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domenica 20 luglio 2008

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti! State tutti bene? Io sono un po' frastornato come ogni domenica, visto che il sabato notte lo passo a fare il volontario in discoteca. Sono a distribuire preservativi e a gestire il punto informativo dell'arcigay nell'unica discoteca gay della mia provincia, che però attira anche un mucchio di gente dalle provincie limitrofe, visto che è tutta all'aperto ed è molto spaziosa. In effetti, visto che li ci vado bene o male tutti i sabati avrei anche potuto avvisarvi prima, non sia mai che passate di lì e volete fare quattro chiacchiere con me...A me farebbe piacere vedere che faccia avete (^__^). La discoteca comunque si chiama Chikos (però state attenti perchè la struttura è divisa in due parti con entrate separate: c'è quella gay e quella dove fanno i balli latini, che non c'entra niente) e se passate al gazebo di arcigay mi dovreste trovare nei pressi (oppure se sono a fare un giretto vi basta ripassare e/o avvisare chi è rimasto e mi trovate di sicuro). Vi posto un video della disco, così vi fate un'idea del posto.

Detto questo oggi volevo condividere con voi una piccola riflessione. Partiamo dall'inizio: era il 1998 e mentre facevo zapping in TV mi ero imbattuto in una trasmissione domenicale del canale francese Antenne 2 (all'epoca lo prendevo bene, ma adesso le hanno tolto le frequenze italiane...Pare per via del fatto che i suoi TG non parlassero granchè bene del governo italiano...Ma magari sono solo voci...). Nella suddetta tramissione c'era questo stuolo di bei figlioli in giacca e cravatta, che a un certo punto *MAGIA* avevano iniziato a spogliarsi a ritmo di musica...Ovviamente mi sono stramaledetto in visigoto per non aver acceso il videoregistratore in tempo. Alla fine rimanevano in questi ridottissimi tanga che lasciavano poco e nulla all'immaginazione. Qualche mese dopo i suddetti bei figlioli sono arrivati in Italia facendo molto scalpore: erano i California Dream Men. In Italia non si era mai visto nulla di simile nel mondo etero (e anche in buona parte del mondo gay), e soprattutto le donne italiane non avevano mai visto nulla di simile...Anzi diciamocela tutta: le donne italiane fino a quel momento non avevano mai visto niente di decente da quel punto di vista.

Fatto sta che quando sono arrivati in Italia i loro spettacoli erano riservati alle sole donne, probabilmente per rimarcare che anche se era uno spettacolo gayssimo per i gay non c'era spazio (a parte per quelli che erano gay ed erano nei California Dream Men, ovviamente), e non metteva in discussione il monopolio dei modelli eterosessuali nel nostro paese. Quando ho comprato la VHS con il loro spettacolo, lo ammetto, mi deprimeva molto vedere questo immenso pubblico tutto femminile, perchè mi faceva sentire stupido a voler guardare quello spettacolo...Ovviamente il cretino non ero io, ma erano quelli che avevano voluto dare un'immagine eterosessista ad uno show di quel tipo. Però un po' li capisco, se non l'avessero fatto COL CAVOLO che potevano esibirsi in Italia! In ogni caso non erano semplici spogliarelli, ma vere e proprie esibizioni coreografate e scenografate con cura, e in Italia non si poteva certo sapere che in realtà erano la brutta copia di un spettacolo burlesque che si teneva negli USA da diversi anni: il Brodway Bares.

Il burlesque è un genere teatrale che risale alla seconda metà dell’ottocento, ed è caratterizzato da balli, comicità imediata e soprattutto un’abbondante dose di spogliarelli (infatti è dal burlesque che derivano i moderni strip-show). Questo tipo di spettacolo è stato riscoperto negli anni 90, e artisti come Madonna hanno contribuito a sdoganarlo. Anche Brodway, la mecca del musical, non poteva rimanere indifferente al fascino del burlesque e proprio quest’anno festeggia il diciottesimo anno di successo di Brodway Bares, lo spettacolo burlesque più provocante e trasgressivo mai concepito. A differenza del burlesque tradizionale, però, Brodway Bares punta prevalentemente sul nudo maschile e sugli ammiccamenti gay, anche perchè nasce come una grande iniziativa benefica e i suoi fondi vengono devoluti quasi esclusivamente per l’assistenza ai malati di AIDS. E ovviamente il suo pubblico brulica di gay!

Ogni anno lo spettacolo si rinnova completamente e sceglie un nuovo tema...Quest'anno ad esempio il tema era "Alice nel Paese delle Meraviglie"...Come potete intuire da queste performances ispirate al Brucaliffo e allo specchio di Alice (prego notare gli strilli dei gay in visibilio)...


Questo spettacolo coinvolge tutti i migliori attori di Brodway, per intenderci, come potete vedere da questo servizio realizzato dal canale satellitare gay LOGO...

Sarò banale e anche un po' frivolo, ma il giorno che vedessi uno spettacolo del genere in Italia, magari fatto per beneficenza come è stato fatto a New York, capirei che nel nostro paese si respira davvero un'altra aria...Voi che ne pensate?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Si hai ragione se in Italia ci fossero spettacoli così vorrebbe veramente dire che qualcosa è cambiato.

Unknown ha detto...

Però sono propio divertenti , in particvolare quello dello Jodel . Com penso che ci vorra ancora un bel po perche si mettano in scena simili spettacoli in italia

Wally Rainbow ha detto...

Coraggio...Come dice un mio amico di San Diego l'Italia non è indietro di 30 anni...Ma solo di 29 :-)

Anonimo ha detto...

A me i filmati di Broadway lasciano con un po' di amaro in bocca.. mi sembrano un po' troppo effemminati, con le mossette classiche dello stereotipo checca..mi sbaglio?

Awakening Art ha detto...

ma guarda, non ti sbagliare. Io credo che ci sia differenza tra lo stereotipo macchietta all'italiana e questo. Nel primo caso si tratta di un'imitazione che cade spesso nel volgare, affibiata da chi non conosce x identificare.
Nel secondo caso invece è un'espressione sottoculturale di una comunità, autoadottata per esprimere e veicolare una certa gamma di emozioni e creatività.
Il brutto è che se un ragazzo gay ci vede di più il primo caso, c'è qualcosa che non va nella nostra comunità, troppo influenzata dall'arretratezza del nostro paese, invece di esser lei ad influenzare!

Anonimo ha detto...

scusa se insisto, ma a me guardare una drag queen che sculetta può anche andare.. guardare uno vestito (o meglio svestito) da caw boy che sculetta non tanto..me lo aspetto più maschio. Comunque son divertenti, questo sì. Ciao