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giovedì 28 giugno 2018

28 GIUGNO

Ciao a  tutti, come va?

Oggi il mio post cade proprio in concomitanza con l'anniversario della rivolta dello Stonewall Inn (sapete tutti di cosa si tratta, vero?)... E ammetto che  fino all'ultimo non sapevo di cosa avrei potuto parlare per rendere questo post incisivo come merita. Se non che, alla fine, ho realizzato che la risposta ce l'avevo proprio sotto al naso... Nel senso che oggi poteva essere un'ottima occasione per verificare chi, nel mondo dell'editoria italiana a fumetti, è arrivato a questa data preparato :-)

Ovviamente non potevo andare a controllare i social di tutti gli operatori del settore, degli autori e del personale annesso e connesso, e così mi sono limitato a dare un'occhiata alle pagine facebook ufficiali degli editori, giusto per farmi un'idea :-) E devo dire che l'elenco di quelli che si sono ricordati di farsi trovare pronti con una bandierina arcobaleno è abbastanza corto. Infatti (e se mi è sfuggito qualcuno lo invito a contattarmi per rettificare) gli unici che hanno messo un'immagine di profilo arcobaleno sulla loro pagina facebook sono stati quelli delle Edizioni BD...

Che come immagine di copertina hanno scelto l'ultimo lavoro di Giulia Argnani...

E - ovviamente - anche quelli del marchio J-POP, che - per chi non lo sapesse - è il ramo manga delle Edizioni BD.

La cosa che mi ha incuriosito è che la bandiera utilizzata non è quella canonica a sei colori, ma la versione con la striscia rosa, che nella primissima versione della bandiera arcobaleno (che proprio quest'anno festeggia il quarantennale) simboleggiava la sessualità. Non so se è stata una svista, ma direi che è un tocco di classe.

L'unica altra casa editrice italiana di fumetti che ha voluto lanciare un esplicito segnale su facebook è stata la RW LION, che attualmente detiene i diritti dei personaggi DC Comics in Italia... E che, come i colleghi delle Edizioni BD, ha preparato un'apposita immagine del profilo (questa volta a sei colori)...

Nonchè un'immagine di copertina con Batwoman che, ovviamente, è stata pensata per il mese del Gay Pride.

E qui, da quello che ho visto, finiscono le prese di posizione ufficiali su facebook. Anche le case editrici che negli ultimi anni hanno avuto un taglio gay friendly sembrano essersi dimenticate (?) delle bandiere arcobaleno e di quello che rappresentano in questo periodo. E la cosa curiosa è che, se le case editrici ufficialmente mantengono le distanze, può capitare che - almeno in qualche caso - gli stessi direttori editoriali siano di avviso completamente opposto (perlomeno a titolo personale).

Marco M. Lupoi, che ha da poco festeggiato il primo anniversario della sua Unione Civile, ha un'immagine di copertina inequivocabile, e da giorni scrive post molto celebrativi.

E persino Michele Masiero, attuale direttore editoriale della Bonelli, ha inserito un'immagine del profilo palesemente in sintonia con il clima di questi giorni...

Il tutto mentre nè la Panini, nè tantomeno la Bonelli, hanno pensato di fare qualcosa al riguardo. Nemmeno un piccolo post. Se non altro ora sappiamo che, se questo è avvenuto, non è perchè i rispettivi direttori editoriali se ne sono dimenticati. Il caso della Bonelli, poi, è particolarmente interessante perchè produce diverse serie con personaggi omosessuali che hanno dei ruoli ricorrenti (DRAGONERO, NATHAN NEVER...), ma in nessuna delle pagine ufficiali dedicate alle suddette serie si è pensato di considerare il fatto che poteva essere interessante sfruttare questo dettaglio, anche solo a livello di marketing.

Il che diventa ancora più interessante se si considera che dalle parti di Milano, dove la casa editrice Bonelli ha la sua sede, il Pride di quest'anno passerà alla storia per essere probabilmente quello con la maggior quantità di sponsorizzazioni importanti... Sul modello delle parate dei Pride delle maggiori capitali occidentali... Dalla birra Heineken alla Coca Cola, che ha voluto proporre per l'occasione un'edizione limitata anche da noi...

Passando per Netflix, che oltre a schierarsi in maniera molto decisa dalla parte delle unioni gay con una campagna pubblicitaria che mette al centro le vagonate di amori omosessuali presenti nelle sue produzioni, è arrivata a tappezzare di bandiere arcobaleno le fermate del bus lungo il tragitto del  Pride milanese, e la fermata della metropolitana di Porta Venezia... Dove il corteo, come da tradizione, si concluderà.


Certo, nessuna casa editrice è obbligata a sponsorizzare un evento di qualsiasi tipo, soprattutto se non è direttamente legato ai fumetti. Però penso che sia interessante notare che la casa editrice Bonelli era comunque presente al giro d'Italia di quest'anno... Anche per celebrare i settant'anni di TEX...
Quindi è evidente che se ha scelto di partecipare ad un evento piuttosto che a un altro non sarà stato proprio un caso, e forse - a livello di marketing - non è stata nemmeno una scelta azzeccatissima se - come pare - in questo periodo cerca di rilanciarsi presso un nuovo pubblico. Tantopiù che, giusto per fare un esempio, al Pride di Milano quest'anno ci saranno due idoli giovanili come Benji & Fede, che non hanno esattamente bisogno del Pride per farsi conoscere (il loro singolo estivo «Moscow Mule» sta conquistando il web: è nella Top 10 della classifica di Shazam ed è nella top 40 di Spotify, mentre il video su yooutube è diventato virale con più di 8 milioni di visualizzazioni, senza contare i video delle persone che ballano sulle note di questo brano). Due cantanti che, tra l'altro, sono anche finiti sulla copertina di Topolino...

Quindi, mettendo assieme tutti i pezzi del puzzle, verrebbe da pensare che anche in Italia si inizia a realizzare che venire incontro al mondo gay porta dei vantaggi, e ignorarlo (come si faceva una volta) non più... Anche perchè, al di là della nicchia prettamente gay, il bacino gay friendly è in continua espansione. Soprattutto fra le nuove generazioni.

Quindi, siccome bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, tanto di cappello alle Edizioni BD (e alla consorella J-POP) e alla RW LION.

Per tutti gli altri restiamo in attesa dell'anno che verrà (forse).

Alla prossima e buon Pride.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
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