Ciao a tutti, come va?
Proprio oggi il sito di The Advocate ha provato a fare una classifica dei quindici videogames con risvolti LGBT più rappresentativi degli ultimi anni (la trovate CLICCANDO QUI). Della maggior parte dei titoli selezionati ho parlato anche su questo blog, e credo che - a prescindere dai gusti personali - è molto interessante che The Advocate si sia preso la briga di realizzare una classifica di questo tipo, dimostrando una volta di più quanto il mondo dei videogames abbia iniziato a interfacciarsi con la cultura gay contemporanea...
Ad ogni modo, spulciando questa classifica, mi sono reso conto che - clamorosamente - del titolo che si è guadagnato la prima posizione su questo blog non avevo ancora parlato, anche se è in circolazione più o meno da un annetto. In realtà, facendo mente locale, mi sono ricordato c he all'epoca non ne parlai perchè - nonostante se ne stesse parlando parecchio - la casa di produzione continuava a posticipare la data di uscita... E mi sarebbe piaciuto parlarne solo quando il progetto sarebbe stato ufficialmente disponibile (cosa che si verificò più di un mese dopo, credo). Però a quel punto mi era passato di mente (a volte può succedere), e così - per quanto ancora non conoscessero il videogame in questione - recupero oggi...
Segnalandovi che al primo posto nella classifica di The Advocate c'è Dream Daddy... Ovvero il gioco di simulazione che - una volta tanto - permette al giocatore di corteggiare un bel papà già munito di prole...
Nel gioco (che potete acquistare per 15 euro CLICCANDO QUI) si possono scegliere quale dei sette papà "prefabbricati" corteggiare (ognuno con la sua personalità e il suo look molto caratteristico), ma ovviamente è possibile anche "costruire" il proprio daddy dei sogni selezionando fra molteplici opzioni. Inutile dire che in questo caso non bisogna conquistare solo l'amore del daddy selezionato, ma anche l'affetto della sua (più o meno numerosa) prole...
E ovviamente, nell'anno trascorso da quando questo gioco ha debuttato, è diventato un piccolo cult... Ispirando anche una buona dose di cosplayer particolarmente riusciti...
Con tutto l'immancabile seguito di merchandising ufficiale (e non)...
Sia come sia è abbastanza confortante vedere che un gioco del genere - che, diciamo, permette di corteggiare un daddy nel senso pieno del termine - ha avuto tutto questo riscontro, soprattutto considerando che (tanto per cambiare) è stato messo a punto partendo da un progetto di crowdfunding.
Comunque, fra gli assenti nella classifica di The Advocate, c'è anche una nuova proposta "ibrida", che ha debuttato all'inizio di quest'anno e che - a suo modo - ha sicuramente rappresentato un progetto abbastanza innovativo... E cioè Gaydorado, il videogame che si può scaricare sul proprio apparecchio mobile e che - oltre alla parte prettamente videoludica - consente di interagire via chat con tutti gli altri giocatori iscritti da ogni parte del mondo.
In poche parole questa App offre l'opportunità di muoversi in una metropoli strabordante di bei ragazzi, che si ispirano in buona parte (ma non solo) all'estetica bara manga, per conoscere ragazzi da corteggiare. Indossando, tra l'altro, qualsiasi tipo di abbigliamento (dal più sobrio al più feticista) e sfidando in combattimento gli avversari che si incontrano sul proprio cammino, magari dopo aver potenziato la propria struttura muscolare in palestra...
Tra l'altro in occasione di feste e ricorrenze speciali la App offre esperienze e possibilità supplementari. Ad ogni modo, se la parte più videoludica ha incassato anche diverse critiche (sia a livello di giocabilità, che a livello di stereotipizzazione del mondo gay), la parte più social pare che sia stata quella più apprezzata... Visto che attraverso la chat è davvero possibile conoscere gaymer da tutto il mondo e confrontarsi anche su argomenti che non hanno niente a che fare con il gioco stesso...
Intendiamoci: i videogame con un servizio di chat non sono una novità, ma quelli che - per impostazione - danno la possibilità di raccogliere questa specifica tipologia di utenti non sono poi tantissimi, e sicuramente in questo senso Gaydorado è un esperimento particolarmente interessante.
Staremo a vedere cosa succederà, e come si evolverà il mondo dei videogames a tema gay in futuro...
Alla prossima.
2 commenti:
Ma dreams daddy è disponibile solo per computer a 64 bit?
Sul sito c'è scritto così, pare... :-/
Minimi:
Sistema operativo: Windows 7 (64 bit)
Processore: 2.2 GHz
Memoria: 4 GB di RAM
Scheda video: DirectX compatible card
Memoria: 4 GB di spazio disponibile
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