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martedì 25 ottobre 2011

ITALIA NOSTRA

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Questo fine settimana dovrei proprio girovagare a Lucca Comics & Games (anche perchè ormai è un'esperienza quasi rituale), sperando che il clima non sia troppo ostile. Tornerò con qualche inaspettata novità? Staremo a vedere. Nel frattempo vorrei condividere con voi alcune riflessioni. La prima parte dalla prossima messa in onda, in Giappone, del serial TV ispirato al manga (e poi serie animata) di Ranma 1/2, ideato dalla geniale Rumiko Takahashi... Che - per chi non lo sapesse - è incentrato su uno sfortunato ragazzo (campione di inverosimili arti marziali) che per via di una maledizione diventa ragazza a contatto con l'acqua fredda, per poi tornare maschio con l'acqua calda...
Incentrare un'intera serie sulle disavventure comiche di un transessuale a ripetizione si è rivelata un'idea davvero originale, e infatti il manga e i suoi derivati hanno avuto un duraturo successo in Giappone come in Italia, anche se da noi - all'epoca - suscitarono tutta una serie di polemiche e di critiche abbastanza pretestuose sull'effetto che una simile serie avrebbe potuto avere sui più piccoli. Sia come sia può essere indicativo il fatto che la serie, da diversi anni, in Italia compare solo sui canali satellitari e - guardacaso - se ne sono perse le traccie sui canali digitali che sono alla portata di tutti. Sarà un caso? Ovviamente è abbastanza improbabile che la serie dal vivo arrivi da noi, ma grazie a internet non sarà un problema averne un assaggio, a partire dai protagonisti: Kento Kaku nel ruolo di Ranma maschio e Natsuna Watanabe in quelli di Ranma femmina...
Da notare che entrambi gli attori (come buona parte degli altri membri del cast), arrivano da varie esperienze nell'abito dei serial e dei film ispirati al mondo dei manga, a riprova del fatto che queste produzioni - pur rimanendo iniziative molti limitate se paragonate all'immenso serbatoio dell'immaginario manga - stanno iniziando ad alimentare un vero e proprio settore a parte nel mondo dell'entertainment nipponico. Tuttavia ne parlo qui perchè mi sembrava interessante notare come, tanto per cambiare, anche nel mondo delle fiction ci sia un abisso incalcolabile fra Italia e Giappone. Tant'è che nel nostro paese di fiction ispirate ai fumetti non se parla dagli anni '80, quando venne prodotta la serie ispirata alla Valentina di Guido Crepax, interpretata dalla giunonica Demetra Hampton...
Decisamente un altro universo, soprattutto se si considera che ultimamente - in Giappone - stanno prendendo piede anche film e serial TV ispirati direttamente da serie animate storiche che avevano più chiavi di lettura. Ad esempio - proprio in questi giorni - sta prendendo il via il serial TV ispirato ad una storica serie del 1968 arrivata in Italia una dozzina di anni dopo come BEM IL MOSTRO UMANO...Vera e propria prova di coraggio per i bambini che lo seguivano negli anni '80...
Questa serie a tinte horror raccontava le peripezie di un gruppo di tre mostri mutanti nati in laboratorio, dall'indole buona e altruista nonostante il loro aspetto orripilante (che diventava infinitamente più orripilante quando mostravano la loro vera forma), alla perenne ricerca di qualcuno che andasse oltre alle apparenze e che li sapesse accettare per quello che erano. Per questo si facevano in quattro per combattere ogni sorta di mostro, demonio o uomo malvagio che incontravano sul loro cammino, ma alla fine finivano sempre per essere trattati come dei mostri cattivi a loro volta. La serie, al di là della atmosfere horror, era un vero e proprio appello all'integrazione e alla lotta ai pregiudizi, e fa piacere vedere come sia ancora un cult... Tant'è che - prima del serial dal vivo - già nel 2006 ne era stato realizzato un remake animato (stranamente inedito in Italia), dove i protagonisti nella loro forma umana avevano tutti cinque dita per mano...
A voler ben guardare il messaggio che passa è proprio quello di non discriminare a priori il diverso, ed è un vero peccato che cartoni che lanciano messaggi universali di questo tipo - in Italia - non abbiano più la diffusione e la popolarità di un tempo. Anche se forse, a pensarci bene, non è proprio un caso se cartoni di questo tipo, e che magari offrono qualche spunto di riflessione un po' impegnativo, nell'Italia di oggi non trovino posto. Il che rende abbastanza improbabile anche l'arrivo dei rispettivi serial dal vivo sulla TV italiana... Nonostante offrano una versione più attuale e sicuramente più "fashion" delle loro incarnazioni animate...

D'altra parte nel nostro paese, come ormai dovreste sapere bene se seguite questo blog, sono parecchie le cose che non arrivano e le tendenze che non si diffondono. Basti pensare che, da noi, il massimo dello spazio che si dedica al fumetto erotico è una lussuosa mostra dedicata a Milo Manara che si tiene a Siena (a proposito: il catalogo costa "solo" 55 euro!)... Un nome importante del fumetto erotico, certo, che però rappresentava qualcosa di nuovo una quarantina di anni fa e che, al giorno d'oggi, è molto difficile definire un autore rappresentativo e di tendenza. Eppure sembra che lo spazio per celebrare l'arte del fumetto e dell'illustrazione erotica, nel nostro paese, rimanga appannaggio dei nomi storici... E ovviamente del mondo eterosessuale, anche se altrove non è così, tant'è che al CENTER FOR SEX AND CULTURE di San Francisco si è tenuta una mostra di fumetto erotico (e omoerotico) per quasi tutto il mese di ottobre... Coinvolgendo ovviamente tanti autori rappresentativi delle ultime tendenze del settore omoerotico...
Certo da qui a San Francisco ci sono anni luce di distanza sotto vari punti di vista, però e innegabile che anche questa iniziativa va a dimostrare che all'estero la tendenza è quella di guardare al presente e al futuro, mentre in Italia sembra davvero che non si possa fare a meno di guardare al passato... Forse perchè presente e futuro mettono troppa paura? Chissà... Quel che è certo è che, per stare in tema di passato, può essere interessante notare che in edicola (ma anche nelle grandi catene di ipermercati e negli autogrill), sono in distribuzione quattro monografie che vanno a ristampare gli episodi più rappresentativi della serie di Kerry Kross,uno dei pochissimi fumetti italiani con una protagonista omosessuale...
Kerry Kross è un'investigatore privato di Los Angeles, ed è lesbica dichiarata. Il che offrirebbe tutta una serie di spunti interessanti per qualsiasi serie a fumetti dal taglio moderno... Peccato, però, che anche ai tempi della sua prima pubblicazione (alla fine degli anni '90) questa serie avesse un taglio anacronistico e inverosimile... Basti pensare che Kerry Kross, pur essendo lesbica dichiarata e pur vivendo a Los Angeles (una delle città con la più alta concentrazione di cittadini omosessuali al mondo), non si imbatte mai in altre lesbiche dichiarate e non trova di meglio da fare che avere relazioni semiclandestine con donne sposate o divorziate, con ragazzine curiose o con psicopatiche di vario tipo...
Non incontra mai omosessuali uomini, lesbiche mascoline, attivisti omosessuali o associazioni LGBT... E nemmeno locali LGBT... Tant'è che quando è giù di morale non trova di meglio da fare che andare a fare casino in qualche squallido nightclub etero (che peraltro sembra uscire direttamente dalla peggiore provincia italiana), magari dopo essersi messa un po' di cocaina su una fetta di torta al limone! Magari le intenzioni dell'autore Luciano Secchi (classe 1939) erano anche buone, ma quando una persona non sa ciò di cui sta parlando forse sarebbe meglio che parlasse d'altro, anche perchè poi si finisce per realizzare fumetti grotteschi che non fanno bene a nessuno... Soprattutto se battono il chiodo su pregiudizi e luoghi comuni (come quello della lesbica trasgressiva, isolata e tormentata che insidia le casalinghe trascurate e vulnerabili)...
Sia come sia questo fumetto è tornato in edicola, e sinceramente non se ne capisce la ragione... Forse si vuole tastare il terreno in vista di un ipotetico rilancio? Se questo è il piano, visti i presupposti, forse sarebbe meglio concentrarsi su altri personaggi... Oltretutto bisogna anche prendere atto che questa ristampa è praticamente l'unica iniziativa a tematica LGBT (ovviamente fra quelle Made in Italy) che è arrivata in edicola da almeno un anno... E anche questo dovrebbe offrire qualche spunto di riflessione interessante, visto che all'estero i fumetti a tema LGBT aumentano a vista d'occhio, mentre in Italia non si trova niente di meglio che la ristampa di un personaggio come Kerry Kross... Che era già datato negli anni '90.
Se non altro è consolante pensare che si vede qualche ulteriore spiraglio nella pubblicazione italiana di fumetti LGBT prodotti all'estero. Anche se effettivamente si tratta ancora di goccie nel mare di un'editoria assai poco attenta ai temi LGBT e al pubblico potenzialmente interessato a questo tipo di prodotti. Forse l'arrico di RENBOOKS cambierà le carte in tavola? Staremo a vedere... Intanto è disponibile la copertina ufficiale dell'edizione ufficiale di VIRTUS di Gengoroh Tagame... Ed è già qualcosa...
Certo rimane il dispiacere di sapere che iniziative di questo tipo trovano spazio solo nelle fumetterie e in qualche libreria di varia, mentre nelle edicole e nei circuiti della grande distribuzione il massimo che si può trovare in questo periodo è proprio la sopracitata Kerry Kross... E il suo lesbismo a tinte voyeuristiche, a misura di lettore maschio eterosessuale...E la cosa agghiacciante è che, considerando la desolazione degli ultimi mesi, è già tanto! Le cose col tempo cambieranno? Di certo ce ne sarebbe davvero bisogno...

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