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sabato 21 ottobre 2017

ORSETTI CARINI

Ciao a tutti, come va?

Sono passati diversi anni da quando qualcuno tentò di lanciare un bambolotto (ora si direbbe action figure) anatomicamente corretto e munito di accessori che strizzasse l'occhio al pubblico gay. L'ultimo investimento davvero importante in questo senso risale addirittura alla seconda metà degli anni Novanta (una breve storia dei tentativi in questo senso la trovate CLICCANDO QUI), con la linea Billy... Tuttavia era evidente dall'inizio che lo sguardo da triglia del bambolotto Billy e la scarsa cura dei dettagli (soprattutto in rapporto al prezzo), nonchè il fatto che giocasse su una serie di stereotipi gay che già allora iniziavano ad essere superati, avrebbe segnato il suo destino... Spedendolo direttamnte nell'Olimpo del trash senza passare per il successo economico su cui puntavano i suoi produttori...

Probabilmente Billy fu importante soprattutto perchè iniziò a dimostrare che il pubblico omosessuale non era più così malmesso, e bisognoso di materiale "dedicato", da spendere sempre e comunque i suoi soldi per qualsiasi cosa fosse dichiaratamente "gay", anche a discapito della qualità e della cura con cui veniva realizzato. E questa tendenza divenne sempre più evidente nel decennio successivo, facendo anche delle vittime illustri, per poi affermarsi in maniera pià decisa in questi ultimi anni. Grazie soprattutto a internet, che sicuramente ha contribuito a creare una nicchia di mercato gay sempre più selettiva, informata, consapevole ed esigente. E questo, probabilmente, è stato un bene.

A distanza di circa vent'anni da allora, quindi, qualcosa è cambiato anche nel modo con cui tutto il sottobosco di nerd e otaku gay si pone nei confronti delle action figure. Anche perchè, in effetti, negli anni Novanta ancora non si poteva parlare di una nicchia di mercato per nerd e otaku gay appassionati di action figure, mentre adesso sì. E probabilmente questo è anche quello che ha pensato il francese Patrick Grange quando ha dato il via al progetto Tossa Tossa, ovvero un'action figure muscle bear da collezione, che strizza l'occhio ai manga e che inizia ad essere disponibile proprio in questi giorni (anche se lo aveva presentato oltre un anno fa, tramite una raccolta fondi su Kickstarter)...

Questa prima versione base può muovere solo le braccia e la testa e ha i vestiti rimovibili (scarponcini compresi, grazie ad una tecnica abbastanza innovativa). Siccome so che siete molto attenti ai particolari qui sotto vi faccio vedere come si presenta senza accessori. Prego notare la raffinatezza della scultura (ha persino le dita dei piedi separate)...



Forse avrete notato anche voi che sulla testa ha due orecchie da orsetto, che servono a dargli un aspetto più "kawaii" (irresistibilmente adorabile), richiamando l'estetica tipica di un certo tipo ti manga... Personalmente sul design non ho niente da dire: l'unica cosa che forse poteva essere studiata meglio era la dimensione delle pupille, visto che facendole un po' più grosse lo sguardo avrebbe avuto una connotazione meno ferina (dovuta anche al colore giallo dell'iride)...

Ad ogni modo la versione base costa 119 euro, ma è disponibile anche una versione DE LUXE con testa di ricambio e pigiamino (a 179 euro, ma se si prendono entrambe le versioni si pagano solo 279 euro). Se l'articolo vi interessa potete fare il vostro ordine tramite il sito ufficiale che trovate CLICCANDO QUI.


Al momento pare che siano allo studio nuovi accessori (tra cui vari tipi di pene, visto che il pene di Tossa Tossa è intercambiabile come la testa), un altro personaggio (che però avrà le orecchie feline, e che promette molto bene), e persino una versione "chibi" (piccolosa) di Tossa Tossa... Anche se presumo che tutti gi sviluppi futuri dipenderanno dall'accoglienza ricevuta dalle prime due proposte messe in commercio questo mese...


Per la cronaca: Tossa Tossa è stato ideato in Francia, ma è realizzato fisicamente da una ditta specializzata in Cina, che si occupa anche del packaging, e quindi presumo che buona parte del costo del bambolotto sia dovuto anche alle spese di trasporto, ai dazi doganali e a tutto il resto.

Morale della favola: adesso è ancora un po' presto per sapere se Tossa Tossa avrà maggior successo rispetto ai suoi predecessori, ma ma sensazione è che questa operazione parta da presupposti diversi e si rivolga a una nicchia di pubblico (quella dei gay appassionati di manga e immaginario pop) che già esiste ed è già abituata a spendere una discreta quantità di denaro in prodotti di questo tipo... Quindi sarà molto interessante monitorare il tutto per vedere quali saranno gli eventuali sviluppi... E se magari arriveranno anche dei prodotti collaterali come fumetti o altro.

Staremo a vedere.

Alla prossima.

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