Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Come forse potete intuire sono tornato sano e salvo da Genova e quindi posso farvi un resoconto di come è andata. Vediamo un po'... E' stata un esperienza con dei risvolti buoni e con dei risvolti (prevedibilmente) meno buoni, ma nel complesso si è trattato di un'esperienza senz'altro significativa. Dunque... Partiamo dall'inizio. Io sono arrivato a Genova alle 16,00 di venerdì, e i files con i disegni da stampare per la rassegna espositiva non erano ancora pronti, arrivando quando ero già arrivato al Vaillant Palace (il palazzetto dello sport che ospitava la mostra del fumetto in cui c'era anche la rassegna espositiva). Così io e Valerio (che seguiva la cosa da Genova) abbiamo dovuto darci da fare per mettere tutto a postino con celerità... Scoprendo che la tipografia aveva fatto un po' di pasticci... Infatti alcuni files (tra cui alcuni miei) non erano stati stampati e non c'era tempo per recuperare: il bello è che siccome i pannelli erano meno del previsto abbiamo anche dovuto ridurre il formato di alcune artisti nel tentativo di farci stare più cose possibili... Ma siccome le stampe erano ancora meno del previsto sono avanzati due pannelli! D'altra parte questi sono i rischi che si corrono a fare le cose all'ultimo momento. In ogni caso per essere una cosa che è stata allestita in un lampo non mi è spiaciuta. Peccato che non abbia avuto grandi riscontri di pubblico. Vediamo di spiegare perchè.
Punto uno: collocazione spazio temporale.
Il tutto si è svolto in un week-end in cui a Genova c'erano un mucchio di altre iniziative (anche per gli appassionati di certe cose, e quest'anno persino la rassegna CARTOONS ON THE BAY si teneva in Liguria proprio in quei giorni). Inoltre la Mostra del fumetto si trovava in quella sede per la prima volta, ed era - più che una mostra - un mercatino per collezionisti. E' pur vero che si tratta dell'unica manifestazione fumettistica di Genova, ma diciamo che il pubblico di certe iniziative tende più a guardare al passato che alle novità.
Punto due: la promozione.
I comunicati stampa son partiti in ritardissimo. Dei siti specializzati in fumetti a cui avevo segnalato l'iniziativa NESSUNO ha messo anche solo una nota in breve dedicata a ARCOBALENI FRA LE NUVOLE. Alla faccia del fatto che è stato un evento a suo modo storico. Nessuna sorpresa, vista l'aria che tira. Così come nessuna sorpresa ha destato il fatto che pubblicizzare la cosa su Gay.It, Robin Hoog e sul mio BLOG è stato un fantastico deterrente per la stragrande maggioranza delle persone potenzialmente interessate... Il che mi porta al...
Punto tre: l'omofobia interiorizzata.
Sono sicuro che all'idea di presenziare un'iniziativa gay in un contesto NON GAY tanti hanno avuto un bel rigurgito di disagio da omofobia interiorizzata. Di quelli della serie "e se ci trovo un mio amico?", " e se mi pizzica lo zio e lo dice alla mamma?", "e se ci vado con gli amici eteroni mica posso fare la figura di quello che gli interessa!","e se c'è qualcuno che fa foto?" o la classica scusa dei gay pseudo-dichiarati: "Tsk! Tsk! Che esibizionisti!"... Le solite cose insomma. Però, ripeto, l'avevo messo in conto, anche perchè io sono di Piacenza e i piacentini sono TAAAAANTO genovesi per costituzione (e milanesi per vocazione)... Quindi conoscevo i miei polli. Però ci terrei a ringraziare tutte le tre persone che INVECE so per certo che si sono presentate (due delle quali ho potuto anche incontrare di persona sabato). Ovviamente nella mostra i gay c'erano e si vedevano lontano un miglio, ma si tenevano a distanza di sicurezza dai disegni e, soprattutto, dalla conferenza di presentazione che ho tenuto. Comunque, per correttezza, bisogna dire che le persone che hanno visitato la rassegna espositiva - in prevalenza di sesso femminile (chissà perchè, vero? Forse perchè non rischiavano di passare per gay vedendo una mostra sull'omosessualità maschile? Chissà...) - sembravano molto interessate ed erano estremamente differenziate (si andava dalla signora super borghese alla mamma col bambino in carrozzina, alla zia con una nipote adolescente al seguito).
Punto quattro: la conferenza.
Si sono fermate ad ascoltare sei persone in tutto... Ma anche questo era in conto... Certo è che mi aspettavo un livello di curiosità un pochino maggiore... Ma secondo me tanti visitatori sia etero che gay, pur essendo curiosi, hanno fatto finta di essere del tutto indifferenti per non fare la figura dei gay... O almeno, questa è la sensazione che ho avuto io (condivisa anche da altre persone presenti). In ogni caso la situazione italiana è quello che è, e magari se e quando rifarò la suddetta conferenza in un contesto più gay-friendly le cose potrebbero cambiare. Ricordo che quando ho fatto una conferenza simile in una Feltrinelli di Modena c'erano una trentina di persone, mentre a Prato erano anche una sessantina e più... Quindi son fiducioso per il futuro.
Ed ora parliamo delle cose positive: la prima è che, in ogni caso, sono riuscito a mettere in piedi questa cosa in una settimana e, anche se è andata come è andata, è stata una cosa importante. La seconda è che penso sia stata la prima volta che ho esposto delle stampe dei miei disegni (seppur in buona parte censurati). Non fate troppo caso all'espressione ebete e all'aria sciatta che ho nella foto seguente, ma stavo iniziando ad essere un tantino sfatto...
La terza è che le poche persone che ho potuto conoscere sono state deliziose. La quarta è che ho conosciuto di persona il fumettista Mauro Padovani, che è di Lavagna e casualmente tornava dal Belgio (dove sta il suo ragazzo) proprio in quei giorni. Simpaticissimo personaggio, con cui è gradevolissimo chiacchierare. Ridendo è scherzando abbiamo pensato di farlo rientrare fra gli artisti che sto coinvolgendo nella mia collana antologica su www.lulu.com, anche perchè i suoi ultimi lavori non sono estremi come una volta (da quello che mi ha detto pare che quella fosse una fase legata al suo coming out tardivo... E infatti nei suoi fumetti le donne facevano sempre una brutta fine... Quando si dice l'inconscio)... Vedremo un po'. Altra cosa bella che mi è capitata è che - finalmente - ho trovato dei numeri di Rolando del Fico... Il primo personaggio gay titolare di una serie a fumetti in Italia e un ottimo esempio di come pregiudizi e stereotipi hanno condizionato l'immagine degli omosessuali nei mass-media. C'erano molte altre cose carine, ma un po' perchè non avevo soldi e un po' perchè i mercatini dell'antiquariato sono come i saldi (con tanto di massaie fumettofile che digrignano i denti se tu punti una cosa che loro hanno già puntato), diciamo che non mi sono comprato praticamente nulla. Anche se a dire la verità mi sono comprato alcuni libri scontatissimi nella libreria della stazione, tra cui Il Piccolo Lord... Perchè mi è venuta una certa idea balorda per un ipotetico fumetto futuro che si potrebbe ispirare ad un fumetto di Alan Moore... Ma vi ho già detto troppo :-) Per gli interessati, comunque, eccovi qualche foto per darvi un'idea di come se ne stavano i pannelli...
Tra le altre cose ho scoperto che il simpatico signore pratese che si è occupato di gestire materialmente la mostra è stato anche uno degli organizzatori del primo concorso (il Pierlambicchi di Prato) a cui ho mai partecipato e che - dandomi modo di classificarmi fra i primi dieci - mi ha spinto a proseguire per la strada che sto percorrendo tutt'oggi. Per dirla tutta la sua voce mi sembrava proprio quella che avevo sentito al telefono la domenica mattina in cui mi era stato comunicato che ero stato selezionato (certe cose non si dimenticano!). Concidenza? Chissà... Jung la chiamerebbe sincronicità. Comunque, a prescindere da tutto ciò, direi che la cosa importante è stata che la mostra è stata fatta e che ho creato un precedente. Voi che ne dite?
9 commenti:
Ciao Vale, sono contento che la mostra sia andata bene, quando hai scritto che la dovevi organizzare in una settimana -avendo lavorato a questo tipo di cose e sapendo che anche programmando tutto a puntino ci sono sempre un sacco di imprevisti- avevo temuto il peggio!
Vedrai che pian piano riuscirai a fare breccia.
Come ben dici Vele la mostra ha creato un precedente, ed è questa la cosa importante specialmente in un paese come l'Italia.
cazzo, ce l'abbiamo fatta! e vai! sono troppo contento! grazie ancora per lo sbattimento di aver contattato personalmente tutti noi autori, wally ^_^
speriamo di riuscire a farne presto un'altra, magari con tempi più "umani" -_-
cmq ho visto che nella rete ne hanno parlato in diversi siti: davvero un evento senza precedenti!
well done. insisti, Roma non è stata costruita in un giorno, Sodoma invece è stata piallata in un minuto. Andrea (PG)
Che dispiacere non esserci stato... A quando un evento del genere a Napoli? Qualche anno fa (o forse lo scorso) c'era anche una presentazione di Ralf Konig, magari il Comicon potrebbe sorprenderci.
Grande Vale!
sono contento per te (e per i gay italiani, quelli genovesi in particolare).
Riguardo alla scarsa affluenza di pubblico, io non me ne intendo, ma da esterno direi che la scarsa informazione sia la motivazione principale, anche se le altre motivazioni rimangono (ahimè) estremamente attuali.
Cmq ancora complimenti (direi che te li meriti) ^^
con affetto,
Luca
Tutto sta ad iniziare... ma se aspetti che un esercito di gay si presenti pronto e contento a capo scoperto per farsi aditare... hai mai provato con i concerti di Madonna???
:-)))
ma nessuno dice che Wally in foto è sempre più bello ??
Mi piace da morire
:-)
tuo fan
GRAAAAAAAAAAAZIE!
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