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mercoledì 24 marzo 2010

ITALIA NOSTRA

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
A quanto pare gli italiani, perlomeno quelli che cercano spazi gay, stanno tornando ad essere un popolo di migratori. Non mi riferisco solo al crescente numero di persone omosessuali (soprattutto giovani) che hanno abbandonato il nostro paese (o hanno in progetto di farlo) per cercare un clima più accogliente in altre nazioni, ma anche di tutti quegli omosessuali che - non trovando sbocchi artistici e culturali dalle nostre parti - puntano ad essere valorizzati altrove, per ottenere quelle gratificazioni che dalle nostre parti non sono possibili. È un po' il caso di Attilio Maurizio Santini (in arte SATT), illustratore omoerotico lucchese che ha vinto l'ultima edizione del concorso della TOM OF FINLAND FOUNDATION PER TALENTI EMERGENTI nella categoria "doppio soggetto" con il disegno che vi posto qui di seguito e che si intitola L'UOMO SUL DIVANO.
Complimenti Attilio! E complimenti anche perchè potrai esporre alla galleria allestita dall'associazione durante la TOM OF FINLAND EROTIC ART FAIR che si terrà questo week end a West Hollywood (Los Angeles). Forse mi sbaglio, ma credo che sia la prima volta in quindici anni di EROTIC FAIR che nella gallery presentata dall'associazione ci sarà una quota italiana, segno evidente che - magari grazie anche a internet - si sta creando una rete di contatti e possibilità impensabili fino a qualche anno fa. D'altra parte fa anche un po' di tristezza vedere che un'artista omoerotico di Lucca, in quanto artista omoerotico, non possa avere nemmeno un piccolo spazio nella più grande fiera del fumetto e dell'illustrazione italiana, che si tiene proprio nella sua città... Finendo per essere valorizzato dalle parti di Los Angeles.
D'altra parte credo che sia sotto gli occhi di tutti che, se da una parte i temi gay stentano a trovare spazio nel nostro paese, i temi omoerotici (o che comunque hanno a che fare esplicitamente con la sessualità gay) vengono ancora tenuti a distanza di sicurezza dai media e dal mondo della cultura. All'estero questa presa di distanza viene colmata dagli interventi e dalle iniziative del mondo gay, che da decenni lavora per valorizzare quello che il resto della società tende a rimuovere, e da associazioni (come la TOM OF FINLAND FOUNDATION) che nascono proprio per legittimare culturalmente ciò che il mondo etero non legittima. Purtroppo in Italia questo non accade e le conseguenze penso che siano sotto gli occhi di tutti. Qualcuno potrebbe dire che la questione omoerotica e sessuale ha un'importanza relativa, e in parte è vero, ma non bisogna dimenticare che parliamo di una minoranza che è tale in buona parte a causa della sua dimensione erotica e sessuale. D'altra parte se i Gay Pride sono caratterizzati anche da provocazioni di un certo tipo non è solo per una questione di esibizionismo.


Rimuovere l'aspetto omoerotico dalla questione "gay" per paura di essere giudicati, per malcelati sensi di colpa o anche solo per semplice pudore vuol dire snaturare il nocciolo della discussione: ovvero che in una società civile la dimensione erotica e sessuale - nei limiti della legalità e del buon senso - non dovrebbe rappresentare un problema per nessuno... Giusto per stare in tema volevo segnalarvi che lo scorso week end, a New York, sono stati assegnati gli HOOKIE AWARDS: si tratta del premio assegnato, tramite votazione su internet, ai migliori escort gay. Vengono considerate diverse categorie: dall'escort con il miglior BLOG a quello con il miglior tatuaggio, passando ovviamente per categorie più "scontate" come quella del miglior fondoschiena. Ed è proprio nella categoria "fondoschiena" che è arrivato primo (a parimerito con Tory Mason) un nostro connazionale: il porn performer di origine genovese Alex Baresi.
Nessuno è profeta in patria, come si dice, e state pur certi che in Italia la vittoria di Alex Baresi passerà del tutto inosservata, così come è passato inosservato il titolo di miglior gay porn performer europeo conseguito dal romanissimo (seppur trapiantato a Madrid) Francesco D'Macho un paio di anni fa, agli European Gay Porn Awards.
A questo punto non stupisce che pian piano stia crescendo il numero degli italiani che emigrano per intraprendere la carriera (intesa nel senso pieno del termine, con tanto di stipendio, garanzie sanitarie, contratto e quant'altro) di porn perfomer gay all'estero, dove sicuramente l'omoerotismo è vissuto in maniera diversa rispetto a quanto accade nel nostro paese... Tant'è che un altro italiano, Dario Beck, ha appena debuttato negli Stati Uniti diventando subito un piccolo "caso" (e guardandolo si capisce abbastanza bene il perchè).
In effetti l'unico porn performer italiano di fama internazionale che si ostina a puntare sul territorio italiano - nonostante sia popolarissimo in tutto il mondo e in Messico sia una vera e propria star - rimane Carlo Masi, al quale bisogna riconoscere una buona dose di determinazione, soprattutto considerando che vive in una città come Roma (che ultimamente non è proprio una capitale gay friendly) e che ha un compagno con il quale - rimanendo in Italia - non si vede riconosciuto alcun diritto.
C'è da dire che - come dice il proverbio - se insisti e resisti alla fine conquisti... E così alla fine Carlo Masi è riuscito a ritagliarsi un'intervista su RAI4 (che, per chi non lo sapesse, è il canale RAI "giovane" del digitale terrestre). Ovviamente si tratta di un'intervista supersoft, ma si tratta comunque di un notevole passo avanti per gli standard televisivi italiani... Le cose stanno lentamente cambiando? Difficile dirlo, ma effettivamente una decina di anni fa qualcosa del genere era davvero impensabile. Siccome questo è il blog che vi dà quello che gli altri non vi danno qui di seguito potete vedere l'intervista a Carlo Masi (e al suo ragazzo/collega Adam Champ) per la trasmissione SUGO del 23 febbraio scorso...

Mai dire mai... Magari le cose possono cambiare anche da noi (anche grazie a internet), seppur molto più lentamente rispetto ad altre realtà... Voi cosa ne pensate?
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

bella l'intervista, per i disegni mi piaceva di più quello con le tigri

Luca ha detto...

Non è fatta male l'intervista, bene :)