Ciao a tutti, come va?
A quanto pare è proprio vero che l'unione fa la forza, in particolare quando c'è di mezzo un'Unione Civile. Partiamo dall'inizio: come forse avrete notato, dalle nostre parti c'è una certa scarsità di produzioni animate che trattano il tema dell'omosessualità, con tutti i suoi annessi e connessi. Se poi si dovesse circoscrivere la ricerca alle produzioni animate che trattano di omogenitorialità, o che magari provano a spiegarla ai bambini, lo scenario sarebbe ancora peggiore. Per questo risulta particolarmente sorprendente il fatto che, alla fine, dal libro Piccolo Uovo sia stato possibile trarre un cortometraggio fedelissimo alla storia originale...
E considerando i suoi retroscena direi che era una cosa tutt'altro che scontata.
Infatti tutto comincia quando Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo, due mamme arcobaleno, pensano che sia il caso di pubblicare anche in lingua italiana dei libri che spieghino ai più piccoli concetti come l'omogenitorialità e l'omoaffettività. Francesca Pardi prova a proporre qualche progetto a varie case editrici, e quando ne trova una molto importante (di cui non ci è dato sapere il nome) che le fa firmare un contratto, viene richiamata dopo dieci giorni per dirle che ci hanno ripensato, e che visto il tema non possono rischiare. A quel punto le due mamme fondano la casa editrice Lo Stampatello e pubblicano due libricini, "Perché hai due mamme?" e "Più ricche di un re", giusto per il loro giro di amici e i soci di Famiglie Arcobaleno, anche perchè non hanno un distributore per le librerie.
Però, evidentemente, non sono disposte ad accontentarsi, anche perchè pensano che certi messaggi dovrebbero raggiungere una platea più ampia. D'altra parte nessun distributore avrebbe sostenuto una casa editrice così piccola, senza autori di richiamo e che per giunta trattava argomenti di quel genere. Così a Francesca Pardi è venuto in mente uno degli autori di illustrazioni - e fumettisti - per bambini più famosi degli ultimi quarant'anni almeno... E cioè Francesco Tullio Altan, il creatore della Pimpa... Uno dei pochi personaggi italiani per bambini che sono stati pubblicati ininterrottamente dal 1975 a oggi...
Di come due mamme, partite praticamente dal nulla, siano riuscite ad entrare in contatto con un mostro sacro come Altan, e di come gli abbiano proposto la storia di Piccolo Uovo, potete leggere CLICCANDO QUI. La vicenda è molto carina e dimostra che, fondamentalmente, con un po' di coraggio e di umiltà si possono ottenere molti più risultati di quanto non si direbbe... Soprattutto quando c'è modo di mettere in contatto persone intelligenti. Anche perchè, una volta trovato il modo di collaborare con Altan (che ha suggerito anche l'idea di far muovere Piccolo Uovo fra gli animali invece che fra gli esseri umani), il distributore per le librerie è arrivato senza problemi... Era il 2011 e nel 2012 il libro aveva già vinto un Premio Andersen.
Poco dopo, nel pieno della crociata "anti gender" che ha preceduto l'entrata in vigore della legge sulle Unioni Civili, il povero Piccolo Uovo è stato uno dei titoli messi all'indice con maggior frequenza dai movimenti conservatori, con tanto di provvedimenti di espulsione dalle biblioteche comunali e scolastiche, e persino con la prospettiva di essere bruciato in piazza... Poi, però, l'allarme è rientrato e - anzi - La casa editrice Lo Stampatello ha prosperato e la collaborazione fra Francesca Pardi e Altan è proseguita...
Tant'è che adesso Piccolo Uovo è diventato il protagonista di una vera e propria collana di libri illustrati, che cercano di spiegare ai più piccoli tutta una serie di argomenti delicati che la letteratura per l'infanzia italiana tende ad evitare...
Potete avere maggiori informazioni sui contenuti e sul catalogo della casa editrice Lo Stampatello CLICCANDO QUI... Che tra l'altro, essendo portata avanti dalle due mamme nel tempo lasciato libero dal loro lavoro "ufficiale", per mantenersi non può permettersi di fare dei flop, e così pubblica i nuovi titoli del catalogo solo quando riesce a raggiungere un numero sufficiente di prevendite tramite il suo sito. Una strategia decisamente assennata, soprattutto in un periodo in cui i grandi editori hanno la tendenza ad ingolfare gli scaffali per saturare il mercato nella speranza di stroncare la concorrenza... Che tra l'altro, nel caso dei libri per bambini e ragazzi, è spietatissima.
Comunque l'idea del cartone animato non è venuta alla casa editrice Lo Stampatello, a quanto pare. infatti sembra proprio che sia partita dalla figlia di altre due mamme arcobaleno, che invece della classica lista nozze hanno chiesto agli invitati della loro Unione Civile di contribuire economicamente alla realizzazione di un cortometraggio dedicato al primo libro di Piccolo Uovo...
E così, a quanto pare, la magia si è compiuta...
Il cortometraggio è al livello di tutte le altre produzioni animate tratte dai lavori di Altan, e oltretutto può contare sulle musiche di Vince Tempera (quello di Goldrake) e sulla voce narrante di Lella Costa, mentre i personaggi sono doppiati da due nomi ben noti agli amanti dell'animazione, e cioè Pietro Ubaldi e Silvana Fantini. Non male per un un progetto completamente autofinanziato.
Il che mi porta ad una considerazione dolceamara. Nel senso che, allo stato attuale, per realizzare un cortometraggio del genere in Italia è stato necessario ricorrere a una lista nozze, quando magari - in un mondo ideale - il progetto avrebbe dovuto essere portato avanti da un qualche ente pubblico, o magari dalla stessa RAI... Anche perchè, a questo punto, è un vero peccato che non sia garantita in alcun modo anche la trasposizione animata degli altri libricini di Piccolo Uovo.
Di buono c'è che, per l'ennesima volta, questa operazione ha dimostrato che chi fa da sè fa per tre, e che un po' di spirito di collaborazione può portare a dei risultati che una volta potevano sembrare impossibili.
Probabilmente, se questa filosofia fosse stata applicata più spesso anche in passato, a quest'ora per Piccolo Uovo non si griderebbe al miracolo. Ad ogni modo credo che la cosa davvero importante sia che adesso abbiamo un precedente di questo tipo.
Staremo a vedere cosa succederà da questo momento in poi.
Alla prossima.
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