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lunedì 19 ottobre 2009

MA GUARDA UN PO'...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Parlare di cinema di genere riferendosi alle tematiche gay suona ancora un po' strano perchè si dà per scontato che la tematica "gay" sia un genere di per sè. In effetti, però, l'orientamento sessuale dei protagonisti e il fatto che vengano affrontate situazioni ad esso associate, non dovrebbe costituire un "tema" in sè stesso, altrimenti oltre ad esserci un cinema a tema "gay" bisognerebbe definire anche un cinema a tema "etero", e ovviamente questa definizione non esiste. Per questo se la tematica gay viene mixata con generi cinematografici che generalmente non hanno nulla che fare con sentimenti e sessualità non dovrebbe esserci niente di strano. Almeno in teoria, perchè io per primo rimango un po' perplesso quando vedo che ci sono film gay "di genere". In particolare rimango sorpreso quando vedo film gay erotici "di genere", e rimango anche un po' turbato vedendo che il genere che in assoluto va per la maggiore è l'horror. Intendiamoci: non parlo di video porno nudi e crudi a tema horror (che pure vengono prodotti con una frequenza crescente), ma di film erotici molto spinti, che magari vengono presentati nei festival del cinema indipendente o nei festival dedicati all'horror. Tra l'altro nei suddetti film partecipano sempre più spesso attori hard di fama, dando al fenomeno una dimensione decisamente difficile da definire. Da queste parti vi avevo già parlato del film ricco di effetti speciali tratto dal fumetto erotico DEMONIC SEX...
Tuttavia sono molti altri i film in lavorazione (o appena ultimati) che trasformano attori hard decisamente popolari in attori di film di genere horror. Ad esempio un irriconoscibile Brent Corrigan ha recitato nel film "IN THE CLOSET" di Jody Wheeler, sfoggiando un look decisamente inquietante e funzionale al suo ruolo di esca per le forze del male...
Mentre una dozzina di attori hard di prima grandezza, tra cui il nostro compatriota Francesco D'Macho, ha dato il suo contributo all'imminente film L.A. ZOMBIES di Bruce LaBruce, che si preannuncia come uno dei film a tema gay più splatter mai prodotti... Principale star di questa produzione dovrebbe essere il porn performer Francois Sagat in versione zombie vampiro...
E tutto questo mentre il canale gay via cavo HERE! ha fatto partire una nuova stagione (la terza, che avrà un numero di episodi superiore a quello delle due serie precedenti) del suo serial "THE LAIR" a base di vampiri gay, nel quale - tanto per cambiare - hanno ruoli fissi anche pornoattori come Johnny Hazzard e Colton Ford (nel ruolo del commissario di polizia della città in cui si svolgono le vicende del serial)...
E come se tutto ciò non bastasse questa moda sta iniziando a influenzare anche i servizi fotografici delle riviste specializzate come UNZIPPED... Segno evidente che non si tratta di un fenomeno circoscritto a pochi casi isolati, ma di una vera e propria tendenza dell'immaginario gay degli ultimi tempi... Brrr... Ma una volta la parola "gay" non voleva dire anche "allegro"? Il fatto che ultimamente l'horror stia avendo tanto successo presso il pubblico gay ha qualche sottointeso psicologico? Certo realizzare horror è più economico che realizzare fantascienza e fantasy (a livelli decenti), ma ricondurre tutto a un fattore economico sarebbe un po' riduttivo, non trovate? Forse questa passione per esprimere l'identità gay attraverso l'horror deriva un po' dalla voglia di esorcizzare il carico le paure e gli stress degli omosessuali moderni... In fondo zombies, vampiri e diavoli vari possono essere un'interessante metafora delle insicurezze e dei timori che i gay di oggi si portano dentro, e il fatto che nei suddetti film compaiono sempre e solo attori belli e strabelli, se non veri e propri sex symbol del porno, non deve essere proprio casuale... Forse perchè il sesso e la paura rappresentano l'essenza dell'identità dei gay di oggi? Chissà...

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9 commenti:

spandex ha detto...

Caro valeriano, secondo me le cose non sono così nere come la tua riflessione lascia trasparire, e si riduce davvero a una questione di soldi (e di talento, visto che i pornoattori non saprebbero certo reggere ruoli brillanti). Le produzioni "maggiori" di Heretv -quelle che in USA vanno anche nei cinema- rimangono infatti per lo più commedie. Ad esse si affiancoano le produzioni destinate alla sola messa in onda televisiva tra le quali spicca un programma di comici gay, e la serie Dante's Cove dove elementi magici sono ben equilibrati con quelli sentimentali. The Lair è quindi solo un tasssello di un puzzle dove tutti i generi trovano espressione in chiave gay, e questo mi sembra tutto tranne che negativo.

Wally Rainbow ha detto...

Sono stato frainteso! Non volevo dire che c'è qualcosa di negativo in questo fenomeno, solo che mi lascia perplesso il fatto che l'immaginario (anche erotico) degli omosessuali moderni sembra tendere a tematiche horror... Nelle tendenze cinematografiche si possono trovare sembre dei sottointesi molto interessanti e delle metafore illuminanti, quindi mi chiedevo qual'era il nesso fra questa tendenza all'horror e la psicologia omosessuale di oggi...

spandex ha detto...

Caro vale, certo che quando ti incaponisci su qualcosa... no, non sei stato frainteso, non ho mai pensato parlassi del fenomeno descritto nel tuo post in termini negativi. E' il fenomeno in sè che non riesco a vedere! Gli horror gay sono una parte infintesimale delle produzioni gay, e quando ci sono sono dovute al fatto che molte "star" del porno possono per lo più grugnire. Poi è ovvio che se ci vogliamo ricamare sopra le possibilità di riflessione sono tante, ma allora forse è meglio andare in altre direzioni. Per esempio, visto che molti considerano l'horror come un "equivalente" del porno questo può valere anche per l'horror gay, e allora possiamo considerare come nel caso del prodotto per gay la distanza venga colmata mettendo direttamente le star dell'hard in queste produzioni. Ma anche qui forse dipende più che altro dal fatto che se uno fa un horror "etero" mira prevalemntemente il pubblico teen, mentre per l'equivalente gay sembra esserci solo il pubblico maggiorenne.

Wally Rainbow ha detto...

Boh! Magari sbaglio... Ma a me sembra che negli ultimi tempi la novità sia rappresentata proprio dalla tematica gay in chiave horror... Che poi sia dovuta al fatto che le star del porno non sanno recitare ci sta... Anche se ci sono anche altri generi in cui si possono fare parlare poco... Quindi non so...

loran ha detto...

Bisogna considerare anche che la maggior parte delle produzioni è americana, e il genere horror in America è molto diffuso e seguito ed anche le pellicole con costi modesti riescono a far guadagnare bene produttori e attori, forse sarà un espediente per fronteggiare la crisi del cinema porno dovuta ad internet.

Luca ha detto...

Non ci trovo niente di strano. I gay non sono una "categoria" ma un insieme di individui, e come tali hanno tantissimi gusti: c'è a chi piacciono i film romantici, a chi i film d'azione, eccetera, e come in tutto il mondo c'è a chi piacciono i film horror/zombie/vampiri ecc.

I produttori cinematografici e televisivi piano piano stanno scoprendo questo mercato, hanno capito che è fruttifero, e stanno mettendo su lavori per questo target, come appunto degli horror con tematiche gay (anche se parlando di The Lair ho letto che è decisamente più trash che horror)

Secondo me a volte cerchi di trovare il senso profondo delle cose dove non c'è ^^

Wally Rainbow ha detto...

Il punto non è che c'è ANCHE il genere gay horror, ma che questo genere sta prendendo più piede di altri... Sarò cocciuto e mi ostinerò a cercare il senso dove non c'è, però mi riservo di esprimere la mia opinione almeno sul mio blog (^__^)... Vedremo se col tempo questa tendenza all'horror verrà confermata o se ho solo preso un abbaglio :-)

loran ha detto...

Speriamo solo che non sia una mossa subdola di associare l'omosessualità al male.

Wally Rainbow ha detto...

Naaaa... Non penso proprio. Secondo me è solo voglia di esorcizzare la paura...