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martedì 1 ottobre 2013

MERAVIGLIE, PANINI E TOPOLINI

Ciao a tutti, come va?
Forse sarà giunta anche a voi la notizia che è stato ufficializzato il passaggio dei diritti dei personaggi Disney in Italia alla Panini, per un periodo di sei anni (per ora). Se siete lettori di questo BLOG e avete buona memoria vi ricorderete che mesi e mesi fa avevo accennato ad un'aria di cambiamento per la Disney in Italia dovuta a motivi di forza maggiore, e a quanto pare i miei informatori avevano visto giusto. Ora bisognerà vedere se, come mi hanno detto, questo è solo il primo passo di un piano ben più ampio che si dovrebbe concretizzare - complice la svalutazione del mattone nel nostro paese - in una maniera maniera decisamente più tangibile.
Non aggiungo altro.
Comunque, tornando alle questioni più prettamente editoriali, a partire da ottobre Topolino e tutti i periodici Disney Italia (nonchè 22 dipendenti che hanno anche fatto sciopero per paura di un trasferimento da Milano a Modena) passeranno sotto il nume tutelare della Panini, ed è già pronta una copertina di Topolino che fa il verso alle confezioni delle figurine dei calciatori.
Siccome siamo in Italia, nazione ben nota per le sue trattative sottobanco e per la tendenza a non spiegare mai fino in fondo quello che succede, non mi ha stupito più di tanto il fatto che il comunicato stampa ufficiale mettesse nero su bianco questa cosa senza spiegarne bene le ragioni. E la cosa divertente è che anche i siti italiani che parlano di fumetti non hanno approfondito granchè la questione, anche se in effetti la domanda nasce spontanea... E in effetti la risposta si può intuire leggendo la parte finale del commento dell'amministratore delegato di Panini, Aldo H. Sallustro:

E’ con grande soddisfazione che accogliamo Topolino e le testate Disney all’interno delle attività editoriali Panini. Da sempre Panini è in prima linea per divertire, intrattenere e anche educare i ragazzi di tutte le età, ed è motivo di orgoglio poter continuare a farlo attraverso periodici che già sono nelle storia dell’editoria e della cultura di questo paese, e continueranno a esserlo negli anni a venire grazie all’impegno nostro e di tutta la nostra squadra, Questa acquisizione consolida il nostro ruolo di editore leader in Italia nel publishing per ragazzi, e rende ancora più saldi i rapporti con Disney, di cui siamo licenziatari esclusivi per le figurine da decenni, e con cui siamo già in relazione nel settore publishing grazie alle licenze Marvel e Star Wars”.

Breve riassunto per i non addetti ai lavori: negli anni '90 la Marvel comprò la Panini (che all'epoca era famosa più che altro per le figurine), per avere un unico editore che curasse le sue pubblicazioni in Italia e in buona parte d'Europa (ma anche in Brasile e da qualche altra parte). Poi la Marvel entrò in un periodo un po' difficile, poco prima che i film sui supereroi diventassero di moda, rischiando la bancarotta, e così rivendette la Panini ad una finanziaria italiana che faceva capo alla Merloni (quelli delle cucine, che detengono anche altri marchi molto noti, come Indesit). La Panini, però, rimase in ottimi rapporti con mamma Marvel, e rimase di fatto la sua filiale europea (e non solo), mantenendo la sua redazione e la sua autonomia decisionale. Nel frattempo, però, la branca italiana della Disney (la Disney Italia) arrancava con sempre maggior fatica, e nonostante qualche buona intuizione era penalizzata pesantemente da una gestione fallimentare e da scelte che non sapevano incontrare i gusti del pubblico. Recentemente la multinazionale Disney ha acquisito la Marvel e il brand di Star Wars, e ha già iniziato a coordinare il tutto con i prodotti Disney veri e propri. Siccome alla Disney (americana) non sono scemi, ora che hanno avuto la possibilità di confrontare i dati di Panini e Disney Italia (visto che ora entrambe fanno capo a loro) devono aver fatto bene i loro conti, anche alla luce del fatto che nei prossimi anni sarebbe stato necessario ottimizzare al massimo la sinergia fra i suoi vari marchi e i prodotti correlati...
E a quel punto, probabilmente, la Disney Italia diventava più che altro una scocciatura. Oltretutto la Panini, in Italia, aveva appena acquistato un'altra testata che iniziava a piangere lacrime di sangue, lo storico settimanale per adolescenti CIOÉ, e sarebbe stato veramente stupido non sfruttare al massimo anche il potenziale di questa acquisizione. Probabilmente alla Disney Italia sono caduti dalle nuvole, ma forse avrebbero dovuto pensarci prima di fare tutta una serie di errori molto grossolani, dovuti per lo più alla loro incapacità di stare al passo coi tempi.
Evidentemente, se a tutt'oggi capita di leggere storie italiane in cui Topolino e Minnie vanno in vacanza e dormono in camere separate, c'è qualcosa che non funziona a monte... Soprattutto se nel frattempo la Disney concede il suo marchio per prodotti come quello che vedete qui sotto...
Comunque se parlo di tutta questa storia su questo BLOG è perchè, col passaggio della Disney alla Panini forse - e dico forse - qualcosa potrebbe sbloccarsi anche dal punto di vista LGBT. Non tanto nei prodotti classici,  quanto in quelli sperimentali come le W.I.T.C.H. e/o eventuali nuove testate da proporre nei prossimi 6 anni. A quanto pare alla Panini hanno convocato diversi nuovi sceneggiatori per preparare il rilancio di Topolino e delle altre testate, e forse - e dico forse - si potrebbe anche rimettere in discussione tutto l'approccio alla questione LGBT... Soprattutto considerando che ormai è un punto imprescindibile della Marvel e delle estensioni dell'universo di Star Wars.
E soprattutto considerando che i vertici della Panini sono gestiti da persone che tutto sono fuorchè omofobe... Anzi...
Staremo a vedere.

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