Oggi, come da copione, a New York parte l'annuale FlameCon, la convention fumettistica dedicata esclusivamente al mondo LGBT. E a partire da quest'anno i suoi ideatori hanno pensato bene differenziare un po' di più la mascotte dell'evento, per farle rappresentare in maniera più inclusiva lo spirito della manifestazione.
Se siete fra i fortunelli che adesso si trovano a New York e volete farci una capatina il sito ufficiale con tutte le info, gli ospiti, gli espositori e il programma degli incontri lo trovate CLICCANDO QUI. Il prezzo di un biglietto giornaliero è di 25 dollari, ma ovviamente sono disponibili anche soluzioni scontate per chi vuole essere presente entrambi i giorni e per quanti volevano essere presenti anche al party inaugurale che c'è stato ieri sera, e che è stato promosso tramite una bella illustrazione di Kevin Wada (che ovviamente è fra gli ospiti della manifestazione).
Magari non sarà un prezzo proprio economico, però bisogna tenere conto che i tanti ospiti (una trentina) devono essere perlomeno "ospitati", gli spazi vanno pagati, le strutture noleggiate e tutto il resto. E soprattutto bisogna considerare che quasta manifestazione continua ad essere organizzata da un'associzione no profit (e cioè GEEKS OUT)... E così, visti i succosi contenuti e gli ospiti presenti, si tratta di un prezzo giustificato. E comunque, come potete vedere dalle mappe qui sotto, è una convention di tutto rispetto.
Magari , se e quando gli sponsor aumenteranno, aumenterà anche l'offerta in proporzione al prezzo del biglietto. Staremo a vedere. Ovviamente non avrebbe senso elencarvi qui tutti gli eventi di una due giorni LGBT (anche perchè li trovate tutti elencati QUI), e mi limito a sottolineare che ho molto interessante anche il peso dato agli incontri in cui si parla del potenziale delle autoproduzioni a tema e dell'attivismo LGBT/fumettistico. Tutte cose che, giusto per ribadire l'ovvio, nelle manifestazioni italiane non vengono minimamente considerate. E sarà molto interessante, ad esempio, quanto la nuova gestione di Lucca Comics & Games confermerà questa storica tendenza.
Ad ogni modo, siccome parliamo di USA e non di Italia, è bello vedere che il modello della FlameCon è di ispirazione per altre iniziativi simili. Infatti è stata da poco annunciata la prima edizione della Flaming River Con, che si terrà a Cleveland (in Ohio) il 22 settebre... E che di fatto si presenta come la prima manifestazione di questo tipo nell'area del Midwest. Sembra una cosa da poco, ma forse non è proprio così.
E gli organizzatori ne sono ben consapevoli, infatti dal sito (ancora in contruzione) che trovate CLICCANDO QUI, si apprende che il prezzo del biglietto per questa prima edizione sarà ad offerta libera (anche se la base è di 5 dollari). Questo sarà possibile anche perchè l'evento avrà anche un altro primato: sarà la prima convention fumettistica LGBTQIA+ ospitata negli spazi di un edificio religioso. Infatti la location sarà la locale Westshore Uniterian Universalist Church (CLICCATE QUI).
Per chi non lo sapesse gli unitariani universalisti sono un'organizzazione interreligiosa di ispirazione cristiana che ha un'approccio estremamente aperto ed inclusivo nei confronti della comunità LGBT, quindi in realtà questa notizia non dovrebbe stupire più di tanto... Anche se in effetti può creare un precedente molto interessante.
E, se vi state chiedendo se in futuro sarà possibile contare sugli unitariani universalisti per organizzare iniziative di questo tipo anche in Italia, temo che al momento non sia un'opzione molto praticabile. In Italia questa organizzazione è presente (CLICCATE QUI se volete maggiori informazioni, anche sui loro principi e i loro valori, che personalmente condivido molto), ma a quanto pare ha tre ministri in tutto e nessun edificio di proprietà. E in ogni caso non è detto che abbia lo stesso approccio dei colleghi americani riguardo a certe questioni.
In compenso potete star certi che la maggior parte delle manifestazioni fumettistiche italiane sonocomunque pensate per essere a prova di oratorio (e infatti si guardano bene dall'affrontare le tematiche LGBT, men che meno in maniera troppo diretta e moderna).
Ad ogni modo su questo blog non mancherò di tenervi aggiornati su quello che succede nel resto del mondo...
Alla prossima.
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