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giovedì 29 novembre 2018

SVECCHIAMENTI FUNZIONALI...

Ciao a tutti, come va?

Dopo un paio di settimane di assenza mi tocca fare coming out: è da poco più di un annetto che faccio parte di un'associazione che si chiama Il Grande Colibrì (e l'ho scoperta anche perchè - per fortuna - ha una sezione dedicata ai fumetti). É un'associazione che si occupa delle minoranze (religiose, etniche e di altro tipo) che si sovrappongono a quella LGBT. Quindi - fra le altre cose - si occupa di aiutare i richiedenti asilo LGBT che arrivano in Italia per sfuggire da quei paesi in cui sarebbero condannati alla prigione o alla morte. Non è una cosa semplice, soprattutto in questo periodo, ma ho questo difetto di essere idealista e probabilmente era inevitabile che proprio io mi ficcassi in una situazione del genere. E direi che va bene così.

Il fatto è che la cosa è stata abbastanza gestibile fino a quando, a sorpresa, il progetto che stavo portando avanti nella mia città, e con cui avevo partecipato ad un bando dell'UNHCR (l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati), ha vinto un finanziamento per potenziare le sue attività da ottobre a dicembre, e questa cosa mi ha assorbito più del previsto, soprattutto nella fase di avviamento. Quindi, considerando che anche questo blog è portato avanti a titolo di volontariato, e dato che le giornate hanno sempre la stessa durata (a prescindere da come le si occupa), per un poco sono sparito dalla circolazione (anche se non avrei voluto).

So che tutto questo non c'entra con gli argomenti di questo blog, ma era giusto per chiarire che se sono stato un po' assente (persino in occasione della dipartita di Stan Lee) non è stato per pigrizia.

Detto questo, visto che il progetto è stato avviato, posso riprendere a curare il blog che porto avanti da oltre dieci anni, cercando di recuperare e commentare anche le novità più interessanti che ho trascurato nelle ultime settimane.

Vediamo un po'.... Da dove posso riprendere il filo? Magari da qualche spunto che arriva dalla situazione italiana? Mhhh...

Se, come si è visto anche a Lucca Comics & Games 2018, c'è tutto un mondo del fumetto "parallelo" a quello più noto e diffuso in cui la voglia di rinnovarsi e sperimentare, con nuove idee e spunti interessanti non mancano (e non solo a livello di tematiche LGBT), bisogna prendere atto che - disgraziatamente - l'offerta dei fumetti italiani a più ampia diffusione continua a percorrere binari autoreferenziali che molto difficilmente contribuiranno alla ripresa di un settore in perenne crisi... E sempre meno in grado di agganciare nuovo pubblico (in particolare fra le giovani generazioni).

Chi, ad esempio, sperava in una rivoluzione copernicana di Topolino dopo i cambi in redazione, purtroppo deve ancora vedersela con tutta una serie di trovate che difficilmente possono definirsi accattivanti. La prossima settimana, ad esempio, sulla copertina campeggerà la versione paperizzata di Piero Angela (e cioè Peter Quarky), perchè qualcuno - pare - ha pensato che per festeggiare i 90 anni di Topolino fosse una trovata simpatica farlo affiancare da un giornalista televisivo suo coetaneo...

Niente di personale contro Piero Angela, che peraltro è un personaggio televisivo di spessore e uno stimabilissimo divulgatore scientifico, però bisogna essere obbiettivi: a livello di marketing questa è una trovata  tutt'altro che geniale. Perchè, in un momento in cui sarebbe importantissimo attualizzare e rinnovare il Topolino italiano, vista anche la situazione che ha portato al licenziamento di Valentina De Poli (CLICCATE QUI), di sicuro mettere al centro dell'attenzione un personaggio televisivo di novant'anni in giacca e cravatta (peraltro sforzandosi di presentarlo come dinamico e giovanile) non farà impennare le vendite e non svecchierà la reputazione di Topolino, per dirla con un eufemismo.

Questa storia speciale era stata annunciata già a settembre (CLICCATE QUI), quindi era stata sicuramente concordata prima del siluramento della direttrice, però è anche vero che adesso avrebbe potuto essere dirottata su uno speciale a parte, magari dedicato alla scienza. Anche perchè se si volesse davvero "ricucire" il rapporto con i giovani lettori e lettrici, bisognerebbe considerare che quasi sicuramente NON conoscono nemmeno Piero Angela (visto che da diversi anni conduce SuperQuark solo nel cuore delle serate estive), ma in compenso sanno riconoscere un'operazione di "marketting" quando ne vedono una.

A meno che, ovviamente, l'intento non fosse tanto quello di valorizzare Topolino, ma di fare pubblicità a Piero Angela nella speranza di un suo rilancio presso il pubblico dei giovanissimi... A che scopo non saprei proprio dirlo, a parte - forse - quello di adempiere a qualche oscuro obbligo contrattuale con la RAI, di cui probabilmente nessuno di noi conoscerà mai i dettagli.

Quindi, per intenderci, mentre sul Topolino italiano abbiamo Piero Angela (classe 1928) sulla copertina de Le Journal de Mickey (il "Topolino" francese) di questa settimana abbiamo l'annuncio di un'intervista esclusiva al rapper francese Soprano (classe 1979)... Senza nessun paperinizzamento, ovviamente...

E all'interno dello stesso numero è presente un poster del cantante Kendji Girac (classe 1996), che - per chi non lo conoscesse - è il tizio che vedete nella foto sotto... Un cantante che oltretutto è stato eletto il cantante più sexy del 2014 dalla rivista gay francese Têtu (quando di anni ne aveva solo 18!)...

Da notare che Kendji Girac è di origini gitane, mentre Soprano arriva dalle Isole Comore. Ovviamente non entro nel merito delle scelte editoriali del Topolino italiano, però penso che i colleghi francesi abbiano le idee più chiare su quello che dovrebbe essere il taglio di una rivista che punta davvero a coinvolgere un pubblico giovane e trasversale (perlomeno dal punto di vista del genere e dell'etnia).

Comunque, a parziale consolazione di Topolino, bisogna dire che un alone di polverosa vetustà - o perlomeno di evidente anacronismo - aleggia su buona parte del fumetto italiano che arriva in edicola oggi... Anche quando tenta di "ringiovanirsi" in occasione di un anniversario speciale. Infatti i 90 anni di Topolino coincidono con i 70 anni di Tex, e con il battesimo della sua nuova collana, dedicata alle sue imprese giovanili... Che teoricamente dovrebbero colmare i buchi narrativi presenti nelle prime storie del personaggio.

E anche in questo caso sembra proprio che, com'era prevedibile, l'intenzione sia soprattutto quella di spremere il pubblico storico, nonostante una maggiore spigliatezza grafica e un formato diverso da quello più classico. Anche perchè, come è stato fatto notare da più parti, l'idea di proporre 64 pagine di TEX a 3,20 euro, sembra nata soprattutto per rimpinguare le casse della casa editrice, che negli ultimi anni sono state ampiamente svuotate da una serie di proposte fallimentari... Puntando su quella parte (ormai minoritaria) di lettori che può ancora permettersi di aggiungere questa pubblicazione al suo carrello della spesa senza badare troppo al rapporto fra prezzo e quantità di pagine. E probabilmente anche il già annunciato rilancio di Zagor, previsto per il prossimo anno, andrà in questa direzione.

Si può preparare un piatto diverso rimescolando sempre gli stessi ingredienti?

Chissà...

E la sensazione di trovarsi di fronte ad una serie di operazioni ormai fuori tempo massimo, perlomeno rispetto alle esigenze di quello che potrebbe essere il nuovo pubblico potenziale, sembra coinvolgere anche Dylan Dog, che in occasione della (nuova) "saga della meteora" che dovrebbe rimettere in discussione il suo status quo cercherà di ingolosire il pubblico con un esclusivo... Set di Tarocchi...

Ora: a Dylan Dog erano già stati dedicati set di Tarocchi in passato, anche se non erano mai stati allegati alla serie... Però parliamo degli anni Novanta, quando al volgere del millennio c'era un interesse generalizzato verso l'esoterico e il paranormale... Che, purtroppo, adesso non fa più tendenza, e sicuramente chi non è rimasto fermo agli anni Novanta ha avuto modo di accorgersene.

Quindi l'idea che la raccolta di un set di Tarocchi esclusivo "a puntate" possa avere per Dylan Dog lo stesso impatto che - ad esempio - avevano una volta i gadget estivi di Topolino, finendo addirittura per fidelizzare un nuovo pubblico (o per richiamare quello vecchio) in occasione della "saga della meteora" è abbastanza ingenua... E a parità di investimento avrebbe potuto avere più senso proporre in allegato una storia a fascicoli (che si sviluppava parallelamente agli eventi raccontati negli albi?), magari da inserire in un'apposita copertina/raccoglitore...

Ma, ovviamente, chi di dovere avrà fatto le sue valutazioni, se ha preferito puntare su un mazzo di Tarocchi, giusto? Così come avrà fatto le sue valutazioni chi ha pensato di provare - per l'ennesima volta - a rilanciare Martin Mystère, attraverso un nuovo crossover con Dylan Dog... Sperando magari di dirottare qualche lettore dell'indagatore dell'Incubo sulla sempre più asfittica collana dedicata al Detective dell'Impossibile.

E, guardacaso, la stessa operazione di salvataggio viene tentata in contemporanea su MORGAN LOST... Altra testata che, stando ai soliti bene informati, sta rantolando ormai da diverso tempo... Forse dietro a tutte questo operazioni c'è anche un tentativo di dirottare i lettori di Morgan Lost e Martyn Mistère verso Dylan Dog - in occasione del rilancio che dovrebbe avvenire grazie questa fantomatica "saga della meteora" - col proposito di non perderli in vista di una (probabile) imminente chiusura delle due serie? Chissà...

Certo è che puntare su queste strategie, invece che su di un effettivo rinnovamento dei contenuti (e magari degli autori), non è esattamente quello di cui avrebbe bisogno il fumetto italiano in generale per riprendere un po' fiato... E la sensazione è che chi dovrebbe studiare le migliori strategie per risollevare la situazione abbia un po' perso il contatto con la realtà, o magari abbia una conoscenza un po' superficiale di certe strategie promozionali/narrative... Che d'altra parte non fanno propriamente parte del background di questa casa editrice...

E infatti ha stupito un po' tutti l'annuncio di una prossima collaborazione della Bonelli con la DC COMICS per la realizzazione di storie speciali in cui i personaggi Bonelli si confronteranno direttamente con i supereroi della casa editrice americana... Una notizia talmente assurda che sembrerebbe presa pari pari da un sito di fake news, ma che invece è proprio ufficiale...

Siccome siamo in Italia tutti si sono concentrati sulla notizia e sul primo, improbabile, confronto fra Zagor e Flash che dovrebbe inaugurare l'iniziativa e che si dovrebbe palesare fra il 2019 e il 2020... E nessuno ha analizzato la questione da un punto di vista più prettamente logico. Magari chiedendosi chi ha chiesto cosa a chi, e perchè.

Sicuramente la DC Comics non si è fatta avanti con la Bonelli, perchè i suoi fumetti negli USA non li conosce praticamente nessuno, quindi è probabile che sia avvenuto il contrario... Ma non necessariamente  per chiedere un crossover a fumetti con i supereroi DC Comics, che in Italia vendono molto poco anche con il supporto dei serial televisivi prodotti negli ultimi anni.

Che i fumetti DC Comics in Italia vendono poco alla Bonelli lo sapranno di certo (anche perchè lo sanno davvero tutti), quindi non penso proprio che abbiano chiesto alla DC Comics la possibilità di utilizzare i suoi personaggi nella speranza di accaparrarsi il pubblico giovanile che segue l'Arrowerse in TV...

Molto più probabilmente questi crossover sono un esperimento suggerito dalla DC Comics alla Bonelli, dopo che questa si è fatta avanti con qualche sussidiaria del gruppo Warner per cercare qualcuno con cui realizzare delle coproduzioni ispirate ai suoi fumetti. Neanche tanto tempo fa la casa editrice aveva annunciato l'avviamento di una qualche partnership internazionale (CLICCATE QUI), anche se nessuno sapeva con chi... E questa potrebbe essere la risposta.

Anche perchè per il 2019 è atteso anche il lancio globale della piattaforma streaming della Warner, con un investimento che - stando alle dichiarazioni di John Stankey, attuale CEO della società (che vedete sotto) - non sarebbe inferiore a quello di Netflix (che nel 2018 ha investito circa otto miliardi di dollari nelle sue produzioni)... Pertando non è da escludere che con questa fiumana di denaro a disposizione sia possibile stanziare qualcosa anche per delle proposte "sperimentali", come una miniserie TV dedicata a Zagor o a Tex...

E d'altra parte può anche essere che alla Warner stiano valutando l'idea di cercare un altro partner italiano per la pubblicazione dei propri fumetti, visto che la RW Lion sembra sempre più in difficoltà... E forse hanno adocchiato la Bonelli e stanno valutando l'idea di un possibile "universo narrativo espanso" che possa collegare le reciproche pubblicazioni in qualche modo.

Se questa teoria è corretta alla Warner, dove NON conoscono le criticità dei personaggi Bonelli, qualcuno deve aver valutato il fatto che (caso strano per le produzioni a fumetti di oggi) la casa editrice vende molto bene in Italia e che ha dei personaggi relativamente noti in alcune nazioni che rappresentano un bacino interessante anche nell'ambito delle piattaforme streaming (come ad esempio il Brasile). E d'altra parte buona parte dei personaggi Bonelli nemmeno richiederebbe grandi investimenti in fatto di effetti speciali e post produzione. Però, prima di fare un investimento serio la DC Comics potrebbe avere proposto di andare per gradi... Magari partendo da un confronto diretto dei personaggi DC Comics con quelli Bonelli, per verificare quale potrebbe essere il loro appeal sul pubblico americano (e internazionale).

Ovviamente questa è solo un'ipotesi, ma al momento mi sembra l'unica spiegazione plausibile.

In che misura i due editori gestiranno l'operazione proprio non saprei dirlo, ma qualcosa mi dice che - alla luce del fatto che si tratta di due universi narrativi fondamentalmente incompatibili (che oltretutto si rivolgono a lettori con un background molto diverso), o i personaggi Bonelli verranno modificati in qualche modo o non si arriverà da nessuna parte.  E se questo dovrà avvenire nei fumetti, a maggior ragione dovrà accadere in eventuali produzioni televisive. Basti pensare ai risvolti da teen drama e alle quote LGBT che sono presenti nei serial TV - anche supereroistici - che stanno spopolando da qualche anno a questa parte...

E, se proprio la Warner/DC Comics ha deciso di puntare  sulla  versione live di Batwoman (che, per i pochi che ancora non lo sapessero, è una supereroina notoriamente lesbica), qualcosa vorrà pur dire...

Certo, se tutto questo fosse vero, anche le operazioni di svecchiamento di Tex e Zagor (e il precedente passaggio al formato comic book di MORGAN LOST) andrebbero lette in un'ottica completamente diversa... Forse sono state studiate per rendere i personaggi più appetibili e "comprensibili" per eventuali co-produzioni televisive con la Warner o chi per lei? Dopotutto se dalla Bonelli si fossero presentati agli americani con il classico brossurato all'italiana, e senza nemmeno un remake delle origini dei propri personaggi più longevi (ormai datatissime), non sarebbero risultati molto credibili...

Chissà...

D'altra parte, se in un ipotetico futuro arrivassero produzioni televisive con i personaggi Bonelli in versione riveduta e corretta, a quel punto anche i fumetti dovrebbero adeguarsi per non rischiare di perdere il treno... E lo scenario che si profilerebbe potrebbe essere alquanto interessante... Visto che gli sceneggiatori Bonelli attuali - soprattutto quelli di una certa età - difficilmente saprebbero stare al passo con quelli che SICURAMENTE la Warner sceglierebbe per le sue produzioni televisive su Zagor o Nathan Never... Soprattutto se ci mettessero lo zampino dei produttori come Greg Berlanti, giusto per citarne uno. Quindi si innescherebbe una reazione a catena che forse rilancerebbe il brand  Bonelli, ma inevitabilmente finirebbe per mandare in pensione generazioni di collaboratori in un colpo solo. Anche perchè, se le suddette produzioni andassero particolarmente bene, la Warner potrebbe anche COMPRARE la Bonelli per poter gestire direttamente i suoi personaggi. I fondi non le mancherebbero. E a quel punto cosa potrebbe succedere?

Ovviamente per ora queste sono tutte supposizioni, e solo il tempo ci dirà se ho preso un abbaglio oppure no. L'unica cosa certa è che, effettivamente, passeggiando per le edicole si ha sempre più spesso la sensazione di essere in una realtà parallela e fuori dal tempo, perlomeno dal punto di vista dei fumetti, e dubito che un semplice restyling possa fare la differenza...

L'altro giorno stavo tornando a casa in autobus, nell'orario in cui i liceali tornano a casa da scuola, e dietro di me c'erano due ragazzine... Parlavano dei loro primi amori e del fatto che praticamente tutti gli amici che avevano in comune erano gay. A un certo punto è entrato nella discussione il ragazzotto che stava seduto dietro di loro, che era a sua volta gay, e si sono messi tutti a parlare di come è importante provarci con i ragazzi con cui si vorrebbe uscire, anche a costo si beccarsi un rifiuto... E di quanto sono idioti i ragazzi che escono tutti i giorni con una ragazza diversa.

Quando andavo al liceo io tutti leggevano Dylan Dog, ma i ragazzini che l'altro giorno stavano dietro di me sull'autobus mi davano l'idea di non averne mai letto un numero. E forse non è nemmeno tanto difficile intuire il perchè.

Alla prossima.

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