Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Inizio la settimana segnalandovi che, finalmente, la Kappa Edizioni ha ufficialmente ripreso la pubblicazione della sua collana di BOYS LOVE (diminuendo persino il prezzo a 6,90 euro). Molti sono i titoli annunciati e le serie che - finalmente - potranno giungere alla conclusione che il loro pubblico italiano attendeva da anni.
L'augurio è che questo genere possa trovare finalmente una nicchia di mercato stabile anche nel nostro paese, magari grazie anche a una maggiore puntualità e a una più mirata promozione/cura editoriale (che, stando a quanto dicono le appassionate più preparate, non è mai stato esattamente il fiore all'occhiello delle edizioni italiane). Staremo a vedere... Magari uno spunto interessante potrebbe arrivare dalla Francia, dove le edizioni Asuka (leader francese nella pubblicazione dei BOYS LOVE) hanno inaugurato da qualche mese un magazine BOYS LOVE sul modello di quelli nipponici, e che in effetti si propone proprio come la versione francese di uno di essi: BExBOY MAGAZINE.
La versione francese riprende pari pari (o quasi) quella giapponese: tanti manga a puntate, rubriche, racconti e altro, e ovviamente non può mancare il classico miniposter, nella migliore tradizione dei boys love magazine giapponesi.
Questo esperimento sta proseguendo con un discreto successo dalla scorsa estate, e viene distribuito in tutte le librerie ad un prezzo lancio decisamente abbordabile (i primi numeri costavano solo 4,95 euro per 340 pagine di medio formato!). Il vantaggio di una pubblicazione di questo tipo è senz'altro quello di offrire una panoramica più vasta del genere, presentando in pre pubblicazione tanti fumetti per testare i gusti del pubblico e correre il minor rischio possibile con il lancio di una serie di volumetti monografici... Il che, effettivamente, è una cosa abbastanza intelligente (che però in Italia non è mai stata tentata). Potrebbe essere un'idea da valutare nei prossimi anni. Staremo a vedere. Nel frattempo volevo segnalarvi che negli Stati Uniti, dove i BOYS LOVE sono un genere ormai affermato con tanto di fiere dedicate, iniziano a fare capolino dei manga che trattano seriamente il tema transgender e transessualità... La cosa interessante, però, è che a proporne un primo esempio sarà un editore rinomato per la qualità del suo catalogo, per le sue ristampe prestigiose e per la cura editoriale dei suoi prodotti: la Fantagraphics Books. Infatti, per inaugurare la sua linea manga, ha scelto Wandering Son (titolo originale Hourou Musuko) di Shimura Takako.
La storia si propone di seguire la crescita e il percorso personale di due giovani amici: Shuichi, un maschio che si sente donna, e Yoshino, una femmina che si sente uomo. Una scelta di campo notevole per un editore che nel tempo si è confermato un vero e proprio riferimento per la scena fumettistica statunitense (e non solo). Evidentemente alla Fantagraphics si sono resi conto che il tema della transessualità è uno dei meno trattati nella storia del fumetto e hanno voluto iniziare a colmare questa lacuna con un prodotto di qualità. C'è da dire che, un po' in tutto il mondo occidentale, si sta iniziando ad esplorare il tema della transessualità in maniera diversa rispetto a qualche anno fa, cercando di indagarne meglio il significato più profondo, anche per la sua capacità di rompere certi schemi sociali e culturali. A questo proposito potrebbe essere indicativo anche il fatto che il porn performer FtM (da femmina a maschio) Buck Angel è diventato una specie di icona pop e sta iniziando ad ispirare diversi artisti, tra cui il britannico Mark Quinn, che l'anno scorso gli ha dedicato una statua in bronzo (con tanto di tatuaggi) che sta facendo il giro del mondo.
Da notare che il mese scorso Buck Angel è stato anche invitato come ospite d'onore al Master's Tea dell'Università di Yale... Che, per chi non lo sapesse, è una sorta di appuntamento organizzato dagli studenti della prestigiosa Università statunitense per discutere in maniera informale (e davanti un aperitivo) con personaggi che possono arricchire il loro bagaglio formativo... E il fatto che si siano ritrovati a discutere con un porn performer FtM, senza che peraltro l'Università si opponesse, la dice lunga sui tempi che cambiano (perlomeno nei college americani)...
Intendiamoci: so bene che Buck Angel non rappresenta un sogno erotico per la maggior parte di voi, però il suo caso mi sembra davvero emblematico dell'evoluzione dei costumi. Se volete saperne di più su di lui (dal punto di vista umano) potete andare sul suo blog CLICCANDO QUI. Certo è che aprire un ampio confronto culturale con la transessualità negli Stati Uniti, dove l'omosessualità è diventata una realtà culturale con dei riferimenti precisi e con una sua identità molto forte, è un conto... Puntare i riflettori dei media italiani sulla transessualità e sull'omosessualità nello stesso momento, quando da noi l'omosessualità viene ancora percepita come qualcosa di estremamente fumoso, confuso e sfuggente da una buona parte della popolazione (ivi compresi tantissimi omosessuali e i transessuali), non è esattamente la stessa cosa e rischia solo di generare tanta confusione in più (come peraltro sta accadendo regolarmente nei nostri talk show televisivi). E questo, in effetti, non aiuta nessuno, soprattutto considerando che dalle nostre parti vale il detto che chi sa tace e chi non sa insegna...Voi cosa ne pensate?
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