Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi mi sento ottimista, quindi inizierò questo post parlandovi di premi. Cominciamo dai premi assegnati dall'associazione americana Publishing Triangle, che dal 1988 si propone di promuovere le pubblicazioni a tematica LGBT. Premesso che non finisco mai di stupirmi della varietà delle associazioni LGBT americane, di come - occupandosi ciascuna di un proprio ambito - non entrano mai in conflitto, e di come le associazioni italiane siano lontane anni luce da questa filosofia, mi fa molto piacere dovervi informare che quest'anno il premio Bill Whitehead Award for Lifetime Achievement è andato ad Alison Betchdel per il suo fumetto autobiografico "Are You My Mother?"...
Sarà il primo di una lunga serie di premi? Anche questo verrà nominato fra i migliori libri dell'anno dalla rivista TIME come avvenne con FUN HOME? Staremo a vedere, e staremo a vedere se la Rizzoli lo pubblicherà in italiano come ha già fatto con altri bestsellers dell'autrice. Nel frattempo, però, mi fa piacere segnalarvi che i ragazzi di RENBOOKS, che vi ricordo essere la prima casa editrice di fumetti LGBT in Italia, sono arrivati terzi all'ultima edizione di INCREDIBOL, un progetto del Comune di Bologna che mette in palio una serie di agevolazioni per le nuove realtà imprenditoriali più meritevoli e creative della città...Ebbravi anche a loro! Evidentemente questo dimostra che il coraggio, la determinazione e la competenza possono essere premiate persino in Italia... E persino quando ci sono di mezzo tematiche LGBT. Certo, Bologna è un po' una città a parte, ma forse questo dovrebbe essere considerato di buon auspicio. Detto ciò volevo utilizzare il post di oggi per parlare di un argomento che ultimamente ho un po' trascurato, ovvero i fumetti gay autoprodotti e indipendenti, che di recente hanno snocciolato delle cose anche interessanti... E visto che in Italia non ne parla davvero nessuno è mio dovere colmare questa lacuna. Da che parte inizio? Magari da Junkyard, la miniserie horror fantascientifica scritta da P.K. Eiselt e disegnata da Zachary Enea...
In un futuro non troppo lontano sulla terra si doffonde una specie di teccno vorus, che trasforma i contagiati in mostruosità meccaniche che mi sembrano tanto un incrocio fra il film giapponese degli anni '80 "Tetsuo l'uomo di ferro" di Tsukamoto e "LA COSA" di Carpenter, con la differenza che in questa miniserie i protagonisti sono due ragazzini che trovano il tempo di amarsi nonostante la situazione drammatica che li circonda: Jason e Bobby. Insieme ai loro amici cercano di scampare agli effetti devastanti del virus, tentando di imparare a controllarlo e magari cercando un modo per non mandare a rotoli le loro giovani vite...
Originale, vero? Personalmente lo vedrei bene anche come soggetto per un film. Passando dalla fantascienza alla vita di tutti i giorni, oggi vado a segnalarvi anche la pubblicazione della prima raccolta del bellissimo fumetto online di E.K. Weaver, e cioè The Less Than Epic Adventures of TJ And Amal... Per chi non ne avesse mai sentito parlare si tratta della storia di due ragazzi gay, dal carattere e dal passato molto diverso, che per i casi della vita si ritrovano a viaggiare insieme... Senza meta e alla ricerca del senso della loro vita...
Un soggetto interessante, non trovate? E i disegni sono più evocativi e coinvolgenti di quanto accade di solito nell'ambito delle autoproduzioni. Se siete curiosi di leggere il fumetto online potete CLICCARE QUI... Se siete romantici vi farà piacere sapere che la loro amicizia sembra destinata a diventare qualcosa di più giorno dopo giorno. Staremo a vedere cosa accadrà, quel che è certo è che l'idea di mettere assieme una ragazzo che fugge da un matrimonio combinato e un fricchettone misterioso per un viaggio coast to coast negli U.S.A. è decisamente intrigante...
Magari quando e se saranno pubblicati tutti e tre i volumi previsti qualche editore italiano, magari specializzato in fumetti LGBT, potrebbe farci un pensierino... Anche perchè nel frattempo qualche produttore indipendente potrebbe pensare di trasformarlo in un bel film gay a basso costo. Anche in questo caso staremo a vedere. Quel che è certo è che molto difficilmente vedremo un film tratto dall'ultimo fumetto eroticomico realizzato da un illustratore di culto e che - tanto per cambiare - è del tutto inedito in Italia: il canadese Maurice Vellekop... Che ha voluto dedicare un fumetto allo strampalatissimo mondo erotico di Gloria Badcock...
Chi è Gloria Badcock? E un'imprenditrice che, per qualche motivo, finisce per essere coinvolta in avventure erotiche che si svolgono in vari periodi storici, e che spesso e volentieri comprendono anche situazioni omosessuali. Così, col suo tratto elegante e ironico, questo autore si diverte a rappresentare le situazioni più assurde e scabrose, dimostrando che si può ancora realizzare erotismo a fumetti intelligente e inclusivo per tutti (soprattutto se l'autore del fumetto è gay)...
Considerando che in Italia gli spazi per il fumetto erotico intelligente sono praticamente finiti è molto improbabile che vedremo questa storia tradotta nella nostra lingua, ed è un peccato. Così come sarà molto difficile che nella nostra lingua verrà tradotta la nuova serie regolare dedicata all'ipotetica e totalmente immaginaria vita gay di due cantanti rock realmente esistenti (e che peraltro non sono gay): Henry Rollins and Glenn Danzig...
Devo ammettere che ancora non ho capito il senso di questo fumetto, ma immagino che il bello di un fumetto indipendente e autoprodotto sia anche nel fatto che non necessariamente deve avere un senso compiuto. In ogni caso cimplimenti al collettivo fumettistico IGLOO TORNADO per il coraggio... E complimenti anche ai due cantanti rock, che non li hanno ancora querelati. Comunque, siccome questo è il BLOG che cerca di dirvi tutto quello che gli altri non vi dicono, oggi voglio segnalarvi anche qualche fumetto indipendente che non arriva dagli USA... Come ad esempio THE RAFT, che raccoglie alcuni fumetti online del fumettista svedese Ragnar Brynjúlfsson...
Ebbene sì... A quanto pare anche nel freddo nord ci sono degli autori che si vogliono cimentare con storie brevi a tema gay... E se volete saperne di più sui fumetti di Ragnar Brynjúlfsson vi basta CLICCARE QUI... Non so cosa ne pensate voi, ma trovo che l'idea che in tutto il mondo ci siano persone che realizzano fumetti a tema gay sia molto confortante... Anche se in effetti non realizzano sempre dei capolavori. Ad esempio: la tanto pubblicizzata serie a base di supereroi gay realizzata dall'inglese Martin Eden è arrivata al sesto numero, e ancora non riesco a farmi una ragione del suo stile di disegno...
Siccome la mia opinione su questo autore ha già scatenato delle polemiche in passato mi fermo qui e passo ad animare un altro genere di polemica, che però riguarda un fumetto italiano. Infatti oggi devo tornare a parlarvi di MYTICO, la collana di fumetti a tema mitologico allegata al Corriere della Sera. Infatti il numero della scorsa settimana era dedicato ad Ercole (o Eracle, come lo chiamavano i greci), e non ha mancato di regalarci una nuova e inverosimile perla...
Infatti, ad un certo punto, si accenna alla lotta fra Eracle e il gigante Anteo, un episodio mitologico ben conosciuto anche attraverso l'arte classica e quella rinascimentale; tuttavia in questo caso gli autori del fumetto che - lo ricordiamo - si rivolgono a un pubblico preadolescenziale, hanno pensato bene di raffigurare Ercole e Anteo mentre lottano indossando... Dei fantastici shorts aderenti da palestra!
Devo essere sincero: immaginavo che difficilmente Ercole sarebbe stato mostrato senza veli, o anche solo con i glutei scoperti, però gli shorts elasticizzati hanno sorpreso persino me... Avrei capito un drappo o una toga... Ma gli shorts superano ogni immaginazione, e - se ancora ce ne fosse bisogno - mettono in luce il clima sessuofobico della nostra nazione. Un clima decisamente paradossale se si considera che le statue di Ercole e Anteo che lottano completamente nudi si trovano anche a Palazzo Vecchio e a Palazzo Pitti...
Vogliamo dire che è una scena omoerotica? Che andava disegnata cercando di renderla più asessuata possibile? Personalmente non approvo, ma entro certi limiti posso giustificarlo. Quello che mi lascia molto perplesso, però, è proprio la scelta di trasformare Ercole e Anteo in due lottatori di wrestling per evitare qualsiasi associazione di idee col mondo greco e le sue implicazioni. Una vera e propria rimozione del problema alla radice per non correre rischi di alcun tipo.Una cosa che, devo ammettere, nel suo eccesso di pudore risulta persino irritante. Tantopiù che in questo modo si stravolge il senso della mitologia classica ad uso e consumo del bigottismo imperante. Una cosa di cui non si sentiva certo la mancanza.
Se non altro questo mi spingerà ad acquistare anche gli altri fumetti della collana... Se non altro per vedere fino a che punto si spingerà l'eccesso di pudore degli autori.
Alla prossima.
2 commenti:
I pantaloncini di lycra sono imbarazzanti ma davvero tanto, considerando che la serie dovrebbe essere "storicamente corretta"... tra l'altro c'erano così tanti altri modi per rappresentare la scena senza mostrare chissà cosa, hanno scelto proprio il peggiore!
La scena è puro combattimento e questo lo sanno tutti quelli che hanno letto il mito... I pantaloncini sono solo il frutto del fatto che la nostra cultura non è quella greca e concepiamo la nudità in altro modo. Quindi mi sembra sciocco lamentarsene dato che questa serie è principalmente rivolta ai bambini ed evidentemente non è storicamente precisa (sic... già parlare così quando si parla di miti...) Anche i "Greci" del 1200 a.C.sono vestiti come Greci dell'XIII-XII sec perché nell'immaginario comune i Greci sono così. Quindi perchè lamentarsi di un fumetto per bambini che non ha l'intento di essere storicamente esatto come se ci fossero dappertutto cospirazioni omofobe. Poi chiunque abbia un po' di nozioni base sulla mitologia sa che Eracle preferiva le donne.... è poi se lottando devi sollevare uno da terra è inevitabile finire in quella posa...
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