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giovedì 30 giugno 2011

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Devo ammettere che ci sono delle volte in cui dare certe notizie mi infastidisce in modo particolare, e sarei tentato di non darle per non fare la figura di quello che mette il sale sulla ferita... Però se non ne parlassi sarebbe peggio. Quindi eccomi qui a segnalarvi che sabato scorso, mentre a New York si festeggiava per l'approvazione dei matrimoni gay (e in Italia si riprendeva fiato dopo gli ultimi Gay Pride), sul canale digitale RAI MOVIE veniva trasmesso "I segreti di Brockeback Mountain" di Ang Lee... E nonostante sia stato piazzato in seconda serata è stato trasmesso per l'ennesima volta in versione censurata! Niente baci e niente sesso, insomma...
Ovviamente hanno ricevuto una caterva di lettere di protesta (e a RAI MOVIE hanno ammesso che non se ne aspettavano così tante), e si sono giustificati dicendo che hanno avuto una semplice svista... Poichè in RAI circolano due versioni: una censurata e una integrale. Ora: al di là del fatto che in RAI - se avessero un po' di buonsenso - non dovrebbe circolare nessuna versione "censurata", soprattutto dopo che la sua prima trasmissione su RAIDUE suscitò polemiche a non finire (e ne parlarono perfino nei telegiornali stranieri), in molti sono portati a credere che non sia trattato proprio di una svista. Soprattutto considerando che il film veniva trasmesso in una giornata molto particolare, e che magari a qualcuno che stava ai vertici dell'azienda avrebbe potuto dare fastidio una trasmissione integrale del film, visto che avrebbe potuto passare per una presa di posizione troppo netta a favore dei diritti gay. Dov'è la verità? Quel che è certo è che in Italia circola una versione censurata del film, e già da questo ognuno può trarre le sue conclusioni.
Comunque, visto che siamo in tema di cinema, volevo segnalarvi anche alcune notizie che arrivano da Hollywood e dintorni e che potrebbero interessarvi. Intanto, giusto per restare in tema di Brockeback Mountain, volevo confermarvi che un altro degli attori che hanno lavorato in quel film andrà ad arricchire il cast dei nuovi film di Batman (dopo il compianto Heath Ledger nel ruolo di Joker). Infatti nel prossimo film del Cavaliere Oscuro l'attrice Anne Hathaway (foto sotto) interpreterà la felina Catwoman.
Tecnicamente è la prima volta che un'attrice tanto amata dal pubblico gay (anche per il suo ruolo ne Il Diavolo veste Prada e per le sue dichiarazioni gay friendly, nonchè per aver abbandonato la religione cattolica in segno di solidarietà nei confronti di un fratello gay dichiarato) viene scelta per interpretare il ruolo di Catwoman. In effetti in passato ci sono state delle attrici che hanno intepretato Catwoman e che sono diventate icone gay, ma solo DOPO avere intepretato il personaggio nei telefim di Batman degli anni '60. Ovviamente parlo di Julie Newmar (che negli anni '90 diede persino il titolo al film gay A Wong Foo... Grazie di tutto! Julie Newmar) e Eartha Kitt (che era anche una cantante e che negli anni '80 spopolò nelle disco gay coi suoi brani "miagolati"). Quello, però, succedeva proprio perchè il serial di Batman era gay friendly per definizione, e chi ci passava diventava un'icona gay quasi automaticamente. Con Anne Hathaway il discorso sembra diametralmente opposto, e la sensazione è che si voglia dare un tocco "gay friendly" alla pellicola utilizzando proprio questa attrice. Il che, in effetti, dimostra che i tempi cambiano e che fuori dall'Italia essere gay friendly non è affatto un problema... Tutt'altro. In ogni caso non basta ammiccare in maniera superficiale al pubblico gay per avere successo. Infatti sembra proprio che il film su Green Lantern con il bel Ryan Reynolds si stia rivelando un notevole flop, confermando che le trasposizioni live dei supereroi DC COMICS (Batman escluso) non sembrano destinate ad incontrare i favori del pubblico...
Non avendo ancora visto il film non posso esprimere giudizi, ma posso comunque azzardare qualche spiegazione. La prima cosa che mi viene in mente è che, in generale, i supereroi della DC COMICS partono sfavoriti per almeno una ragione: non sono umani, e quando lo sono non sono esseri umani nella media. Se i supereroi della MARVEL sono persone abbastanza comuni (e con tanti problemi) che diventano supereroi per caso o per uno scherzo del destino, i personaggi storici della DC COMICS o sono esseri superiori che si "travestono" da esseri umani, o sono "prescelti" per le loro doti non comuni. Lo stesso Hal Jordan viene scelto da un alieno morente come suo successore al titolo di Green Lantern, in quanto rappresenta l'unico terrestre con le doti necessarie per esserlo... Come dire che anche se non fosse stato un supereroe sarebbe stato comunque "super". Ovviamente il pubblico non si identifica tanto facilmente in un personaggio del genere, men che meno il pubblico gay che non conosce bene il personaggio... Inoltre il fatto che Green Lantern sia stato un'icona gay per il fumetto degli anni '50, '60 e '70, quando bastavano allusioni e sottointesi (come l'uso del colore verde, noto per essere gradito ad Oscar Wilde) per ottenere questo titolo, al giorno d'oggi non si può pensare che le cose funzionino allo stesso modo... Non quando la questione gay nei fumetti di supereroi viene affrontata in maniera esplicita, o perlomeno attraverso metafore che fanno sentire il pubblico gay vicino a personaggi come gli X-Men, ad esempio. E infatti Green Lantern ha incassato 18.300.000 di dollari nella seconda settimana di programmazione (crollando del 65% rispetto alla prima), mentre il prequel degli X-Men nella quarta settimana ha guadagnato ancora 6.600.000 di dollari nei soli Stati Uniti.
Sarà un caso? Forse no. D'altra parte il personaggio di Green Lantern rimane molto amato dai gay che hanno familiarità con la storia del fumetto, ma giust'appunto perchè ha un costume con diversi sottointesi (e che magari può anche risultare sexy per gli amanti dei costumi di supereroi) e non certo per la sua psicologia e le sue storie a fumetti, che di gay non hanno mai avuto granchè...
Quel che è certo è che per mobilitare il pubblico omosessuale non basta solo un attore piacente disposto a mettere in mostra il suo fisico scultoreo... Nemmeno se si chiama Ryan Reynolds e se è stato eletto uomo più sexy dell'anno per tre anni di fila...E a questo punto sarà davvero molto interessante verificare cosa accadrà se e quando Ryan Reynolds tornerà a vestire (o svestire), i panni di Deadpool... Il personaggio MARVEL che aveva già intepretato nel film dedicato a Wolverine. Il film è già entrato in fase di sviluppo con Tim Miller alla regia.Staremo a vedere. Intanto, visto che ho tirato in ballo Wolverine, forse vi farà piacere sapere che le riprese di Wolverine 2 dovrebbero iniziare ad ottobre e probabilmente il nuovo film arriverà nelle sale alla fine del 2012... Ovviamente interpretato da sua virilità Hugh Jackman...Nel frattempo è stato ufficializzato anche il sequel di Thor, anche se alla regia non ci sarà più Kenneth Branagh (che però resterà in qualità di produttore). Ovviamente nel ruolo principale è stato confermato quel gran bel figliolo di Chris Hemsworth...
Questa volta lo vedremo nel classico costume smanicato??? Speriamo... In ogni caso c'è un altro regista che ha scelto di passare la mano e di non dirigere il prequel di un film che lo ha reso celebre. Infatti Zack Snyder non dirigerà il film che narrerà le premesse di 300 e dei suoi spartani, anche se non è stato ancora ufficializzato il nome del suo sostituto. Nel frattempo si moltiplicano le anteprime del nuovo film dedicato a Conan il barbaro... Ed effettivamente le ultime immagini di Jason Momoa sembrerebbero dimostrare che (forse) potrebbe essere più adatto di quel che sembrava all'inizio...
Comunque, dopo aver parlato tanto di cinema, volevo condividere con voi una piccola riflessione che non ho potuto fare a meno di fare dopo aver visto le foto della commemorazione di Tom of Finland che si è tenuta a Los Angeles il 20 giugno, dove era stata anche preparata una scenografia in stile Tom of Finland per scattare delle foto ricordo...
Sfogliando le foto non ho potuto fare a meno di notare due cose che secondo me sono abbastanza interessanti. La prima è che sono state scattate all'aperto e in pieno giorno, la seconda è che l'età media degli intervenuti era abbastanza alta rispetto alla media a cui siamo abituati dalle nostre parti in fatto di eventi gay.
Quello che mi ha dato da pensare non è stata tanto la mancanza di giovani, anche perchè Tom Of Finland è stato un autore di culto soprattutto per i gay di qualche decennio fa, quando non c'era veramente nessun altro a dare forma all'immaginario erotico gay. E tuttosommato non mi ha stupito neanche il fatto che si trattasse di una manifestazione pomeridiana, visto che negli USA i gay escono fuori a tutte le ore del giorno e non solo con la complicità delle tenebre...
Quello che mi ha fatto riflettere di più è stato il fatto che, effettivamente, negli USA ci sono tante persone felicemente gay a quaranta, cinquanta e sessant'anni... Che non si fanno problemi a farsi fotografare in un evento che commemora Tom Of Finland in pieno giorno e magari in coppia...
Forse sbaglierò, ma la mia sensazione è che in Italia le persone gay over quaranta che vivono in maniera consapevole e serena la loro condizione, e che si sentono parte di una comunità al punto di commemorarne i personaggi più rappresentativi, siano davvero pochissimi. E questo potrebbe anche spiegare perchè dalle nostre parti tante cose si stanno muovendo con un ritardo di diversi decenni. Se negli Stati Uniti il risveglio delle coscienze è arrivato alla fine degli anni '60, da noi si è manifestato solo negli ultimi dieci anni, e penso che l'età media delle persone che partecipano ai Gay Pride italiani ne sia la dimostrazione più lampante...
Intendiamoci: questa non è una critica ai gay italiani over quaranta, che dopotutto hanno vissuto in un contesto repressivo, sessuofobico e fondamentalmente privo di stimoli. Certo nelle aree metropolitane e nei contesti più politicamente impegnati la situazione era leggermente diversa, ma alla fine dei conti si è sempre trattato di un fenomeno abbastanza marginale. Piuttosto la mia è una constatazione del fatto che, forse, dalle nostre parti la situazione non si è mai sbloccata anche perchè non abbiamo mai avuto dei riferimenti culturali come Tom Of Finland. Non so se avete notato che la gente che si è fatta fotografare alla commemorazione aveva gli stessi completini e gli stessi sorrisi sereni presenti dei disegni di Tom... Si tratta di un caso? Non credo proprio.
Certo, se negli USA ci sono state almeno tre o quattro generazioni di gay consapevoli che hanno contribuito a migliorare le cose non è stato merito solo dei disegni di Tom Of Finland, ma penso che sia innegabile il fatto che dei riferimenti culturali solidi e ben precisi, anche a livello di immaginario erotico, possono dare un contributo notevole... Soprattutto se si considera che i media ufficiali di solito sono gli ultimi ad aprire le porte a questo genere di cose.
L'arte omoerotica può quindi essere considerata un elemento importante per l'emancipazione omosessuale? Al pari dei movimenti polici e delle iniziative di altro tipo? Forse il mio è un parere di parte, ma penso proprio di sì, anche perchè non bisogna dimenticare che l'identità omosessuale si va a costruire proprio attorno ad un orientamento sessuale, e fare finta che erotismo e sessualità abbiano un peso relativo e secondario è abbastanza ipocrita.
Certo, c'è chi può vivere certe cose in maniera più riservata, ma penso di non dire niente di strano se affermo che quando l'immaginario omoerotico viene comunque legittimato e messo nero su bianco da un artista capace di rappresentarlo in maniera adeguata, tutta la comunità gay ne può trarre qualche beneficio psicologico, che magari può spingerla ad andare oltre e a cercare un equilibrio che vada anche oltre allo sfogo sessuale...
Tutto questo per dire che, forse, il fatto che negli USA i gay over 50 hanno dei rappresentanti come quello qui sotto non è esattamente un caso...
Così come, forse, non è un caso se i gay italiani over 50 sono rappresentati da personaggi come Platinette...
E forse questo è il vero motivo per cui, alla fine, Brockeback Mountain in TV può arrivare censurato, mentre Platinette viene presentata a tutte le ore del giorno e della notte. Brockeback Mountain, entro certi limiti, può emancipare e quindi fa paura, mentre Platinette - che è un omosessuale totalmente desessualizzato - è fondamentalmente castrante. Ovviamente la speranza è che le cose cambino, e in fretta, magari grazie anche all'arte omoerotica che con internet è sempre più accessibile anche in Italia... Comunque - a scanso di equivoci - alla commemorazione di Tom Of Finland c'erano anche tanti bei ragazzotti...
Ciao e alla prossima.

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