SE COMPRI SU AMAZON.IT PASSANDO DA QUESTI LINKS RISPARMI E SOSTIENI QUESTO SITO!

Libri o fumetti in inglese? Qui niente spese di spedizione e dogana, solo sconti pazzi!

VUOI AGGIUDICARTI UN DISEGNO ORIGINALE DI WALLY RAINBOW?

martedì 5 novembre 2019

LUCCA EVOLUTION?

Ciao a tutti, come va?

Alla fine sono riuscito a passare (brevemente) dalle parti di Lucca Comics & Games anche quest'anno, e questa volta ho più cose da dire rispetto al passato... O perlomeno ho delle cose diverse da dire. Anche se in effetti, per ora, è ancora presto per scrivere che l'edizione di quest'anno rappresenterà davvero un punto di svolta. Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda, probabilmente... Anche se il mio spietato sguardo indagatore ha cercato di cogliere quanti più indizi possibili...

Comunque, venendo al sodo, penso di poter dire senza paura di essere smentito che questa è stata l'edizione più LGBT friendly di sempre, perlomeno a giudicare da alcuni segnali diffusi fra i padiglioni. In un lontano passato c'erano stati segnali di apertura (ricordo, ad esempio, il Premio a Ralf Konig nel 2006... Praticamente un'era geologica fa), e sicuramente in anni più recenti ci sono stati editori che hanno puntato sui contenuti LGBT e/o che si sono definiti dichiaratamente LGBT oriented... Però, per quel che mi ricordo, è la prima volta che negli stand hanno iniziato ad intravedersi delle rainbow flag vere e proprie... Negli stand degli editori come nella self area (ovviamente perchè certi stand presentavano fumetti di un certo tipo)...


Per anni questo era rimasto un tabù, anche e soprattutto da parte degli editori che avevano dei curatori editoriali LGBT, o addirittura che avevano SOLO curatori editoriali LGBT. Ricordo bene diverse discussioni a questo proposito e la giustificazione, generalmente, era che il pubblico generalista non era pronto, che il pubblico LGBT si sarebbe tenuto alla larga per non risultare troppo riconoscibile o che un'eccessiva ostentazione di certi simboli in quel contesto sarebbe stata più dannosa che altro... Direi che, a distanza di qualche anno, la situazione può dirsi cambiata sotto molti punti di vista... Tantopiù  che c'era chi ostentava anche delle gigantografie di autobiografie transgender a fumetti... E parliamo della Feltrinelli Comics, che oltretutto debuttava a Lucca proprio quest'anno!

Un'altra cosa che mi ha colpito abbastanza sono state le fascette promozionali... Ecco: questa volta c'è stata un po' una gara a chi promuoveva il suo fumetto LGBT con la fascetta più appariscente e ostentando l'introduzione dell'attivista più riconoscibile e prestigioso... E ammetto che non mi sarei mai aspettato di vedere a Lucca Comics & Games delle fascette con rainbow flag così visibili e/o che riportavano i nomi di Imma  Battaglia e Vladimir Luxuria... Eppure ci sono state!


E nemmeno mi sarei aspettato che certi titoli di riferimento per il fumetto LGBT avrebbero finito per essere ristampati da editori diversi da quelli con cui hanno debuttato: soprattutto considerando che tecnicamente non sono editori che sposavano una determinata causa, come invece era avvenuto nel caso dei loro predecessori...

E, soprattutto, dopo anni e anni di vuoto non mi sarei mai aspettato di vedere in programma delle conferenze che affrontavano la tematica LGBT a vario titolo... Anche perchè, oltre alle tre che avevo segnalato nel mio post precedente (che oltretutto sono state molto partecipate, e in alcuni casi erano talmente partecipate che il sottoscritto non è nemmeno potuto entrare), ce ne sono state altre sul superamento dei tabù nei fumetti o su come il fumetto sia importante per affrontare tematiche socialmente impegnate e delicate... E quest'ultima, in particolare, che era incentrata (anche) sulla presentazione del recente fumetto che la DC Comics ha dedicato alla nuova versione gay di Svicolone (ne avevo parlato QUI e QUI), mi ha stupito per i modi e i toni (corretti) con cui si è parlato di omosessualità e omofobia... E persino l'incontro sull'evoluzione dei manga BOYS LOVE e yuri  ha offerto degli spunti nuovi...

E in ogni caso non bisogna dimenticare che, per la prima volta, a Lucca Comics & Games si è tenuta una tavola rotonda sulla situazione del fumetto LGBT in Italia, attraverso l'esperienza dei suoi esponenti di ultima generazione... Purtroppo io non ero fisicamente presente, ma penso di poter dire che si è trattato di un passo avanti importante, soprattutto considerando che questo incontro è stato messo in piedi dalla manifestazione stessa...


E ovviamente, come ogni anno, fra gli stand ci si poteva imbattere in tante novità LGBT friendly... Anche se in alcuni casi erano un po' meno valorizzate che in altri. Ad ogni modo direi che è evidente come, in un modo o nell'altro, qualcosa sia davvero cambiato, altrimenti non mi sarei mai ritrovato nello stand della Bonelli un volume cartonato con sopra scritto STONEWALL... Anche se si trattava della riedizione della mestissima storia scritta da Gianfranco Manfredi per la serie CANI SCIOLTI (di cui ho parlato QUI).



E il tutto mentre la presenza del genere BOYS LOVE continua ad essere costante, così come le autoproduzioni ch eadesso si ispirano... Cosa che, in effetti, sembra dimostrare che uno zoccolo duro continua a resistere anche in Italia da almeno una ventina d'anni a questa parte... E anche questo è un dato interessante su cui varrebbe la pena riflettere.




Così come nell'area GAMES continuava ad essere visibile la presenza de LA GILDA di Bologna (l'associazione dei gaymers bolognesi)... E di tutto quell'ambito di giochi da tavolo/di ruolo/di strategia che puntano sulle tematiche LGBT e dintorni...

Quindi, dopo aver raccontato tutte queste cose (e senza ripetere le cose di cui avevo già parlato nel post precedente, come ad esempio il musical dedicato a Cinzia), ha senso dire che finalmente le cose sono tutte sistemate e che stiamo entrando in una nuova era in cui le tematiche LGBT inizieranno ad essere sdoganate e affrontate abitualmente a Lucca Comics & Games? Possiamo iniziare a dormire sonni tranquilli, consapevoli del fatto che persino Dylan Dog si è unito civilmente con il fido Groucho?

OVVIAMENTE NO!

Anzi, io sono abbastanza convinto che a questo punto sarà particolarmente importante tenere alta la guardia. E se avete ancora cinque minuti provo a spiegarvi il perchè:

1) Innanzitutto non bisogna dimenticare che il tema di Lucca Comics & Games di quest'anno erano le varie sfaccettature del concetto di umanità. E quindi si prestava molto alla promozione delle minoranze (tant'è che quest'anno ha avuto un certo peso anche il tema dei migranti). Fermo restando che la questione LGBT è entrata in una fase di maggiore inclusione sociale a prescindere da Lucca Comics & Games, bisognerà verificare se l'approccio inclusivo di quest'anno rappresenta l'inizio di qualcosa di più strutturato oppure se si è tattato di una gentile (e temporanea) concessione nei confronti di un tema che, in realtà, non viene ancora considerato imprescindibile dall'immaginario pop di oggi. Quindi bisognerà vedere assolutamente cosa succederà dall'anno prossimo in poi...

2) Della questione LGBT si è parlato, ma si è parlato entro certi limiti e utilizzando determinati toni. Quindi la sensazione è che, teoricamente, il discorso sia stato mandato avanti senza voler portare alla luce questioni troppo scomode o spinose. Per quieto vivere? Per parlarne meglio in futuro? O forse perchè non si volevano lasciare strascichi, sapendo già che dalla prossima edizione non se ne sarebbe parlato più? Questo andrà verificato, ma il fatto che in Italia manchino delle associazioni che si occupano di promuovere il dibattito attorno alla questione LGBT nelle manifestazioni come Lucca Comics & Games continua ad essere un problema. Perchè poi la gestione del suddetto argomento viene delegata esclusivamente a chi le organizza, con tutte le eventuali conseguenze del caso.

3) Il fatto che ci siano tanti editori che stanno iniziando a cavalcare l'onda LGBT è positivo, ma la sensazione è che lo stiano facendo un po' a tentoni... E in diversi casi continuando a puntare su determinati luoghi comuni. In alcuni casi ho avuto proprio la sensazione che qualcuno di loro abbia voluto puntare sull'argomento perchè fa tendenza, e senza preoccuparsi della qualità intrinseca del prodotto... E scegliendo comunque di non spingersi troppo oltre, per paura di sbilanciarsi troppo (perchè nessuno propone più i bara manga in italia? E i fumetti di Ralf Konig?). E questo, nel lungo periodo, potrebbe rappresentare un boomerang, con o senza rainbow flag.

4) Come è possibile che, con tanti nomi di richiamo internazionale che erano presenti e che avrebbero avuto tante cose da dire sul tema LGBT, gli incontri sul tema abbiano coinvolto solo autori italiani? A Lucca erano presenti Rebecca Sugar (l'ideatrice di Steven  Universe) e Chris Claremont (che ha reinventato gli X-Men)... Possibile che a nessuno sia venuto in mente di coinvolgerli in un dibattito sui temi e i sottotesti LGBT nell'immaginario pop statunitense??? Mistero!

Quindi, per quel che vale il mio giudizio, non me la sento di promuovere o bocciare questa edizione di Lucca Comics & Games, ma di rimandarla all'anno prossimo per vedere come si comporterà... Il che, considerando come ne parlo di solito, è già un notevole progresso.

Staremo a vedere... Anche perchè il mondo del fumetto, e dell'immaginario pop, non è circoscritto a Lucca, e comunque era e resta una manifestazione con un taglio folkloristico e da sagra cittadina che presta il fianco a molte critiche, a prescindere dal discorso LGBT...

Sia come sia staremo a vedere cosa succederà, e nel frattempo possiamo sempre provare a guardare al bicchiere mezzo pieno.

Alla prossima.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato Varieriano, mi ero quasi rassegnato al fatto che avessi chiuso bottega... Felice che stavolta Lucca abbia mostrato qualche segno di cambiamento, ma sono d'accordo con te che bisogna continuare tenere alta la guardia, in particolare:
- dalla foto che pubblichi mi sembra che i protagonisti di Stonewall siano tornati ad essere tutti bianchi
- tutte queste bandiere e fascette e quant'altro non possono che fare piacere, ma come sempre le opere che incidono maggiormente nel pubblico sono quelle dove il gay non è ostentato a la "boys love" ma integrato in opere che vengono lette per la storie, non per il contenuto gay. In Italia mi sembra che di fumetti così ci sia solo Nomen Omen mentre all'estero non si contano (l'ultimo che ho scoperto è Deadendia di Hamish Steele, simpaticissimo)

Wally Rainbow ha detto...

In effetti la copertina di STONEWALL è molto indicativa... Magari pensano che in libreria la gente sia più etnocentrica rispetto alle edicole?