Ciao a tutti e a tutte! Come state? Qui adesso fa veramente freddo... Brrr... Qualcuno vuole venire a scaldarmi? :-) In ogni caso oggi è stata una giornata un po' curiosa, visto che in diversi telegiornali nazionali si è parlato di fumetti. Ovviamente non per i fumetti in sè, non sia mai, ma per un paio di eventi di costume che li hanno coinvolti. Il primo è stato Spider-Man (l'inossidabile Uomo Ragno), perchè sul numero che uscirà in america il 20 gennaio dovrà salvare nientepopodimenochè il neopresidente Obama nel giorno del suo insediamento. La cosa avviene anche perchè Obama ha detto in diverse occasioni di essere un fan di Spider-Man (ma anche di Batman, per dirla tutta)...
Inutile dire che in Italia una cosa del genere non accadrebbe mai, visti i nostri rappresentanti politici (nonchè la loro età media). Comunque il secondo personaggio che è stato citato nei TG nazionali è stato il giovane reporter Tintin, che in Italia non è conosciutissimo, ma che nell'area francofona è una vera e propria gloria nazionale.
In teoria se ne sarebbe dovuto parlare perchè il 10 gennaio del 2009 cade il suo ottantesimo anniversario (ricorrenza di tutto rispetto!), ma siccome siamo in Italia se ne è parlato perchè l'Osservatore Romano, il quotidiano dello Stato Vaticano, ha messo in prima pagina la polemica che in questi giorni ha visto protagonista il simpatico giovanotto creato da Hergé, pseudonimo tratto dalle iniziali rovesciate di Georges Remi (1907-1983). La suddetta polemica, che in realtà è ormai vecchia di decenni, questa volta è stata rinfocolata dalle pagine del Times: il ragazzo non ha amicizie femminili conosciute; l’unica volta che ha pianto lo ha fatto per un uomo, il suo amico Chang che credeva morto e che invece era più vivo di lui; le sole donne che compaiono nelle sue avventure sono «una virago con i bigodini» e una «diva lirica molto amata dagli omosessuali»; in tutta la serie dei suoi fumetti «il solo personaggio maschio ed etero senza ambiguità è Milou», il cagnetto che segue Tintin in giro per il mondo... Pertanto, secondo il Times, ne conseguirebbe che Tintin sarebbe gay. L’articolo del Times porta la firma di Matthew Parris, deputato noto per le sue battaglie per i diritti degli omosessuali... Che probabilmente ha voluto saggiare il terreno in vista del prossimo film su questo personaggio, che verrà diretto nientepopodimenochè da Steven Spielberg... A distanza di oltre quarant'anni dalla prima trasposizione "live" del personaggio, che tra l'altro poteva contare su un cast di attori strordinariamente somiglianti ai personaggi del fumetto, come potete vedere qui sotto.Per chi non avesse mai sentito parlare di Tintin e non avesse nemmeno mai visto un episodio delle due serie animate che gli sono state dedicate (trasmesse dalla RAI anche a metà anni 90), ricordo che Tintin è sempre accompagnato nei suoi viaggi in giro per il mondo dal suo cagnolino Milou e dal burbero Capitano Haddock nonchè, a rotazione, da un nutrito cast di personaggi ricorrenti (che in effetti sono unicamente di sesso maschile). Ora: OVVIAMENTE Tintin non è un personaggio creato per essere omosessuale, tantopiù che è stato tenuto a battesimo da un settimanale ultracattolico di Bruxelles negli anni in cui il Belgio era occupato da Hitler. Tuttavia, a parte tutte queste inutili e futili polemiche, è innegabile che il personaggio rappresenta l'identità gay nella misura in cui questa non è considerata sinonimo di orientamento omosessuale. Mi spiego meglio: anche se si tende a fare di tutte le erbe un fascio il termine omosessualità indica l'attrazione per le persone del proprio sesso, mentre la "gayezza" - se così vogliamo definirla - è l'identità culturale che la comunità omosessuale ha creato nel corso degli ultimi sessant'anni, da quando cioè ha cominciato ad essere una comunità consapevole e non un insieme di individui più o meno isolati. In questo senso Tintin è effettivamente "gay", nella misura in cui il suo stile di vita e la sua rete sociale rispecchiano quella del gay medio. Vive con un cagnolino, ha solo amici maschi (a parte qualche donnona ben poco appetibile), non pensa a mettere su famiglia, ma a girare il mondo, ed è estremamente pulito e garbato. Come se non bastasse veste sempre in maniera impeccabile e non ha mai un capello fuori posto. Il classico bravo ragazzo gay della porta accanto, insomma. La cosa divertente è che in questo ragionamento non c'era davvero niente di nuovo, tant'è che le libere interpretazioni di Tintin in chiave gay sono un classico delle riviste gay francofone.
Il fatto che si siano tirati in ballo psicologi ed esegeti del fumetto per smentire questa cosa, devo essere onesto, mi ha fatto abbastanza sorridere... Anche perchè nessuno di loro aveva le giuste chiavi interpretative per afferrare il ragionamento del Times. E comunque, siamo seri: l'unico motivo per cui potrebbe disturbare il fatto che Tintin diventi ufficialmente un'icona gay è il fatto che è anche una delle poche icone fumettistiche dei conservatori e dei cattolici europei... E il fatto che il loro ideale possa coincidere con un qualche ideale gay metterebbe in moto un'associazione di idee decisamente difficile da digerire. Comunque, alla facciaccia di tutte queste polemiche, segnalo che al Festival del fumetto di Angoulême, il più importante che si tiene sul suolo francese, si terrà un dibattito su "I gay nel fumetto". Ecco il comunicato che mi è arrivato:
Quest'anno al Festival di Angoulême si parlerà di omosessualità e fumetto. E anche delle graphic novel italiane THE FAG HAG e MATTEO E ENRICO. Tra gli ospiti, ci sarà infatti Massimiliano De Giovanni, oltre a Tim Fish, François Peneaud, Hugues Barthe, moderati da Jean-Paul Jennequin. Venerdì 30 gennaio vi aspetta un doppio appuntamento: alle ore 18:45 presso la sala Odéon (Teatro Municipale) per la tavola rotonda, e alle 21:00 presso il Café Chaud (1 rue Ludovic Trarieux) per dediche e chiacchiere.
E bravi i nostri amici francesi! Mi spiace sinceramente di non poter assistere... Anche se mi consola il fatto che senza un buon traduttore capirei ben poco, quindi tantovale aspettare di avere un resoconto dettagliato. In compenso noto con piacere che sarà una tavolata composta da autori che si sono occupati di fumetti a tema gay in maniera decisamente eterogenea. Tim Fish scrive vere e proprie soap-opera, François Peneaud scrive fumetti hard (e ha un bel sito di informazione sui fumetti a tema gay), mentre Hugues Barthe realizza striscie umoristiche abbastanza militanti. Mi auguro che da questo confronto Massimiliano de Giovanni possa trarre giovamento e ispirazione, visto che è rimasto l'unico autore-editore gay dichiarato di fumetti a tema gay in Italia. In attesa di avere notizie da questo incontro, e sperando di non avervi annoiato troppo, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo post.
Cippiriciao.
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7 commenti:
La Marvel non perde occasione per "leccare" il potente di turno, a seconda del vento è tutta decocratica o tutta repubblicana, non come la DC che all'annuncio della seconda candidatura dell'Anatra Zoppa (Leggi Bush figlio) lanciò la trama di Lex Luthor presidente :D
"Leccata paurosa" ad Obama, ma io la trovo una coa bella, alla fine leccata o no, e' pur sempre un fumetto!
Beh... Difficile dire se si tratta solo di una leccata... In realtà la Marvel ambienta le sue storie in un mondo più reale di quello della DC Comics (che fa muovere i suoi supereroi in città inventate come Metropolis o Gotham City). Se deve inserire dei politici è abbastanza ovvio che inserisca quelli in carica, tant'è che in una storia degli X-Men era comparso persino Romano Prodi quando presiedeva il Parlamento Europeo. C'è da dire che comunque la MARVEL è sempre stata più liberal della DC Comics, forse perchè è stata diretta per lungo tempo da Stan Lee (che apparteneva alla minoranza ebraica), tant'è che è stata la prima casa editrice di supereroi a inserire personaggi di colore, tematiche scomode come la droga e, per chi non lo sapesse, il primo coming-out di un supereroe gay.
Beh le leccate politiche ci sono ovunque mi pare.
Tintin mi piaceva quando lo facevano in TV, sulla Rai mi pare, ma non l'hanno fatto per molto tempo.
Della sua appartenenza sessuale però non sapevo nulla!
Tecnicamente Northstar non è stato ufficialmente gay fino al 1992, prima c'era il dictat di Shooter che affermava perentoriamente che non c'erano personaggi gay nel parco testate Marvel (tappando la bocca a Byrne e Matlo), la DC aveva già in giro altri personaggi abbondantemente dichiarati come Pied Piper, Obsidian e Tasmanian Devil.
Ma che bello! Un appassionato di fumetti di supereroi! Comunque, posso affermare con una certa sicurezza che i personaggi DC che tu citi, anche se erano presenti nei fumetti da tantissimo tempo, hanno fatto il loro coming out solo dagli anni 90, poco dopo il coming out di Northstar (su Alpha Flight #106 del 1991). Tasmanian Devil lo fece in JUSTICE LEAGUE QUARTERLY #8 del 1992, Piper in The Flash #53 - volume#2 (1991)e Obsidian su Manhunter #18 (addirittura nel 2000). A quanto mi risulta gli unici personaggi gay della DC pre-Northstar sono stati negli anni 80 il super mago Extrano (di cui ho parlato anche in questo blog, e che era più che altro una macchietta) e il commissario lesbica comparso nelle avventure di Superman versione Byrne. Si vociferava anche di Jerico dei New Titans, ma poi quel caso si risolse come un clamoroso abbaglio.
Nel caso di Jericho veramente si trattò di un pò di "tatto" da parte di Wolfman e Perez, l'idea era di caratterizare Jericho come gay, ma dato il suo aspetto evitarono, biondo riccioluto e carino poteva scadere nel clichè e preferirono cassare l'idea.
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