Ciao a tutti, come va?
La segnalazione che vi faccio oggi forse non sarà epocale, ma sicuramente contribuirà a farvi iniziare la settimana con una nota di ottimismo. Se vi piacciono i manga saprete che il termine giapponese per indicare i fumettisti è "mangaka". Da quando i manga sono sbarcati in Italia hanno ispirato tantissimi giovani con la passione per il disegno, che di fatto sono partiti subito con l'idea di diventare mangaka, col sogno segreto di andare a lavorare - o perlomeno a imparare - in Giappone, magari diventando assistenti di qualche mangaka vero e proprio. Al di là del problema della lingua, però, diventare mangaka non è affatto semplice, perchè il mercato giapponese ha determinate tradizioni ed esigenze produttive, e davvero pochi sono in grado di soddisfarle tutte. Qualche italiano, comunque, è riuscito nell'intento, e gli aspiranti mangaka italiani che si ingegnano per andare a bottega presso qualche autore giapponese famoso sono sempre di più... Scoprendo spesso che in Giappone, a differenza che in Italia, valori come l'umiltà e l'impegno sono ancora al primo posto. Uno di questi giovani italiani speranzosi si chiama Davide Sarti (la sua pagina su DEVIANTART la trovate CLICCANDO QUI), e anche se ha solo una ventina d'anni da qualche mese si trova in Giappone per seguire il suo sogno...
Perchè parlo di Davide Sarti qui?
Perchè, siccome siamo nel 2014, da qualche settimana ha deciso di mettere sul suo canale youtube le sue riflessioni e le sue esperienze da assistente mangaka. Ovviamente questo non basta per essere citati nel BLOG italiano che mette in evidenza quello che gli altri trascurano (^__^), e infatti ve lo segnalo perchè nel suo ultimo video ha raccontato di quanto può essere stressante fare l'assistente mangaka, dei suoi inevitabili momenti di crollo psicologico e del fatto che, grazie al cielo, poteva contare sugli scambi di messaggi con il suo fidanzato...
Ora: nella cosa, di per sè, non c'è niente di straordinario. La cosa bella, però, è che in questo video di youtube ne parla con una naturalezza che - purtroppo - è ancora abbastanza rara dalle nostre parti, soprattutto quando si piazzano certe dichiarazioni in contesti in cui non ce ne sarebbe alcuna necessità. Il mondo del fumetto italiano, in particolare, da questo punto di vista sta attraversando una fase molto particolare. Nel senso che se da una parte diversi fumettisti LGBT si stanno emancipando (molto pochi, per la verità), in buona parte dei casi lo fanno molto parzialmente, e tirano fuori l'argomento il meno possibile...
C'è da dire che l'ambito manga è messo leggermente meglio di altri, perchè si appoggia comunque a modelli culturali diversi da quelli tipici occidentali, ma non significa che in questi contesti TUTTI i gay siano felici ed emancipati...
L'esempio di Davide Sarti, per fortuna, ci dimostra che essere gay fa parte della vita di una persona esattamente come la sua passione per il fumetto, e che se non si vive una vita a scompartimenti stagni le due cose inevitabilente finiscono per sovrapporsi.
Caro Davide Sarti, non ci conosciamo, ma penso che anche se sei andato in Giappone per imparare, con questo video hai dimostrato che sei tu ad avere molte cose da insegnare a tanti fumettisti avviati che non confesserebbero di essere gay nemmeno sotto tortura... E questo vale sia per quelli italiani che per quelli giapponesi.
Continua così.
2 commenti:
Salve!!! :D
Mi sento onorato di aver ricevuto un post simile! Grazie infinite!!
Ho seguito i tuoi fumetti, come Robin Hoog e apprezzo molto il tuo lavoro, quindi ricambio appieno la stima!! :D
Spero di poterti incontrare un giorno! Magari teniamoci in contatto!
Davide
Felice di averti onorato :-)
Posta un commento