Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come saprete manca pochissimo tempo al debutto di Prince of Persia: The Sands of Time, il film tratto dal videogame che - in varie vesti - tiene banco dal 1989... E a quanto pare la Disney è proprio decisa a ingolosire (anche) i numerosi fans gay di Jake Gyllenhaal, visto che continua a diffondere delle immagini in anteprima che puntano sul magnetismo animale del protagonista...
Staremo a vedere se si tratterà di un fuoco di paglia o se effettivamente questo attore confermerà il suo status di icona gay. Nel frattempo è stata diffusa anche la primissima immagine di Chris Hemsworth nei panni del mitico Thor, e a quanto pare sfoggerà l'ultima versione del costume del personaggio...
Non ci è dato ancora sapere se questa sarà l'unica versione del costume presente nel film, ma la speranza è che ci sia spazio anche per una delle tante versioni "smanicate" del personaggio, o magari per qualcosa di più. Staremo a vedere... Certo è che, se ai Marvel Studios non hanno ancora preso una posizione dichiaratamente gay friendly, alla Marvel Comics sembrano intenzionati a percorrere con sempre maggior determinazione questa strada. Infatti, dopo un silenzio che dura dal 2003, alla Marvel hanno pensato che i tempi fossero maturi per rilanciare il pistolero gay Rawhide Kid con una nuova miniserie!
La nuova miniserie si intitolerà Tombstone Blues e debutterà a giugno (giusto giusto per le celebrazioni del Gay Pride...): per l'occasione verrà ristampata anche la miniserie del 2003 (quella del "coming out") in una versione cartonata per collezionisti. Disgraziatamente ai testi troveremo ancora Ron Zimmerman, che nella miniserie precedente tratteggiò l'omosessualità di Rawhide Kid in maniera terribilmente stereotipata e superficiale, finendo per farsi odiare dal pubblico gay e per trasformare un'occasione d'oro in un'occasione persa. A sua parziale discolpa c'è da dire che Ron Zimmerman (che vedete nella foto sotto), oltre a NON essere gay, è stato anche lo sceneggiatore televisivo di tre stagioni (su nove) del serial noto in Italia come SETTIMO CIELO...
Cos'hanno in comune un serial televisivo a base di reverendi con famiglia numerosa e un fumetto incentrato su di un cowboy gay? Probabilmente alla Marvel devono avere affidato la miniserie del 2003 al loro primo scrittore libero e poi hanno pensato che il "caso" attorno a Rawhide Kid fosse scoppiato per merito suo e non per il fatto che un cowboy gay faceva notizia a prescindere... Speriamo che con gli anni Ron Zimmerman abbia avuto modo di approfondire l'argomento gay, altrimenti ci troveremo di fronte ad una nuova occasione persa... E questa volta sarebbe un vero peccato, anche perchè ai disegni è stato chiamato un maestro come Howard Chaykin, e le prime anteprime della miniserie promettono decisamente bene...
C'è da dire che, se non altro, alla Marvel hanno avuto il buon senso di affidare il rilancio di Dazzler allo scrittore gay dichiarato Jim McCann (foto sotto), che - oltre ad essere stato apprezzato per varie sequenze degli X-Men e degli Avengers - è noto per il suo lavoro nell'ambito delle soap operas televisive, come scrittore teatrale e persino come consulente alle pubbliche relazioni per la Marvel Comics...
Per la cronaca: Dazzler è una supereroina minore della Marvel Comics, anche se fa parte del cast degli X-Men fin dal 1980, ed era nata per cavalcare la moda della discomusic e dei suoi idoli abbigliati in modo eccentrico. Infatti si trattava di una cantante con il potere mutante di trasformare i suoni in luce, cosa che le tornava particolarmente utile nei suoi concerti. Quando la discomusic passò di moda si tentò più volte di riciclarla e di aggiornare il suo look, facendole persino abbandonare la carriera musicale... Tuttavia, siccome non bisogna mai dire nulla per scontato, adesso che le cantanti eccentriche sono tornate di moda (a partire da Lady Gaga), alla Marvel hanno pensato bene di fare tornare Dazzler alle origini... E infatti, nell'albo scritto da Jim McCann, Dazzler si presenta esattamente con il look discomusic del suo debutto...
Se questo albo speciale andrà bene si potrà pensare ad una nuova miniserie e, nella migliore delle ipotesi, a una serie regolare. L'idea di Jim McCann è proprio quella di puntare sul lato "disco diva" del personaggio, cercando di venire incontro alla sensibilità dei fans di Madonna e delle sue colleghe. In questo il fatto che lui è gay potrebbe effettivamente aiutarlo a toccare i tasti giusti. Staremo a vedere...
Come avrete notato da tutti questi esempi, negli USA i fumetti e i loro derivati vengono sottoposti a continue opere di rilancio e svecchiamento, mentre la componente gay e gay friendly in queste operazioni è in costante aumento. A volte questi processi riescono bene e altre volte no, ma di certo non si può dire che il mondo del fumetto americano sia immobile e manchi di slancio, e infatti è sempre stato in grado di rinverdire i fasti dei suoi personaggi più datati, mentre continua a lanciarne di nuovi che non temono il confronto con le vecchie glorie. E in Italia? Farò un esempio pratico: forse avrete notato che in edicola ultimamente sono uscite le collezioni di statuine in piombo dedicate ai personaggi della Marvel Comics e a quelli della DC Comics, mentre dei personaggi Disney sono uscite le riproduzioni in plastica. Qualche anno fa uscì in edicola persino una (orribile) raccolta di statuine in plastica dedicate a TEX.
Così, alla nota casa editrice specializzata in raccolte e collezioni HOBBY & WORK, hanno pensato bene di cavalcare l'onda e hanno da poco annunciato l'imminente uscita di una collezione di statuette dedicata agli eroi del fumetto italiano...
La collezione inizia con la statuetta di Diabolik, e prosegue con quelle di Zagor e Valentina. Stando a quanto indicato da Hobby & Work, le uscite successive dovrebbero comprendere Dylan Dog, Tex, Martin Mistère, Mister No, Eva Kant, e poi ancora Mefisto, Lupo Alberto, Cico, Volto Nascosto, Isabella, Cocco Bill, Blek, Julia, Capitan Miki, Jacula, Zora la Vampira, Bonaventura, Mark, Petra Chérie, Akim, Amok, Jolanda, Tiramolla, Dampyr, Magico Vento, Pedrito el Drito e Pepito. Come vedete su trenta uscite ce ne sono undici con personaggi pubblicati da Bonelli Editore, e - escludendo Diabolik, Eva Kent e Lupo Alberto - rimangono sedici personaggi dei quali non vengono prodotte nuove storie da almeno un decennio.
Di alcuni di loro si trovano ancora le ristampe in edicola (Blek e Capitan Miki), ma degli altri si sono perse le traccie da molto più tempo (a parte un tentativo di ristampare Akim, la ristampa integrale di Valentina allegata al Corriere della Sera e qualche volume antologico in cui sono comparsi alcuni degli altri).
A ben guardare l'astro di Valentina tramontò ben prima della sua ultima storia del 1995, mentre di Tiramolla si sono perse completamente le traccie dopo il suo rilancio nel 1990/1992, tuttavia per scovare le ultime apparizioni degli altri personaggi bisogna andare indietro di decenni. Probabilmente se non siete super esperti di fumetti non li avete mai sentiti nemmeno nominare... Esemplare, in questo senso, è senza dubbio il caso di Amok: un personaggio che nasceva come mix di vari fumetti americani di successo e che non riuscì a diventare popolare nemmeno quando era una novità (nel 1947!), poichè i suoi albi costavano ben 25 lire (contro le 5 lire della maggior parte dei fumetti di quel periodo).
Non ho la minima idea di chi sia stato consultato per decidere quali fossero i personaggi più adatti per questa collezione, ma probabilmente abbiamo a che fare con un signore sulla sessantina (o magari prossimo ai settanta) molto affezionato ai personaggi Bonelli e a quelli che la sua generazione leggeva in gioventù... Mhhh... A pensarci bene un nome mi verrebbe in mente (anche alla luce del fatto che in questa collezione non ci sono diretti concorrenti della Bonelli, ma in compenso ci sono diversi personaggi a cui Bonelli ha dedicato delle ristampe su licenza), ma preferisco non esprimermi. Quello che volevo farvi notare è che questa collezione è un fantastico specchio della situazione del nostro fumetto popolare (quello delle edicole), monopolizzato da personaggi che non sono mai stati realmente aggiornati, o che addirittura sono conosciuti solo grazie alle ristampe di storie che risalgono agli anni '60.C'è poi un passato più o meno glorioso, sconosciuto ai più, legato a personaggi che alle nuove generazioni non dicono assolutamente nulla e sui quali è difficile reperire informazioni persino su internet (cercate Amok su Google e poi sappiatemi dire!). Certo Diabolik e i fumetti Bonelli funzionano ancora benissimo (Tex vende ancora 200000 copie ogni mese con la sola serie regolare!), ma gli altri personaggi della collezione si rivolgono a un pubblico che - di fatto - non esiste più... Se non nella ristretta cerchia dei fumettofili e dei nostalgici.
Non so cosa ne pensate voi, ma forse è anche da queste piccole cose si può inquadrare meglio la situazione nel suo insieme, trovando ulteriore conferma del fatto che dalle nostre parti si continua a guardare al passato e non si punta sul presente (e meno che mai sul futuro)... Tant'è che in questo caso si è preferito rimanere ancorati ad un immaginario che ha fatto il suo tempo e che, da almeno trent'anni, avrebbe dovuto rappresentare un punto di partenza e non certo un punto di arrivo. Il fatto che poi la Bonelli monopolizzi questa collezione così come monopolizza il mercato delle edicole offre ulteriori spunti di riflessione, così come fa pensare il fatto che - escludendo Diabolik, Alan Ford, Bonelli e i suoi cloni - l'immaginario popolare del fumetto italiano (che, vi ricordo, è e rimane quello delle edicole) è decisamente modesto, per usare un eufemismo... Difficile dire se è il pubblico italiano che si adegua a questo modo di intendere i fumetti popolari o se è il fumetto italiano (e i suoi autori) che si adatta ai gusti un po' datati del pubblico. In ogni caso questo spiega, in parte, perchè da noi vere parentesi gay friendly nei fumetti popolari non ci sono e perchè in Italia non si investe in produzioni cinematografiche ispirate ai fumetti (men che meno ammiccando al pubblico gay)... E spiega anche il motivo per cui, nell'imminente film su Dylan Dog (che si intitolerà DEAD OF NIGHT) realizzato negli USA, gli sceneggiatori locali hanno pensato bene di ritoccare la storia e il personaggio (che verrà interpretato da Brendon Routh) per svecchiarlo e renderlo più accattivante.
In compenso, visto che il filone dei film tratti dai supereroi batte cassa, a Mediaset hanno pensato bene di aquistare dall'editore Astorina i diritti per realizzare una fiction in sei parti su Diabolik, che dovrebbe uscire entro il 2012... Dite che bisogna già iniziare a tremare?
Ciao e alla prossima.
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2 commenti:
dopo molto tempo sono tornato a leggere il fumetto "Troy".. MA E' CENSURATO.... che tristezza! viene meno tutta la portata sensuale tipica dei personaggi (che vanno in giro ignudi, svestondosi senza troppi problemi, o venendo comicamente privati dei loro succinti costumini) VI MERITATE L'APPELLATIVO DI BRAGHETTONI!! :-D SUVVIA, RIPRISTINATE LA VISIONE DEI MEMBRI!
Un'altra ottima e lucida osservazione sul mondo dei fumetti dei giorni nostri. Che dire? Ce ne fossero altri come te, Wally! ;)
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