Ciao a tutti, come va?
Quando qualche mese fa avevo accennato alla prossima uscita del cortometraggio In a Heartbeat (CLICCATE QUI), immaginavo che sarebbe stato un ottimo esempio di quello che potrebbe essere il rapporto dell'animazione con le tematiche LGBT nel prossimo futuro. Quello che non mi aspettavo è che se ne sarebbe parlato così tanto fin dal giorno della sua uscita, e cioè il 31 luglio scorso... Tant'è che verrebbe quasi la tentazione di considerarlo già uno di quei cult che segnano un "prima" e un "dopo"...
E dico questo perch dal 31 giugno a oggi la media delle visualizzazioni di questo cortometraggio SOLO su Youtube è stata di oltre 2 milioni al giorno (il trailer era stato visto "solo" da due milioni di persone)! E considerando che si tratta di un cortometraggio reso possibile unicamente grazie ad una raccolta fondi su kickstarter (che puntava a raggiungere 3000 dollari, arrivando a metterne insieme quasi 15.000) direi che non sono numeri da sottovalutare... Anche perchè dietro a tutto questo progetto ci sono solo due giovani animatori, Beth David and Esteban Bravo (che vedete nella foto sotto) che ci hanno messo l'anima, e non una qualche multinazionale dell'intrattenimento...
Un altro dato interessante è che, nonostante i contestatori e i commenti omofobi non manchino (per avere un'idea date un'occhiata ai commenti alla segnalazione su Repubblica, che trovate CLICCANDO QUI), i segnali di apprezzamento rappresentano comunque una schiacciante maggioranza... Segno evidente che il pubblico, o perlomeno il pubblico del web (che in buona parte è composto dagli adulti di domani) ha tifato per la cotta del timido Shervin nei confronti dell'imperscrutabile (almeno all'inizio) Jonathan...
Quindi, riprendendo le dichiarazioni degli autori di fronte a questo successo che sta superando di tanto le loro aspettative, forse il pubblico di oggi non solo è pronto a produzioni animate che affrontino certi argomenti, ma è anche interessato a vederne di più e di più incentrate su questa tematica. E in effetti se cercate su Youtube "In a Heartbeat reaction" potete farvi un'idea delle reazioni, perlopiù entusiaste, che ha avuto il pubblico del web quando ha visto questo cortometraggio la prima volta, a riprova del fatto che probabilmente i tempi stanno davvero cambiando...
Forse In a Heartbeat ha rotto gli argini delle tematiche gay nell'animazione per ragazzi? Sicuramente è presto per dirlo, ma se questo cortometraggio continuerà a macinare milioni di visualizzazioni in questo modo le grandi case di produzione non potranno ignorarlo ancora a lungo... Anche perchè c'è il rischio concreto che possano farsi largo dei nuovi studi di animazione che, magari proprio tramite la raccolta fondi, si facciano molti meno problemi di loro (e siano molto meno sottomessi alle lobby di potere e agli interessi commerciali incrociati) e fregandogli delle fette importanti di pubblico.
Anzi, per dirla tutta, non mi stupirebbe se non si stesse già pensando ad un sequel delle avventure di Sherwin e Jonathan, con relativa raccolta fondi, o magari se si stesse studiando qualche gadget ufficiale... Staremo a vedere...
Comunque, se siete fra i pochi che non hanno ancora pianto qualche lacrimuccia di fronte a In a Heartbeat potete vederlo qui sotto...
Oltretutto questo filmato è stato pensato anche e soprattutto per aiutare i ragazzini omosessuali a non sentirsi fuori posto, quindi al di là del filmato in sè non bisogna dimenticare lo spirito con cui è stato portato avanti il progetto... E il fatto che stia avendo tutto questo successo fa davvero ben sperare in un prossimo futuro in cui l'ultima parola ce l'avranno le persone che sanno guardare al di là del proprio naso e che sanno fare rete... Alla faccia di chi trema di fronte ai cambiamenti che mettono in discussione certi schemi mentali, e i privilegi che ne derivano.
Alla prossima.
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