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Non si sa come andrà questa iniziativa editoriale, ma visto che l'editore sarà la MAX BUNKER PRESS bisogna augurarsi che il personaggio non risulti inverosimile come è già successo con Kerry Kross, la detective lesbica dichiarata realizzata dalla stessa casa editrice: uno dei personaggi più involontariamente grotteschi mai creati, di cui in questi giorni è appena uscita in edicola una nuova storia. Ormai è dal 1994 che Kerry Kross boccheggia senza avere grandi riscontri, e adesso si è ridotta ad uscire con uno o due albi all'anno, quando non compare come spalla nelle avventure di un'altro personaggio femminile altrettanto poco credibile: il procuratore distrettuale Beverly Kerr.
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Giustificazione dell'editore: il pubblico non è pronto a un personaggio omosessuale dichiarato. Giustificazione mia: non si può creare un personaggio con delle caratteristiche di cui si sa poco e niente. Kerry Kross è una lesbica "finta", nel senso che si basa sui preconcetti, sui luoghi comuni e sul sentito dire. Il suo ideatore non è una lesbica (anche perchè è un maschio, e per giunta di una certa età, dato che si tratta di Max Bunker, nome storico del fumetto italiano che è nato nel 1939!) e probabilmente non ha nemmeno mai frequentato delle lesbiche, il loro mondo o semplicemente il loro reale contesto. Figuriamoci, poi, se ha mai avuto a che fare con delle lesbiche che fanno le detectives private negli Stati Uniti...
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E' ovvio che quello che ne può saltare fuori è un minestrone in cui si spera che qualche colpo di scena (peraltro abbastanza banale) possa compensare le notevoli lacune di base del progetto. Come dice il proverbio: "chi sa tace e chi non sa insegna". Adesso sono proprio curioso di vedere cosa succederà quando lo stesso autore se la dovrà vedere con un'agente di colore che lavora all'FBI...Tanto valeva fare un fumetto di fantascienza. Non metto in dubbio le capacità di chi ha fatto la storia del fumetto italiano, ma - dico io - non sarebbe ora di lasciare spazio ad autori e idee più giovani??? Se io fossi un'editore che l'anno prossimo compirà settantanni un pensierino ce lo farei, invece di ostinarmi a sceneggiare tutto da solo...Perlomeno quando mi viene l'idea di tirare fuori dal cappello dei fumetti che trattano di argomenti su cui non sono ferrato...Una volta poteva anche funzionare (infatti Max Bunker ha ideato Alan Ford, un fumetto - ancora in corso di pubblicazione - ambientato in una New York totalmente inventata, che è stato uno dei grandi successi degli anni 60 e 70), ma oggi una simile scelta è totalmente improponibile. Soprattutto in un fumetto realistico al 100% e non volutamente grottesco e surreale come nel caso di Alan Ford (e dei suoi colleghi del gruppo T.N.T che vedete qui sotto).
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2 commenti:
Ciao !
Ho una piccola domanda da straniero, che mi disturba ormai da anni... Perché tutti questi fumetti italiani sembrano tutti cosi americani ? Non critico l'influenza dei comics, ma perché, per esempio, usare nomi americani, ecc. ?
Se potesse rispondermi, sarebbe bello...
Ciao, scrivo per diletto racconti erotici gay e stavo cercando una persona capace di disegnare a cui potesse interessare realizzare i miei racconti in versione fumetto; una persona mi ha segnalato il tuo blog così ti faccio l'invito a prendere in considerazione la proposta, il mio blog lo trovi nel link del mio nome
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