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venerdì 26 gennaio 2018

CANDIDATURE RAPPRESENTATIVE

Ciao a tutti, come va?

Sarà forse per l'interesse generale suscitato dalle quattro nomination all'Oscar del film Chiamami col tuo nome, che - vi ricordo - è basato su di un romanzo a tematica gay ed è stato girato da un regista italiano dalle parti di Crema (anche se il romanzo era ambientato a Bordighera), ma stranamente ho notato che quest'anno anche sui siti italiani si è data una certa visibilità anche alle nominations per i premi GLAAD... E cioè i premi assegnati dall'omonima associazione che, negli USA, si impegna per promuovere la rappresentazione non pregiudizievole della comunità LGBT nei media. E infatti Chiamami col tuo nome è candidato anche a questo premio, nella sezione miglior film a grande distribuzione.

A questo blog, però, i premi GLAAD interessano particolarmente per due categorie, quella dei fumetti mainstream e quella delle serie per bambini e famiglie, e cioè la grande novità di quest'anno... Visto che finalmente in questo tipo di produzioni iniziano a comparire con una certa regolarità anche personaggi e tematiche LGBT.

La cosa interessante, secondo me, è che col tempo nella categoria dei fumetti hanno trovato spazio sempre più titoli (quando ho iniziato a parlarne su questo blog, anni fa, erano al massimo quattro o cinque), e quest'anno siamo arrivati a quota dieci. Per la precisione di parla di:

America, by Gabby Rivera, Joe Quinones, Ming Doyle, Stacey Lee, Ramon Villalobos,
Walden Wong, Jen Bartel, Annie Wu, Aud Koch, Flaviano, Joe Rivera, Paolo Rivera, José Villarrubia, Jordan Gibson, Tamra Bonvillain, Brittany Peer, Rachelle Rosenberg, Travis Lanham
(Marvel Comics)

The Backstagers, by James Tynion IV, Rian Sygh, Walter Baiamonte, Jim Campbell
(BOOM! Studios)

Batwoman, by Marguerite Bennett, James Tynion IV, Steve Epting, Jeromy N. Cox, Stephanie Hans, Renato Arlem, Adriano Honorato Lucas, Fernando Blanco, John Rauch, Deron Bennett
(DC Comics)

Black Panther: World of Wakanda, by Roxane Gay, Ta-Nehisi Coates, Yona Harvey, Rembert Browne, Alitha E. Martinez, Manny Mederos, Joe Bennett, Afua Richardson, Roberto Poggi, Tamra Bonvillain, Rachelle Rosenberg, Virtual Calligraphy, Joe Sabino
(Marvel Comics)

Deadman: Dark Mansion of Forbidden Love, by Sarah Vaughn, Lan Medina, Phillip Hester, José Villarrubia, Janice Chiang
(DC Comics)

Goldie Vance, by Hope Larson, Jackie Ball, Brittney Williams, Noah Hayes, Sarah Stern, Jim Campbell
(BOOM! Studios)

Iceman, by Sina Grace, Alessandro Vitti, Ibraim Roberson, Edgar Salazar, Edgar E. Tadeo, Robert Gill, Rachelle Rosenberg, Joe Sabino
(Marvel Comics)

Lumberjanes, by Kat Leyh, Shannon Watters, Carolyn Nowak, Ayme Sotuyo, Maarta Laiho, Aubrey Aiese
(BOOM! Studios)

Quantum Teens are Go, by Magdalene Visaggio, Eryk Donovan, Claudia Aguirre, Zakk Saam
(Black Mask Comics)

The Woods, by James Tynion IV, Michael Dialynas, Ed Dukeshire
(BOOM! Studios)

La casa editrice BOOM! Studios, che quest'anno ha il primato in fatto di candidature, ha voluto esprimere la sua gratitudine con le parole di Filip Sablik (foto sotto), il responsabile marketing della casa editrice, che tra l'altro aveva organizzato proprio assieme alla GLAAD una conferenza alla New York ComiCon dello scorso ottobre, dal titolo "Il futuro è LGBTQ"... E questo se non altro dimostra che dalle parti della BOOM! Studios ci tengono sul serio.

La DC Comics, dal canto suo, lo stesso giorno in cui la GLAAD rendeva pubbliche le sue nomination ha deciso di rendere disponibile sul suo canale ufficiale di youtube la conferenza sul tema dell'inclusione delle tematiche LGBT nell'universo DC. Conferenza che aveva organizzato lo scorso 13 dicembre a Washington D.C. in occasione del lancio televisivo di The Ray, la sua prima serie animata con un protagonista dichiaratamente gay. Per completezza la rendo disponibile anche qui sotto.

Il titolo completo della conferenza era The Pride of DC: The Art of LGBTQ Inclusion, giusto per mettere le cose in chiaro, e ha visto la partecipazione di diversi nomi di rilievo, sia a livello di fumetti che di serie televisive: il produttore Greg Berlanti, l'attore Russell Tovey, Marguerite Bennett (sceneggiatrice di Batwoman e DC Comics Bombshells), Mark Russell (scrittore di Exit Stage Left: The Snagglepuss Chronicles), Steve Orlando (scrittore di Midnighter and Apollo) e Vita Ayala (scrittrice di Suicide Squad Most Wanted)...
Considerando che fino a pochi anni fa questa casa editrice era considerata uno storico baluardo del tradizionalismo - e dei valori conservatori - nel fumetto americano direi che di passi avanti ne sono stati fatti parecchi, e non stupisce che tanti lettori storici stiano animando un discreto dibattito sul web al riguardo. D'altra parte è indubbio che questi temi stiano facendo avvicinare tanti lettori nuovi, e non è un dato da sottovalutare, soprattutto in questo periodo. Anche perchè la MARVEL cerca di avere lo stesso successo della DC in questo frangente, ma mancando di una strategia altrettanto studiata non riesce a sortire lo stesso effetto.

Ad ogni modo, parlando della nuova categoria dei GLAAD AWARDS (quella riservata ai programmi per bambini e famiglie), i candidati di quest'anno sono:

Andi Mack
 
Danger & Eggs
 Dottoressa Peluche (Doc McStuffins)

A casa dei Loud (The Loud House)
 
Forse non è da sottovalutare il fatto che, in questo caso, su cinque serie in nomination ce ne siano ben quattro che vengono regolarmente proposte anche in Italia. Disgraziatamente io non le seguo tutte in italiano, quindi non posso garantire che le puntate prettamente a tematica arrivino anche in Italia senza tagli o adattamenti strambi. Però, perlomeno nel caso di Steven Universe (che seguo), ho notato che anche se in italiano vengono tagliate o adattate in maniera un po' invasiva alcune battute o alcune scene che non  vengono ritenute adatte alla sensibilità dei bambini italiani (anche se in alcuni casi mi sembra assurdo), questo non avviene quando di mezzo ci sono tematiche LGBT... Però probabilmente dipende molto anche dalla politica del canale che le trasmette e che le fa doppiare per primo.

Quindi se qualcuno di voi ha avuto modo di vedere la puntata della Dottoressa Peluche con la famiglia di bambole lesbiche, o quella di A casa dei Loud in cui si presentano i genitori gay del migliore amico del protagonista (o quella in cui sua sorella si prende una cotta per una compagna), magari me lo confermi... Così mi toglie il dubbio.
 
Ad ogni modo direi che l'evoluzione dei premi GLAAD è abbastanza rappresentativa di una situazione che, per fortuna, continua a migliorare. Perlomeno negli USA (CLICCATE QUI per avere l'elenco di tutte le nomination). Fare paragoni con quanto viene prodotto in Italia, a livello di fumetti e serie TV "per tutti" direi che sarebbe alquanto insensato (e anche un po' masochista), quindi per oggi passo oltre.

Alla prossima.

2 commenti:

Orlando Furioso ha detto...

Steven Universe lo adoro, ma da qualche tempo non lo trovo più (in chiaro), non so se hanno cambiato orario di programmazione o se è in pausa (guardiamo la tv solo ed esclusivamente ad ora di cena); per quanto riguarda A Casa dei Loud (deliziosa serie!) ti confermo che la puntata dei due papà è stata regolarmente trasmessa in italiano, credo senza tagli e in orario "protetto".
Visto che non commento mai - ma non mi perdo uno solo dei tuoi post! - ne approfitto per farti nuovamente gli stra-mega-complimenti per il Blog ;)

Anonimo ha detto...

Penso che le serie create da BOOM! Studios siano in assoluto le migliori. I personaggi gay sono presentanti senza bisogno di far diventare la loro omosessualità una questione di stato, e l'omofobia viene attaccata senza bisogno di ricorrere a prediche noiose, ma sempre (vedi The Woods riguardo ai ragazzi trans) con brevi scambi di battute che non appesantiscono la storia. Ma il punto è che le storie della BOOM non sono moderne solo dal punto di vista delle tematiche gay, è tutta l'impostazione ad essere al passo coi tempi, come The Backstagers, che prende un ambiente come il teatro, ma scegliendo come eroi i ragazzi che lavorano dietro le quinte evita le solita tiritera alla Glee/High School musical e riesce a dare sfogo alla fantasia con sorprese inaspettate.