Ciao a tutti, come va?
A seguito del mio intervento in risposta al post di Giuseppe Di Bernardo (editor Star Comics) si è sentito di intervenire anche Diego Cajelli (che vedete nella foto sotto), lo sceneggiatore dell'imminente one-shot FOOD FIGHTER, incentrato sulle avventure di Chef Rubio.
Diego Cajelli mi scrive:
"Ciao!
Sono Diego, lo sceneggiatore di Chef Rubio-Food Fighter.
A dire il vero, io ti avevo lasciato un commento quando avevi fatto un post su Long Wei parecchio tempo fa, questo:
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Ma, dato che non avevo ricevuto alcuna risposta ho pensato che non ti interessasse avere un dialogo.
(Tra
l'altro non hai nemmeno fatto un post dopo l'uscita della serie, per
smentire i "pregiudizi" che avevi avuto prima di leggere il fumetto. Ma
non è un problema, ognuno ha il suo modo di gestire il proprio blog)
Venendo a Food Fighter...
La
questione, per me, è tutta nel rispetto delle persone. Quando ho deciso
di inserire un personaggio gay nel plot di Food Fighter l'ho fatto
perchè era utile a livello di trama e per la caratterizzazione dinamica
tra i vari personaggi. Era utile anche a livello di collocazione nella
realtà contemporanea, era utile per il "mondo", perchè nel mio "mondo" i
gay ci sono, esistono, fanno parte della vita quotidiana, mia e di
altre persone. Per me è naturale, e non vedo perchè non dovrebbe esserlo
anche in una realtà immaginaria come quella del fumetto.
Però,
tornando al discorso del rispetto che dicevo prima, ragionando da etero
avevo ben chiaro il rischio di usare involontariamente degli stereotipi,
o peggio, delle macchiette.
Che cosa ho fatto?
Ho ricalcato il
personaggio su un mio amico. Quel personaggio è esattamente com'era quel
mio amico anni fa, quando eravamo "giovini".
E ti assicuro, non ricalca alcun stereotipo, anzi...
Questo è quanto.
Spero che la tua moderazione dei messaggi faccia passare queste mie righe e ti auguro una buona giornata!"
Caro Diego Cajelli, intanto grazie per aver considerato questo BLOG per la seconda volta. Alla tua risposta su Long Wei non ho dato seguito perchè nel frattempo volevo seguire la serie e capire un po' meglio dove e come andasse a parare. A breve sicuramente condividerò un'analisi a posteriori, nella quale si vedrà se smentirò i miei pregiudizi oppure no (chissà... Chissà... Chissà...). Anche se, nel caso di Long Wei, più che di pregiudizi si trattava di perplessità sull'impostazione del progetto così com'era stato presentato (quindi più che un problema di pregiudizi miei si trattava di un problema dell'ufficio stampa, che metteva in luce alcuni elementi che mi hanno portato a trarre determinate conclusioni). Il che, in teoria, è anche il problema che sto notando con Food Fighters. Nel senso che solo ora sto apprendendo ufficialmente, da te che sei lo sceneggiatore, che in Food Fighter c'è un personaggio gay, visto che da nessuna parte si è accennato alla cosa, men che meno al fatto che (come nel caso del protagonista) si tratta di un personaggio ispirato ad una persona realmente esistente. Se questa informazione fosse stata diffusa assieme alle altre sicuramente avrei impostato i miei post in un'altra maniera. Piccolo suggerimento: in vista del debutto del fumetto mandate questa informazione a qualche sito e blog di informazione gay. Sicuramente vi farete pubblicità presso un pubblico che di solito non segue siti di informazione fumettistica, e se il suddetto personaggio andrà oltre gli stereotipi vi porterà tanti lettori in più (è successa la stessa cosa con Gea di Luca Enoch). In ogni caso grazie per la netta presa si posizione e del chiarimento, che male non fa. Un vero peccato che generalmente nei siti e nei blog italiani che parlano di fumetti non ci sia quasi mai occasione di fare esprimere gli autori su questi argomenti, a differenza di quello che accade nei corrispettivi siti e blog in lingua inglese (e non solo). Sia come sia ora ora la curiosità di leggere Food Fighter è aumentata (presumo anche da parte di chi segue questo BLOG).
Quindi presumo che qualche lettore in più ve lo siete già guadagnato.
Ovviamente, a questo punto, anche le aspettative cresceranno, a vostro rischio e pericolo (^__^).
Detto questo è già la seconda volta in due settimane che qualcuno mi sfida a non censurare i commenti che arrivano ai miei post... Guardate che se a volte compaiono pochissimi commenti non è perchè li censuro io, ma perchè questo BLOG è seguito da gente che preferisce non intervenire... Sigh... Sigh... Sigh...
In ogni caso se qualcuno ha da commentare non si faccia problemi.
Alla prossima!
10 commenti:
Bah... tutto sto buonismo... troppi calumet... troppi paravento... troppi salamelecchi... troppo politically correct con lor signori.
Se non fosse per la frase "Ovviamente, a questo punto, anche le aspettative cresceranno, a vostro rischio e pericolo", non sembreresti nemmeno tu, Wally. Ma per fortuna la velata minaccia al vetriolo, alla fine, ha fatto capolino
Comunque mi ero figurato tutta un'altra cosa: ero convinto che cancellassi miriadi di commenti omofobi o simili.
Fai bene a non censurare. Tra l'altro in un commento non proprio lusinghiero a "Brutti presentimenti" ho detto la mia su Food Fighters. E non penso che cambierò idea.
Perché tu lo attendi, invece?
Mhhh... Mettiamola così: se qualcuno si è preso la briga di calcolare il mio BLOG, peraltro esprimendosi in maniera garbata, vuol dire che un minimo di apertura mentale ce l'ha, quindi in considerazione del fatto che ancora NON ho visto il fumetto in questione, e in considerazione del fatto che lo sceneggiatore dice di essersi impegnato a non creare una macchietta stereotipata, posso concedermi il beneficio del dubbio. Ovvio che non mi aspetto il fumetto gay-friendly definitivo, ma un minimo di curiosità a questo punto mi è venuta. Una volta letto il suddetto albo mi riserverò il diritto di analizzarlo esattamente come analizzo tutto il resto. A questo punto prenderò come un complimento il fatto che qualcuno pensa che se sono politically correct non sembro nemmeno io :-) Riguardo al BLOG ho scelto l'opzione di moderare i commenti perchè c'è stato un periodo in cui ero invaso dagli spam, e comunque moderando ho anche sott'occhio chi risponde ai post più vecchi, cosa che altrimenti potrebbe sfuggirmi. Credo che gli omofobi da queste parti passino poco perchè gli omofobi in media non sono interessati ai fumetti, mentre i fumettofili omofobi non si prendono neanche la briga di cercare info sui fumetti gay. Se non altro mi risparmio molte scocciature.
Ciao Wally.
Sicome non mi frega nulla né del fumetto sul cuoco che non leggerei manco se mi pagassero né della Star (che secondo i miei gusti continua a non azzeccarne una, manga tradotti esclusi), intervengo sulla questione commenti.
Seguo con estrema attenzione il tuo blog (questo), da moltissimo tempo, ma sono sempre intervenuto pochissimo per una semplice ragione: che il 99% delle volte concordo con quello che scrivi e non ho nulla di particolarmente incisivo da aggiungere. Intervenire (tranne eccezioni eclatanti) con dei "Bravo" "Sono d'accordo" "Vai così" "Grande Wally!" mi sembra e mi sembrerebbe pleonastico.
Comunque tu hai l'accesso alle visite del tuo blog e quindi sai benissimo che le persone che ti seguono sono moltissime, anche se non commentano.
Volevo anche dirti che il mio apprezzare questo tuo blog mi ha portato, e mi porterà ancora, a condividere alcuni tuoi articoli su facebook.
Compare, questo blog, anche nella lista dei mie "Preferiti" sul mio blog.
Il quale spesso tratta fumetti a tematica lgbt.
Insomma, non ti lamentare troppo di "essere ignorato": anche tu ignori completamente me e il mio blog, ma mica mi lamento! :-D
Un caro abbraccio
Orlando
In realtà mica me la prendo perchè non commenta nessuno, quello che mi fa venire un po' d'ansia è l'idea che se mancano commenti è perchè potrei essere poco chiaro o perchè quello di cui parlo non coinvolge più di tanto. In effetti, però, dati alla mano i lettori del BLOG aumentano, quindi probabilmente hai ragione tu e nessuna nuova vuol dire buona nuova :-)
Ti basta che si prometta un personaggio gay non stereotipato per accendere la curiosità? Non voglio tampinarti, ma sarà, come nelle serie televisive, il lontano amico del parente del conoscente del compagno di ventura del protagonista e apparirà un secondo (il tempo di dire che è gay, così non ci sarà nemmeno la possibilità di capire se è stereotipato o no).
Ma comunque, anche se fosse ben coltivata quella presenza gay (e dubito di ciò), non trovi che l'idea in sé, la promozione di un personaggio della tv nostrana (brrrr...), uno chef (BASTAAAAAAAA, NON SE NE PUò PIù), macho ecc (vedi la lista di difetti che hai scritto nel primo post che hai fatto) sia una cantonata (per non usare un termine fantozziano che farebbe rima) pazzesca e senza punti di interesse?
Non confondiamo la curiosità con la speranza, eh! :-) Dopo la presentazione dello sceneggiatore sono obbiettivamente più curioso di prima, ma non sto dando per scontato nulla. La mia opinione iniziale sull'idea di un fumetto su Chef Rubio non è cambiata, comunque.
Ma non sarà esagerato tutto questo vetriolo? Per carità la situazione del mercato è svilente e le iniziative scoraggianti, ma tutti questi fucili spianati su qualsiasi cosa che si muova ho paura siano più controproducenti che altro. Sembra che se non sei gay non ti puoi azzardare a scrivere di un personaggio glbt che vieni spellato vivo solo per le intenzioni. Almeno come minimo aspettiamo di vedere che ne esce.
La comunità gay italiana ha la tendenza a sparare su tutto e su tutti (suoi stessi membri inclusi) a prescindere, quindi apprezzo la posizione di Wally di commentare a prodotto finito!
E aggiungo che non mi piace molto leggere l'implicito nel commento di Stefano che una parte degli utenti del blog sembra che venga qui più che altro per vedere Wally spalare cacca contro questo o quello.
Spalo cacca? Io pensavo di essere solo incisivo (°__*)...
Non so dove tu abbia letto questo implicito, caro Luca.
Semplicemente se una cosa non piace, si commenta in negativo. Mi pare sia un diritto. Wally non si fa indurre da nessuno a parlare bene o male di qualcosa e tantomeno credo che gli utenti vengano qui per vederglielo fare.
Mi sembrava solo una conversazione piuttosto normale fra qualcuno (Wally) che è incuriosito da un prodotto, a mio avviso inutile, e qualcuno (io) che la pensa diversamente. Grandi impliciti non ne vedo, per cui stai sereno.
In merito alla comunità gay che si lamenta sempre a scatola chiusa sono d'accordo. Infatti non faccio parte della comunità gay e mi limito solo ad esternare un pensiero personale
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