Ciao a tutti e ciao a tutte, avete iniziato bene il nuovo anno?
Sperando che le profezie dei maya siano inesatte passo subito ad inugurare un nuovo anno assieme, portando alla vostra attenzione qualche notizia sfiziosa che riguarda una serie di personaggi che hanno a che fare con la comunità gay, i fumetti a tema LGBT e l'immaginario POP. Da chi cominciamo? Magari andiamo in ordine di anzianità e partiamo da Howard Cruse, vero e proprio capostipite del fumetto a tema gay (da non confondere con il fumetto omoerotico, che ha una storia a parte).
Purtroppo in Italia si è visto molto poco dei suoi lavori: la sua storica graphic novel "Figlio di un preservativo bucato", una storia breve pubblicata su Happy Boys e un estratto della sua storica serie Wendel pubblicato nell'antologia Happy Boys & Girls (che gli ha dedicato la copertina). Tranne la graphic novel sopracitata le altre cose sono arrivate in Italia grazie al sottoscritto, e quindi potete intuire che ho una grande opinione di Howard Cruse e del suo lavoro, e che mi spiace molto di non avere più editori con cui collaborare per poterlo portare in Italia. In ogni caso, mentre da noi non è proprio conosciutissimo, negli USA è giustamente considerato una piccola icona, e - siccome negli USA le cose non vanno come in Italia - la sua cittadina lo considera una celebrità e la TV locale gli ha dedicato un documentario che ripercorre la sua vita e la sua carriera... E secondo voi questo documentario può mancare nel BLOG che vi fa vedere tutto quello che gli altri ignorano? Ovviamente no! E infatti potete vederlo anche voi CLICCANDO QUI. Sono o non sono un blogger d'assalto? Comunque, restando a parlare di cose che accadono negli USA e non in Italia, in occasione del rilancio in DVD della storica serie animata di Jem e le Holograms, che più ho volte ho segnalato come un cult gay anche su questo blog, persino la doppiatrice originale di Jem, Samantha Newark (foto sotto) - ha voluto rilanciarsi come icona gay...
Attenzione: sto parlando della doppiatrice del personaggio, e non della cantante che ne interpretava le canzoni (che si chiama Britta Phillips e non ha mai interrotto la sua carriera musicale). Samantha Newark, che ha già capito come funzionano certe cose e non vuole rivelare a nessuno la sua età, aveva intuito il potenziale di Jem già da diverso tempo, e qualche anno fa - all'inizio del revival dell'immaginario animato degli anni '80 - si era già lanciata come cantante con brani che ammiccavano più o meno direttamente al pubblico gay di Jem... Come Jemboy (niente a che fare con la cover band italiana), che potete ascoltare qui di seguito...
Oggi, con il rilancio ufficiale della serie classica di Jem in DVD e con il probabile lancio di una serie nuova di zecca, l'irrefrenabile Samantha Newmark ha voluto rallegrare il suo pubblico con un album nuovo di zecca...
Inoltre ha recentemente rilasciato una dichiarazione che lascia pochissimi dubbi sulla sua posizione assolutamente gay friendly e sulla sua opinione riguardo al rapporto che lega il cartone di Jem alla comunità gay. Infatti ha voluto ribadire che secondo lei:
"In un certo qualmodo i ragazzi molto giovani, che forse non sapevano nemmeno di essere gay, ma che certamente non si identificavano del tutto nei modelli proposti dai Transformers e dai G.I. Joe (che in teoria dovevano essere il loro riferimento) amavano Jem. Per via della moda e dello scintillio, della musica e della "favolosità" che caratterizzavano tutto questo cartone. Penso che con questa serie si sentissero autorizzati a sognare al di fuori degli schemi che gli erano imposti dalla scuola, dalla famiglia e dai coetanei. Probabilmente si sentivano attratti da questa serie perchè era un mondo in cui si sentivano davvero di casa."
Forse non tutti i ragazzini gay amavano Jem, e fra quelli che la amavano non tutti la amavano per i motivi messi in luce da Samantha Newark, ma è innegabile che il suo ragionamento sia sensato. E direi che con questa bella dichiarazione il suo obbiettivo di diventare una piccola icona gay è un po' più vicino. Una dichiarazione curiosa, che sinceramente non riesco a inquadrare, arriva invece da Davide Bonelli, il figlio di quel Sergio Bonelli recentemente scomparso che ha ereditato da poco la casa editrice del padre...
Nell'editoriale del secondo numero della serie Shangai Devil, infatti, Davide Bonelli ringrazia tutti i lettori per la vicinanza al suo lutto, e coglie l'occasione per rivelare che suo padre - in gioventù - aveva firmato alcuni suoi lavori per l'infanzia con uno pseudonimo femminile: Annalisa Macchi... Era il 1954, ma non si capisce proprio il perchè di questa scelta, anche perchè l'Italia ha una lunga tradizione di autori per l'infanzia di sesso maschile, a partire da Carlo Collodi con Pinocchio. La cosa davvero curiosa, però, è che adesso Davide Bonelli vuole considerare questo pseudonimo come il suo nuovo portafortuna. Devo ammettere che mi sfugge qualcosa in tutta questa storia... Quindi non ci resta da fare altro che stare a vedere cosa succederà e se in questa vicenda ci sono implicazioni che al momento mi sfuggono. In ogni caso, restando a parlare di Italia, vale la pena segnalare che - dopo anni e anni in cui le edicole si sono popolate di fumetti allegati ai quotidiani - nella nuova serie di ristampe LE LEGGENDE MARVEL proposta dal Corriere della Sera stanno arrivando anche i Giovani Vendicatori!
Esatto! Proprio il gruppo di giovani supereroi che deve buona parte della sua popolarità alla prima supercoppia gay di adolescenti mai proposta in un fumetto per tutti: Wiccan e Hulkling. Le storie dei Giovani Vendicatori, peraltro scritte fin dall'inizio da uno sceneggiatore gay dichiarato, sono diventate un piccolo cult fra gli appassionati gay di supereroi, e il fatto che gli venga dedicato spazio anche in una collana di allegati ad alta tiratura dovrebbe essere considerato un buon segno. Non tanto tempo fa il fatto di avere al suo interno una supercoppia gay sarebbe bastato a comprometterne la pubblicazione in un'iniziativa editoriale di questo tipo, ma adesso non è più così. Certo siamo sempre abbastanza indietro rispetto a quello che avviene in altre nazioni, ma se non altro qualche piccolo passo avanti lo facciamo anche noi. Comunque, a proposito di passi avanti, vorrei concludere il primo post del 2012 con una notizia che fa ben sperare per il futuro... Infatti dovete sapere che anche quest'anno, nonostante la crisi economica, in Olanda si è tenuta la Fiera Milionaria, ovvero quella manifestazione espositiva internazionale riservata alle persone che possono spendere senza troppi problemi cifre con sei zeri. La cosa interessante è che quest'anno ha trovato spazio al suo interno anche una galleria d'arte omoerotica: la Gallerie Mooiman. Per la cronaca: sono stati venduti anche diversi originali di Tom of Finland e parte dei guadagni è andato alla fondazione Gaykrant, che si occupa di difendere i diritti gay anche nella civilissima Olanda... Come dire che, nonostante tutto, l'arte omoerotica si sta ritagliando sempre più spazio, se non altro fuori dall'Italia.
Ciao e alla prossima!
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