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martedì 7 giugno 2011

NEWS

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Anora una volta mi tocca ammettere che le iniziative per promuovere il fumetto gay sono talmente tante che, qualche volta, anche io non posso fare a meno di parlarne con un leggero ritardo. Infatti lo scorso sabato si è tenuta la quarta edizione di OSO ORO, l'annuale festa interculturale di arte e fumetto bear della città di New York, e purtroppo ne parlo solo ora a festa avvenuta...
Confidando nel vostro perdono, anche perchè se non altro io ne parlo mentre gli altri BLOG italiani lo hanno del tutto ignorato, volevo farvi notare alcune cose interessanti. La prima è che il tema di quest'anno era la lotta messicana, a riprova del fatto che è un'iniziativa davvero interculturale (l'anno scorso il tema erano gli idumenti intimi maschili dell'antico Giappone). La seconda è che tanti artisti hanno messo a disposizione i loro lavori per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto in Giappone, a riprova del fatto che i gay di New York non vivono fuori dal mondo. La terza è che anche questa manifestazione si è tenuta in pieno pomeriggio, a riprova del fatto che i gay sono creature che si possono ritrovare e divertire anche con la luce del sole...Sarebbe davvero tanto bello se anche in Italia si iniziasse a ragionare in questo modo. D'altra parte mi rendo conto che, se la cultura italiana in generale è ripiegata su se stessa da decenni, non si può certo pretendere che la cultura gay italiana proponga attività particolarmente innovative (o magari interculturali)... Anche perchè immagino che, in un contesto fondamentalmente eterosessista e maschilista come quello italiano, la cultura gay non si senta molto stimolata a cercare nuove strade per proporsi e affermarsi. E più passa il tempo, più mi rendo conto di quanto l'Italia sia rimasta indietro rispetto ad altre nazioni, come la Germania... L'edizione tedesca della rivista COSMOPOLITAN, ad esempio, non solo dedicherà il suo calendario 2012 a una serie di modelli maschili sexy e sorridenti, ma è talmente convinta di questa idea che ha diffuso le foto del calendario con sei mesi di anticipo! Qui sotto potete avere un assaggio...
Ovviamente l'edizione italiana di COSMOPOLITAN non ha in programma niente del genere, anche perchè da noi la stampa erotica maschile in edicola sembra morta e sepolta, sempre che sia mai nata sul serio. Nel circuito internazionale, invece, c'è tutto un mercato per il nudo maschile di qualità, anche per chi ama ancora le classiche riviste cartacee ed è disposto a spendere cifre asorbitanti per dei servizi fotografici esclusivi. Ad esempio c'è una rivista da collezione che ha una cadenza periodica annuale e che si chiama EY!, dedicata alle foto erotiche di modelli molto giovani. Ogni numero viene stampato in un numero di copie limitato e costa ben 60 euro. Considerando che le pagine sono solo 124 la cifra sembra davvero spropositata, però le copie vengono regolarmente esaurite... Forse anche perchè i modelli e le foto sono decisamente fuori dal comune? Nel numero di quest'anno, ad esempio, il fotografo Marcelo Krasil è riuscito a far posare senza veli anche il quotatissimo modello brasiliano Marlon Teixeira (che vedete in copertina).
E se pensate che si tratti della solita rivista pornografica, vi rendo noto che l'unico negozio italiano in cui è disponibile è l'Open Space che si trova in Corso Como 10 a Milano, che - per chi non lo conoscesse - è uno degli spazi commerciali più chic della città più modaiola d'Italia. Anche questo probabilmente significa qualcosa. E, a proposito di Italia arretrata, volevo farvi vedere - per l'ennesima volta - che cosa significa avere un circuito mediatico che funziona e che è in grado di fare rete per promuovere idee e progetti a tema gay. Come forse saprete il mensile gay più popolare in Francia si chiama Têtu e nonostante la diffusione capillare di internet vende ancora qualcosa come 40.000 copie al mese...
La cosa interessante è che gli amici di Têtu non hanno mai visto internet come un pericolo, ma come una naturale evoluzione dei mezzi di comunicazione. Così hanno investito da subito su un sito internet molto curato, che nel 2010 ha vinto persino il premio per il miglior sito francese legato ad un periodico, battendo concorrenti decisamente illustri. Nonostante i dati di vendita comunque buoni, la rivista passerà totalmente al formato digitale da settembre, perchè giustamente Têtu sa bene che bisogna essere sempre proiettati verso il futuro... Ed essere proiettati verso il futuro vuol dire anche lasciare spazio ai propri lettori, che nel sito di Têtu possono anche avere dei BLOG personali. Uno dei lettori che ha scelto questa strada è un aspirante fumettista di nome Dimitri Lan (e lo vedete nella foto sotto)...
Nel BLOG di Têtu ha iniziato a pubblicare le sue tavole, creandosi un nutrito seguito presso il pubblico giusto, così più recentemente ha realizzato un fumetto in stile manga dedicato ad un giovane gay che si confronta con la realtà omosessuale di oggi. Il fumetto in questione si chiama Josh, ed è pubblicato dall'associazione culturale Babylon Chronicles - che proprio con Josh ha voluto inaugurare le sue edizioni cartacee - e sta avendo un buon riscontro di pubblico. Soprattutto se si considera che la Francia ha già un offerta di fumetti a dir poco enorme.
La cosa secondo me interessante è che, una volta tanto, un fumetto disegnato in stile manga che parla di gay non cerca di imitare lo stile dei BOYS LOVE per ragazze o dei BARA MANGA per gay, proponendo una visione dell'omosessualità molto europea e realistica pur utilizzando la tipica tecnica narrativa dei manga giapponesi.
Forse non si tratterà di un capolavoro assoluto, ma di certo è un ottimo esempio di come può funzionare una comunità omosessuale davvero interconnessa e in grado di fare rete. Purtroppo dalle nostre parti c'è ancora una forte tendenza a fare tutto da soli, anche in ambito gay, senza guardarsi davvero attorno e lavorando sempre per compartimenti stagni. Così è altamente improbabile che in Italia un progetto come Josh possa prendere forma nello stesso modo e avere lo stesso tipo di riscontro...
E lo stesso discorso si può applicare per un altro giovane autore gay francese: il simpatico Jérômeuh (che potete vedere nella foto qui sotto, e che penso che sia uno dei pochi autori di fumetti gay ad avere una faccia più fumettosa della mia).
Lui è autodidatta e da quattro anni porta avanti un BLOG dove pubblica vignette ispirate agli episodi che capitano nella sua tranquilla vita di gay parigino, molto alla mano e senza tanti grilli per la testa. Eppure il suo BLOG ha avuto un successo incredibile, arrivando ad avere 10.000 visite al giorno! Siccome in Francia i grandi editori di fumetti sono "grandi" in tutti sensi, adesso la Delcourt ha deciso di raccogliere le sue vignette in un bel volume, dal titolo Petites Histoires viriles (Piccole storie virili). Siccome l'autore ha un po' la fissa per le barbe ha pensato bene di regalare una copia omaggio ai venti lettori che gli hanno spedito i loro migliori scatti muniti di barba. Anche queste sono visibili sul suo simpaticissimo BLOG VIRILE (CLICCATE QUI).

Ovviamente, siccome in Francia con i fumetti le cose si fanno per bene, anche se Jérômeuh è al suo primo libro ha già in programma diverse mostre personali e collettive, e non poteva mancare neanche l'interesse dei media nazionali. Infatti è stato anche intervistato in televisione e siccome questo è il BLOG che vi fa vedere tutto quello che gli altri BLOG italiani semplicemente ignorano, potete vederla anche voi CLICCANDO QUI (ovviamente è in francese). Non so perchè, ma qualcosa mi dice che in Italia tutto questo non sarebbe stato possibile... Ma se non altro possiamo sperare che qualche editore italiano voglia tradurre le deliziose vignette di Jérômeuh nella nostra lingua. Se però non potete fare a meno di averne già una copia fra le mani potete ordinarla direttamente tramite il link che vedete qui sotto, così intanto darete anche un piccolo contributo al sostegno questo BLOG...

E poi non dite che non vi voglio bene... Di buono c'è che, nonostante la desolante situazione italiana, le esperienze straniere dimostrano che le cose possono anche andare in modo diverso, e forse è solo questione di tempo prima che una ventata di modernità e buonsenso attraversi anche il nostro territorio.
Alla prossima.

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