Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Prima di tutto un'informazione tecnica per quanti volessero fare quattro chiacchiere con me a Lucca Comics & Games 2010... Ordunque: salvo imprevisti io dovrei arrivare nel pomeriggio di venerdì e dovrei andarmene domenica sera. Siccome quest'anno voglio fare le cose per benino mi faccio trovare allo stand della Voilier Edizioni (l'editore che pubblica Black Wade) e non fuori dai padiglioni come al solito. Lo stand è il numero E170 e si trova nel Padiglione Editori in Piazza Napoleone. Ovviamente NON sarò sempre lì, ma cercherò di esserci venerdì, sabato e domenica intorno alle 16,00. Se qualcuno ha domande o altro può scrivere al mio indirizzo e-mail o può mandarmi un messaggio su facebook... Se magari gli interessati sanno già quando saranno presenti potrebbero avvisarmi, così se alle 16,00 non li vedo arrivare magari li aspetto (^__^).
E dopo avervi dato appuntamento a Lucca passo alla mia consueta rassegna di NEWS che nessun altro vi dà, e quest'oggi vi vorrei parlare un po' di Giappone... Visto che, a quanto pare, la tanto temuta legge che avrebbe dovuto proibire la rappresentazione della vita sessuale dei minori di diciotto anni nel mondo dei manga non è passata. La legge era stata sollecitata dopo lo "scandalo" generato da un appassionato americano di manga, che era stato arrestato perchè trovato in possesso di tre manga LOLICON (cioè manga erotici con ragazzine minorenni) importati dal Giappone... A quanto pare la bufera è passata e il buon senso (almeno in Giappone) ha prevalso, visto che si parlava solo di rappresentazioni grafiche... E se rappresentare graficamente un omicidio, un furto o un qualsiasi atto illegale in un manga non costituiva reato, chi di dovere avrà pensato bene che non c'era motivo per cui la rappresentazione grafica della sessualità dei minori di anni diciotto avrebbe dovuto essere trattata alla stregua di un video hard con minori reali... Tantopiù che una simile legge avrebbe pesantemente condizionato tutta l'editoria manga (dove per fortuna la sessualità, nelle sue varie declinazioni, non è un tabù nemmeno per adolescenti e preadolescenti), e questo non aveva alcun senso. Morale della favola: i LOLICON e gli SHOTACON (il loro corrispettivo gay) sono ancora vivi e vegeti... Presumibilmente con grande gioia degli autori (come Mitsui Jun, che ha realizzato l'immagine qui sotto) e del loro affezionato pubblico...
La cosa interessante è che questa confermata libertà espressiva sta iniziando a influenzare anche gli autori di bara manga, che ultimamente sembrano averci preso un certo gusto ad accostare uomini maturi a personaggi molto più giovani (anche se, a differenza degli SHOTACON per ragazze, non si tratta mai di preadolescenti)...
Lo stesso Gengoroh Tagame sta simbolicamente "festeggiando" questo momento proponendo una nuova storia a puntate sul mensile gay BÀDI, che ha un titolo traducibile come "SUI PETTORALI", in cui effettivamente ci troviamo di fronte a un giovane protagonista che viene sistematicamente sottomesso alle voglie di uomini maturi...
Per gli interessati: le censure sui genitali dovrebbero scomparire nella futura raccolta in volumetto. Da notare che il mensile BÀDI negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare la crisi generale dell'editoria riducendo notevolmente il suo numero di pagine e iniziando ad abbinare DVD dai contenuti espliciti, ma non per questo ha rinunciato all'apporto dei manga, che costituiscono ancora buona parte della foliazione. Anzi, il numero del mese scorso celebrava proprio il maestro Gengoroh Tagame e gli dedicava anche la copertina (con i protagonisti delle sue storie che sono comparse sulla rivista nel corso degli anni).
Una bella soddisfazione! D'altra parte gli editori della rivista sanno bene quanto i lettori si siano affezionati ai bara manga (di Gengoroh Tagame e non solo) e come questo tipo di letture stia guadagnando crescenti consensi, entrando prepotentemente a far parte della cultura gay nipponica... Tant'è che anche il mensile giapponese SAMSON (per gli amanti dei maschi sovrappeso), ha deciso da qualche mese di utilizzare delle simpatiche (e quasi delicate) copertine fumettose...
E non bisogna dimenticare che anche la terza storica rivista del panorama gay nipponico, G-MEN (specializzata nei maschi rudi e virili), ha puntato per anni sulle copertine disegnate dal grande illustratore Jiraiya, che peraltro venne scoperto da un concorso promosso proprio da Gengoroh Tagame per la rivista, che cercava nuovi talenti da lanciare...
Oggi la rivista preferisce puntare su copertine con modelli in carne e ossa, e ovviamente si è dovuta adeguare al trend del momento offrendo un DVD in omaggio, ma altrettanto ovviamente non ha rinunciato alla sua buona dose di bara manga mensili...
A riprova del fatto che i bara manga sono ormai un elemento decisamente importante nella cultura gay pop del Giappone contemporaneo, vale la pena segnalare che Gengoroh Tagame ha iniziato a decorare anche alcune saune gay di Tokyo con dei veri e propri murales su piastrella... E se non ci credete potete guardare le foto qui sotto...
Carini, vero? Ovviamente ogni paragone con la situazione italiana, e in particolare con il rapporto che lega i fumetti gay alla cultura gay, sarebbe perlomeno improprio. In ogni caso non possiamo che fare i complimenti a Gengoroh Tagame, visto che ha iniziato ad essere sdoganato anche dalle gallerie d'arte di Tokyo, dove la scorsa estate ha potuto realizzare la sua prima mostra personale (che qui sotto vedete sullo sfondo, mentre vedete l'artista in compagnia di Dominic Wolf, il suo traduttore per la Francia).
Decisamente un altro universo il Giappone, dove peraltro continuano a essere prodotti nuovi videgames di simulazione a tema bara manga, che regolarmente vanno esauriti e devono essere ristampati... Come nel caso del recente MAISON DE M (di cui potete vedere la copertina qui sotto), che al pari di altri giochi simili non ha avuto (e probabilmente mai avrà) un'edizione italiana.
Che dire? Guardando alla scena dei bara manga e al mondo che ci gira intorno dall'Italia sembra davvero di guardare un altro pianeta con un telescopio, eppure non posso fare a meno di chiedermi come potrebbe essere accolta in Italia una pubblicazione come GBless COMIC, che cerca di mixare bara manga e omoerotismo in senso lato, riuscendo ad offire una buona sintesi di entrambe le cose ed accontentando un ampio pubblico...
Non so perchè, ma qualcosa mi dice che se ci fosse un editore italiano (intelligente e competente) disposto a presentare qualcosa di simile, nel modo giusto, potrebbe avere delle piacevoli sorprese a livello di pubblico... Ma forse di editori adatti, dalle nostre parti, semplicemente non ce ne sono... Quindi è inutile anche porsi questo problema. D'altra parte lanciare qualche suggerimento non costa nulla e magari qualche miracolo può sempre accadere.
Voi cosa ne pensate?
3 commenti:
Hai mai pensato ad una rivista telematica? L'unica accortezza, a parte i contenuti editoriali, sarebbe di metterla su un server estero perchè le leggi sull'editoria in Italia fanno di tutto per renderla il meno libera possibile.
LC&G2010 io ci sarò per tre gg, magari ci si incrocia
Ci si becca sabato. Verrò allo stand e se non ci sei, come tradizione, ti telefono e ci si vede. ;)
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