Ciao a tutti, come va?
Mi rendo conto che in quest'ultimo periodo il blog che state leggendo non è sempre stato una bomba di ottimismo. Nel senso che spesso mi sono ritrovato a parlare di come la situazione del fumetto in generale (e del fumetto a tema gay in particolare) in Italia non sia proprio idilliaca. E ho parlato anche di come - a livello più internazionale - spesso gli editori non riescano a tenere il passo con le nuove tecnologie o il nuovo pubblico, o di come finiscono per essere delle banderuole al vento, che danno spazio e peso ai temi LGBT in base all'aria che tira... Con tutta una serie di ripercussioni a catena che potrebbero influire negativamente sul fumetto in senso lato, su chi ne fruisce (o potrebbe potenzialmente fruirne) e, soprattutto, su chi ne vorrebbe fare la sua professione...
Lo scenario, quindi, potrebbe apparire alquanto desolante... E in parte sicuramente lo è. Tuttavia, nella vita, bisogna sempre cercare di vedere le cose da un punto di vista un po' più ampio, e magari guardando anche in altre direzioni. Ad esempio: il fatto che il mondo dell'editoria classica sia gestito in un certo modo, e che in Italia certi editori preferiscano investire su una sponsorizzazione del Giro d'Italia piuttosto che sul rinnovamento effettivo dei propri contenuti, magari anche in senso LGBT, implica necessariamente che un fumettista italiano che vuole puntare su contenuti LGBT (magari nel senso più moderno e/o erotico del termine) per portare avanti la sua professione (e mantenersi dignitosamente) deve rassegnarsi a cambiare idea?
Se per valutare l'aria che tira ci si soffermasse solo agli spazi che tradizionalmente parlano di fumetto in Italia la risposta sarebbe tendenzialmente affermativa (nonostante alcuni casi che sembrano provare il contrario, come quello di NINE STONES)... Però è anche vero che bisogna valutare il fatto che dietro a questi spazi, in particolare a quelli sul web, a vario titolo ci sono spesso le case editrici di cui sopra, o comunque persone che vogliono mantenere dei buoni rapporti con loro (sperando, magari, in futuri sbocchi lavorativi). E, d'altra parte, se su questo blog segnalo spesso cose che altrove non vengono segnalate un motivo c'è.
Quindi, riformulando la domanda: se un fumettista, o magari un illustratore, italiano si sente portato per i contenuti LGBT, o magari esclusivamente per quelli gay o omoerotici, ha modo di percorrere strade alternative a quelle tradizionali?
Per rispondere a questa domanda oggi volevo aggiornarvi sulla situazione di un paio di autori di cui avevo già parlato in passato, e che si erano lanciati sulla piattaforma Patreon. Il primo è il parigino Alex Bronnings, in arte Albron (CLICCATE QUI), che proprio domani inaugurerà una mostra personale alla libreria Les Mots à la bouche di Parigi, in 6 rue Sainte Croix de la Bretonnerie (CLICCATE QUI)... Qui sotto lo vedete allegro e felice mentre mostra il poster dell'evento, che raffigura uno dei suoi bei maschioni in 3D...
Se volete vedere la mostra dal vivo, e non potete essere presenti al vernissage di domani, avete tempo fino al 29 maggio. In ogni caso oggi torno sul simpatico Albron perchè l'ultima volta che ve ne avevo parlato, e cioè un paio di anni fa, il suo Patreon gli garantiva un'entrata mensile di 2650 dollari (più o meno 2400 euro), mentre adesso dal suo profilo si evince che è arrivato a quota 3915 dollari, e cioè la bellezza di oltre 3200 euro al mese... Che gli arrivano grazie all'apprezzamento dimostrato nei confronti dei suoi maschi sexy e muscolosi, realizzati in uno stile moderno e cartoonoesco...
A quanto pare, quando arriverà a quota 4000 dollari al mese, inizierà a pensare a dei filmati animati con i suoi personaggi... E a quel punto non mi stupirebbe se inaugurasse una nuova nicchia di mercato. In ogni caso l'aumento delle sue entrate negli ultimi due anni dimostra fondamentalmente che questo tipo di soggetto, se promosso adeguatamente e presentato considerando la sensibilità del suo target di pubblico, può garantire sonni tranquilli a chi ha il talento necesario per valorizzarlo al meglio.
E questo nonostante la crisi dell'editoria tradizionale e una buona dose di miopia generalizzata... Soprattutto nei confronti delle nuove tendenze e delle nuove strategie per interagire col pubblico. E il caso di Albron non è nemmeno così isolato. Qualche anno fa vi avevo segnalato il grande exploit su Patreon di Alex Woolfson e dei suoi fumetti a base di supereroi gay (CLICCATE QUI). All'epoca Patreon gli garantiva un'entrata mensile di 3450 dollari (circa 3000 euro)... Mentre adesso è arrivato alla bella cifra di 7012 dollari (e cioè quasi 6000 euro)... Certo ci deve pagare anche chi disegna e colora le storie che scrive, ma si tratta comunque di una somma di tutto rispetto (e che peraltro era l'obbiettivo massimo che si era prefissato su Patreon). Qui sotto lo vedete, comprensibilmente sereno, assieme a uno dei suoi disegnatori di riferimento, Adam DeKraker...
Da notare che, anche se i suoi introiti sono aumentati, le sue storie sono ancora fruibili in modalità totalmente gratuita... Anche se effettivamente con il nuovo arco narrativo LEGENDARY l'autore ha iniziato a proporre contenuti più espliciti, consentendo la visione delle tavole non censurate solo su Patreon... E comunque anche nella versione censurata è specificato che si tratta di una storia NSFW (Not Suitable/Safe For Work, e cioè rischiosa da vedere sul posto di lavoro). Personalmente lo trovo un buon segno :-)
Detto ciò è anche vero che qualcuno potrebbe pensare che, considerando questi due esempi, certi riscontri sono possibili solo se una persona parte da un contesto più aperto rispetto, ad esempio, a quello italiano. In realtà non è proprio così. Nel senso che Patreon ci dimostra che internet può operare in maniera assolutamente sovranazionale. Fra chi sta beneficiando di Patreon, infatti, c'è anche il giovane artista venezuelano Suiton00 (CLICCATE QUI per il suo Patreon), che a 25 anni afferma orgogliosamente che grazie a Patreon le illustrazioni erotiche gay sono diventate un lavoro a tempo pieno... Anche perchè attualmente gli fanno arrivare 2538 dollari al mese, e cioè oltre 2000 euro, che convertiti in valuta venezuelana sono oltre 24.000 Bolivar...
E considerando la situazione economica venezuelana attuale (CLICCATE QUI) sono davvero un mucchio di soldi... Soldi che comunque sono stati guadagnati molto onestamente, attraverso la realizzazione di illustrazioni, fumetti e fan art che in Venezuela nessuno pubblicherebbe mai... Anche perchè presumo che anche l'editoria locale sia alquanto devastata per via della congiunzione politica ed economica...
Tutto questo per dire che, forse, il futuro per chi vuole dedicarsi alla nobile arte del fumetto e dell'illustrazione gay non è poi così cupo come potrebbe sembrare a prima vista... Anche se è bene precisare che - come accade sempre quando si tratta di autoproduzioni - anche in questo caso non basta avere talento, ma bisogna anche essere in grado di promuoversi adeguatamente e di saper cogliere le aspirazioni del pubblico. Tant'è che, giusto per fare un esempio, i risultati ottenuti su Patreon dallo spagnolo David Cantero (CLICCATE QUI), che pure è un nome molto conosciuto da diversi anni, non sono poi così entusiasmanti. Al momento, infatti, la piattaforma gli garantisce un'entrata di 383 dollari (circa 320 euro). Sempre meglio di niente, però è un risultato su cui varrebbe la pena riflettere, soprattutto se lo si paragona agli altri che ho segnalato oggi...
Morale della favola: a distanza di qualche anno internet può ancora permettere alla nicchia di mercato LGBT, o perlomeno a quella gay, di preservarsi... Riuscendo anche a garantire un reddito più che dignitoso agli autori che sanno sfruttare al meglio questo mezzo. E questo nonostante la crisi dell'editoria tradizionale e la concorrenza della pornografia a costo zero.
E questo è sicuramente positivo, se non altro per gli autori. Ovviamente se l'editoria propriamente detta non riesce a tenere il passo, o a valorizzare il loro potenziale in altri contesti, a questo punto non è più un problema loro.
Alla prossima.
1 commento:
Piccola nota a margine.
Nella pagina odierna di TYP di Alex Woolfson compare un demone che fa più o meno la stessa cosa che aveva fatto un "tuo" demone qualche anno fa, nelle gloriose pagine di Robin Hoog...
Che nostalgia!
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