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sabato 23 giugno 2018

SBIANCAMENTI E RILANCI...

Ciao a tutti, come va?

Più il tempo passa e più sembra che alcune delle teorie che avevo esposto su questo blog stiano trovando conferma. Questa volta, in particolare, mi riferisco all'atteggiamento della DC Comics e al fatto che sembra sia proprio intenzionata a tornare sui suoi passi (CLICCATE QUI)... E non solo per quel che riguarda gli aspetti prettamente LGBT.

Infatti, dopo aver annunciato la chiusura della serie di BATWOMAN (nonostante l'imminente rilancio televisivo nelle serie che compongono l'ARROWERSE del canale CW), ha deciso di chiudere anche la serie THE HELLBLAZER col numero di luglio (e, anche in questo caso, il personaggio era diventato una presenza fissa nell'ARROWERSE di cui sopra). Il fatto che sia un personaggio dichiaratemente bisessuale potrebbe avere avuto una qualche rilevanza in questa decisione? Forse la casa editrice non voleva portare avanti una serie che - soprattutto con la crescente popolarità del personaggio in serie televisive notoriamente gay friendly - le avrebbe imposto una presa di posizione di un certo tipo riguardo alla rappresentazione della vita affettiva del protagonista?

Chissà...

Comunque i segnali di un cambio di rotta nei confronti delle minoranze, come dicevo, non si limitano solo al discorso LGBT. Partiamo da un dato interessante.

Sempre sul canale CW, quest'anno, aveva debuttato un serial TV dedicato ad un supereroe afroamericano della DC Comics: Black Lightning. Il serial ha avuto un buon successo ed è stato rinnovato per la seconda stagione. Per qualche strano motivo, però, la casa editrice ha deciso di non puntare sui fumetti di questo personaggio, che pur avendo una popolarità mai avuta prima si è visto dedicare solo una miniserie di sei numeri. Curioso, vero? Ah! Dimenticavo... Questo supereroe ha una figlia lesbica, dotata anch'essa di superpoteri, che si fa chiamare Thunder ed è stata la prima supereroina lesbica afroamericana a comparire in un serial televisivo.

Dite che questo piccolo dettaglio potrebbe avere influito sulla scarsa attenzione riservata dalla casa editrice a Black Lightning? Forse il fatto che, in un'ipotetica serie a fumetti di Black Lightning, si sarebbe dovuto puntare l'attenzione su ben due minoranze rappresentava un grosso problema, in vista di un eventuale riallineamento con le recenti politiche americane in fatto di minoranze?

Chissà...

Sicuramente può essere interessante considerare che da luglio anche il nuovo Aqualad (gay e afroamericano), non farà più parte dei Teen Titans... E anche questo, guardando alla situazione nel suo insieme, è obbiettivamente sospetto...

Certo è che, nel frattempo, è stata annunciata anche la chiusura della serie dedicata a Cyborg, nonostante il personaggio sia stato rilanciato di recente dal film sulla Justice League (e sia stato messo in cantiere un film tutto suo). E anche questo è abbastanza curioso. Se non fosse stato afroamericano o il momento politico americano fosse stato leggermente diverso, siamo proprio sicuri che le cose sarebbero andate nello stesso modo? Tra l'altro la serie è stata troncata di netto col numero 23, anche se fino a qualche mese prima i due numeri successivi risultavano già prenotabili...

Ovviamente io posso solo fare ipotesi, tuttavia se le mie perplessità avessero un fondamento sarebbe più facile da spiegare anche un altro piccolo fenomeno che - a quanto pare - sta passando inosservato nonostante la sua EVIDENTE importanza. Ovvero lo "sbiancamento" del figlio di Batman.

A chi non fosse proprio addentro al mondo DC Comics volevo giusto ricordare che il nuovo Robin, da qualche anno, è il figlio biologico di Batman, ovvero Damian Wayne. Ultimamente la sua popolarità sta crescendo, anche per via della serie a fumetti che ha condiviso con il figlio di Superman... Una serie che, anche in questo caso, è stata improvvisamente chiusa. Ora: c'è un piccolo dettaglio che, ancora una volta, rende il tutto abbastanza sospetto. La madre di Damian Wayne si chiama Talia Al Ghul ed ha origini arabe, cosa di cui si sono ricordati anche nella sua caratterizzazione animata.


Quindi Damian Wayne, per ovvi motivi, ha la pelle abbastanza scura e anche questo dettaglio non è passato inosservato agli autori di fumetti e cartoni animati, per fortuna...

Se non che, da qualche tempo, pare che sia in corso un graduale processo di "ripulitura etnica" di Damian Wayne, che sulla copertina di un romanzo grafico annunciato per il prossimo anno (sempre in compagnia del figlio di Superman) viene presentato con un colorito che molto difficilmente può ricordare le sue origini arabe... E che è messo ancora più in risalto dalla vicinanza della protagonista femminile di questa storia.

Ora: se io fossi malevolo potrei persino pensare che dalle parti della DC Comics hanno cominciato a pensare che, vista la situazione attuale, bisognava iniziare a fare in modo che il figlio di un personaggio importante come Batman "ripulisse" le sue origini etniche, perlomeno dal punto di vista grafico... Onde evitare di compromettere il suo potenziale commerciale e/o di sollevare qualche strana polemica al riguardo.

Dite che esagero?

Dite che la serie assieme al figlio di Superman NON è stata sospesa per un po' per rendere più accettabile lo "sbiancamento" di Damian Wayne e il suo successivo rilancio? Dite che è tutta una coincidenza? Una svista dei coloristi, magari?

Davvero non saprei cosa pensare... E probabilmente solo il tempo ci darà qualche risposta in più.

Quel che è certo è che quando i responsabili di una casa editrice chiudono alcuni titoli socialmente "impegnativi", e poi si giustificano parlando del disinteresse del pubblico, a volte possono anche essere smentiti dai fatti e si vedono costretti a tornare sui loro passi.

E a quanto pare è capitato di recente dalle parti della MARVEL, all'indomani della chiusura della serie dedicata a Iceman/Uomo Ghiaccio (avvenuta il mese scorso), che aveva seguito il suo coming out. Sembra proprio che ci sia stata una specie si sollevazione popolare (e lo si legge proprio sul sito della MARVEL,  più precisamente CLICCANDO QUI), che ha praticamente costretto la casa editrice a richiamare lo sceneggiatore Sina Grace (che oltre ad essere gay dichiarato è anche di origini mediorientali, guardacaso) per riprendere la serie dal punto in cui era stata interrotta... A partire dal prossimo settembre...

Personalmente sono ancora abbastanza convinto che la serie precedente non abbia sfruttato molto il potenziale del personaggio e del contesto (e forse questo spiega perchè non ha venduto subito come ci si aspettava), però è anche vero che la suddetta serie non aveva ancora avuto modo di ingranare e di trovare la sua giusta dimensione... E, forse, questo è anche quello che hanno pensato molte delle persone che hanno tampinato la MARVEL nella speranza di riavere una testata dedicata ad Iceman. Dopotutto era la prima volta che la MARVEL dedicava una serie regolare ad un supereroe gay dichiarato, e a quanto pare nei piani alti pare che non avessero calcolato adeguatamente l'impatto che avrebbe potuto avere. Se però, a distanza di un mese, le cose hanno preso questa piega direi che è un segnale positivo, anche perchè - in fatto di fumetti con supereroi gay - non mi risulta che sia mai successo niente del genere... E quindi è stato creato un precedente molto importante.

Perciò, nonostante il clima non proprio favorevole, direi che non è ancora detta l'ultima parola... Perlomeno laddove il pubblico gay e gay friendly non è disposto ad accettare a testa bassa le decisioni che arrivano dall'alto.

Alla prossima.

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