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mercoledì 27 novembre 2013

IO L'AVEVO DETTO... E LO RIDICO...

Ciao a tutti, come va?
Forse non dovrei dirlo, ma se c'è una cosa che mi fa godere come un gerbillo è verificare che le mie intuizioni erano corrette. Intendiamoci: mi fa anche piacere essere smentito quando questo vuole dire che le cose vanno meglio di quanto pensassi, ma verificare che i miei cattivi presentimenti sono azzeccati dopo che i miei avvertimenti sono stati ignorati...
Ammetto che mi procura un piacere quasi sadico...
Se poi questo riguarda il fumetto italiano il tutto acquisisce un ulteriore sfumatura di soddisfazione.
Perchè il fumetto italiano, e il mondo che gli gira attorno, è composto in buona parte da persone che guardano i comuni mortali dall'alto al basso e che - soprattutto - pensano che NON parlare di omosessualità per far contenti gli omofobi (che reputano essere ancora la maggioranza) sia ancora garanzia di successo editoriale...
Così, quando poi i fatti gli danno torto e hanno quello che si meritano, io provo sempre una sottile estasi mistica...
Detto questo cercherò di spiegarvi, molto in breve, quello a cui mi riferisco.
A quanto pare la miniserie SUORE NINJA pubblicata da Star Comics chiuderà i battenti con il numero 6 (e cioè con la conclusione del primo ciclo previsto), e non sono previste ulteriori miniserie o altro. Per il semplice e solito motivo: vendite basse. Giusto per davi un dato (riportato anche da altri siti), il numero 3 ha venduto 3000 copie su 30.000 stampate, il che - presumo - voglia dire che il fumetto è andato molto peggio rispetto alle aspettative.
Quali aspettative, vi chiederete voi?
Se siete acuti e informati (e so che lo siete), vi ricorderete che questa serie ha preso il via a seguito dello sconvolgente successo di un albetto autoprodotto in occasione di Lucca Comics 20111... ZOMBIE GAY IN VATICANO...
Quell'albetto divenne il caso editoriale dell'anno, a Lucca finì esuarito nei primi due giorni e la Star Comics pensò che poteva essere una gallina dalle uova d'oro... Così opzionò gli autori per una miniserie che sarebbe potuta sfociare in una serie regolare, presumo nel tentativo di bissare il successo di RAT-MAN o cose del genere. Con un tempismo surreale la miniserie venne lanciata proprio nel mese in cui è stato eletto il nuovo Papa, riproponendo la versione allungata e corretta di quell'albetto, e facendo delle tre suore ninja che vi comparivano le vere protagoniste...
Quindi, dopo il primo numero della miniserie (in cui la parola "gay " era scritta in caratteri microscopici), l'argomento gay non è più stato toccato... Anche se - molto probabilmente - è stato proprio uno dei motivi che fecero avere tanto successo all'albetto autoprodotto, non foss'altro perchè sulla copertina la parola GAY era quella che spiccava di più. E non sono stati toccati neanche altri argomenti dai risvolti imbarazzanti, seppur in senso satirico, per la chiesa... Preferendo puntare su mostri e invasioni aliene...
Niente di male, ma alla fine questa miniserie non lasciava niente dopo la lettura, e  anche i risvolti satirici erano tremendamente contenuti e quasi da oratorio. E infatti mi stupisce molto che qualcuno abbia avuto il coraggio di definirlo un fumetto "anticlericale", tantopiù che vi compariva un Papa del tutto inventato e un Vaticano totalmente surreale.  Anzi, a pensarci bene, a modo suo era più anticlericale il fumetto GABRIEL, che in un contesto realistico confrontava una suora dotata di superpoteri con le peggio brutture del mondo, mettendo perennemente in crisi la sua fede... Però il suddetto fumetto risale agli anni '90 e - nonostante il personaggio fosse stato pubblicato da ben due editori (MBP e Phoenix) - a quanto pare i sedicenti esperti di fumetti che si trovano sul web hanno la memoria corta...

Non ci è dato sapere se sia stata una scelta degli autori della serie SUORE NINJA o una direttiva della casa editrice, ma se nel primo numero avevano colto l'occasione per affrontare il delicato tema del rapporto fra chiesa e matrimoni gay, nei numeri successivi avrebbero avuto una quantità paurosa di argomenti da sviscerare e su cui fare satira... La banca vaticana, il sacerdozio femminile, gli anticoncezionali, i preti pedofili, la crisi delle famiglie tradizionali, i rapporti con le altre religioni... Ma non hanno fatto niente di tutto questo... E oltretutto non hanno più tirato in ballo nemmeno il discorso gay...
Se anche avessero voluto darsi la zappa sui piedi e giocarsi una bella occasione non avrebbero potuto fare di meglio... O magari non si erano resi conto che gli argomenti dell'albo ZOMBIE GAY IN VATICANO erano obbiettivamente "forti", e avrebbero dovuto continuare su quella strada. A questo punto, in effetti, la domanda non è perchè hanno avuto poco successo, ma semmai come è possibile che non siano riusciti a capire quali erano gli elementi che hanno portato al successo quell'unico albetto a Lucca Comics 2011! Tra cui, direi, proprio il discorso gay e il fatto che quel "GAY" in copertina aveva attirato un mucchio di gente. Con tutto il rispetto ho la sensazione che gli autori si siano ritrovati alle prese con qualcosa di troppo grosso, e a cui non erano assolutamente preparati, e dal canto suo la casa editrice non li ha aiutati a tirare fuori il vero potenziale della miniserie.
E questo è quanto.
Tuttavia questa non è l'unica chiusura che si potrebbe prospettare all'orizzonte, e a quanto pare la Sergio Bonelli Editore - in proporzione - non sta facendo tanto meglio della Star Comics, dopotutto.
Tuttavia, siccome la Bonelli, ultimamente, sta offrendo diverse cose interessanti da analizzare, mi riservo di farlo in un apposito post, per non parlare di troppe cose in una volta.
Alla prossima.

5 commenti:

Orlando Furioso ha detto...

Ho la tendenza a credere a ciò che dicono le persone: l'autore dei testi(La Rosa)dice che la serie era prevista in 6 numeri, quindi non c'è stata la "chiusura per scarse vendite", quanto la fine naturale prevista. Se dice così, sarà così.
Ciò non toglie nulla al discorso del calo delle vendite.
Per quanto mi riguarda ho preso e letto il primo numero e l'ho trovato, inutile usare parafrasi, orrendo (parere personale). Quindi, indipendentemente da tutto, la sua chiusura mi lascia completamente indifferente.
La faccenda di escludere completamente il discorso gay, zombi o meno, credo sia stata una scelta dell'Editore: per quel poco che conosco La Rosa mi sembra una persona assolutamente non omofoba.
Che le vendite siano crollate per la mancanza del "gay" nel titolo... mah, mi sembra francamente un'ipotesi azzardata...
Un caro saluto.
Orlando

Wally Rainbow ha detto...

Come al solito non mi sono spiegato bene e sono stato frainteso :-/ Il punto non è che la serie non ha venduto perchè non parlava di gay, ma il fatto che a Lucca l'albo autoprodotto ha venduto molto perchè aveva la parola "GAY" ben visibile in copertina, affiancata dalle parole ZOMBIE e VATICANO, e l'insieme indicava un contenuto obbiettivamente intrigante. Se avesse continuato a presentare contenuti forti e di attualità mediandoli con l'ironia (e utilizzando dei titoli che spiccavano) sarebbe andata diversamente, forse. D'altra parte puntare tutto su delle suore ninja è stata una cantonata pazzesca. Sul fatto che la serie fosse prevista in sei numeri non ci sono dubbi, ma sicuramente la speranza era che potesse avere successo per prolungare il progetto, cosa che con questi numeri non avverrà. Ovviamente ci tengo a precisare che NON ho mai detto che gli autori di questa serie sono omofobi, ma solo che - forse - si sono lasciati sfuggire una bella occasione perchè non avevano ben capito perchè il loro albetto aveva avuto tanto successo a Lucca. Detto questo gli auguro ogni bene :-)

Wally Rainbow ha detto...

E comunque se avessero fatto una miniserie su come vivevano gli zombie gay in Italia invece che sulle suore ninja scommetto che avremmo avuto delle sorprese... ma tant'è...

Massimo Basili ha detto...

Anch'io ho trovato il primo numero di "Suore Ninja" brutto e raffazzonato, e per nulla divertente. Ovvio che non mi sia venuta voglia nemmeno di dare una possibilità al secondo numero. Sono d'accordo con Valeriano, circa lo scarso coraggio nel cogliere gli elementi di novità che aveva decretato io successo di "Zombi Gay in Vaticano". Io ci aggiungerei anche l'arroganza di poter pensare di affrontare le edicole affidando i disegni di una miniserie di sei numeri ad una sola persona, pur bravissima, che per forza di cose ha tirato via per rispettare le scadenze, peggiorando la situazione di un progetto fin da subito sbagliato.

Orlando Furioso ha detto...

Mah, comunque a Lucca TUTTO vende tanto, ma proprio qualsiasi cosa.
Wally, siccome è già la seconda o terza volta che ad un mio commento fai un po' lo stizzito, posso permettermi di invitarti a leggere un po' meglio e con meno fretta i miei commenti?
Con la stessa attenzione con cui io leggo i tuoi, magari?
Cominciare con un "Come al solito non mi sono spiegato bene e sono stato frainteso :-/ " non è proprio il massimo della gentilezza e dalla tua risposta si evince che hai dato una scorsa (molto?) veloce a quanto ho scritto.
Mi sembra, invece, di aver compreso benissimo il tuo post.
Forse, semplicemente, non la penso come te?
Grazie.
Orlando