davvero fare a meno di pensare che se una cosa di questo genere non viene segnalata a dovere nemmeno dai maggiori siti gay italiani... Beh... Poi non c'è da stupirsi se restiamo una nazione incapace di valorizzare la cultura gay in generale, con tutte le conseguenze del caso... Non ultima quella di avere dei fumetti in cui di gay si parla poco e male. Per farvi un recente esempio di come vanno le cose in un contesto culturale diverso volevo segnarvi lo speciale STARMAN/CONGORILLA, pubblicato dalla DC COMICS proprio il mese scorso...
In questa occasione lo sceneggiatore James Robinson ha colto l'occasione per far parlare Starman, supereroe bisessuale dichiarato, della varietà dei rapporti che possono legare due persone omosessuali e che non devono necessariamente sfociare in un rapporto sessuale o in una relazione... Riferendosi in particolare all'evoluzione del suo rapporto con un altro supereroe omosessuale dichiarato: Tasmanian Devil. Potete leggere la sequenza in questione qui di seguito...
Da notare che questa storia è stata vista da molti come un gesto di amicizia da parte dello sceneggiatore nei confronti della comunità omosessuale, che lo aveva aspramente criticato dopo che aveva fatto morire ben due personaggi gay di un certo rilievo (il ragazzo di Starman e lo stesso Tasmanian Devil, che però ha fatto resuscitare proprio in STARMAN/CONGORILLA)... Segno evidente che se una comunità gay premia chi sta dalla sua parte e boicotta chi non si dimostra suo amico (anche se magari non lo fa neppure apposta), a qualche risultato arriva sempre... Certo è che se per quieto vivere tutti stanno zitti, o delegano la responsabilità di cambiare le cose ad altri, grandi passi avanti non se ne possono fare... E questo, in parte, spiega anche perchè in Italia una Fiera annuale dell'arte erotica (e in particolare omoerotica) è ancora fantascienza...
Voi che ne pensate?
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