Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Se siete assidui frequentatori e frequentatrici di questo blog, forse vi ricorderete di quando - mesi fa - vi avevo segnalato il caso del pittore olandese Bernard, che era stato messo sotto processo per via dei soggetti dei suoi dipinti. Infatti questo bravissimo artista aveva una predilezione per la rappresentazione iperrealistica di provocanti nudi under sedici. Ora: come saprete l'inasprimento della lotta agli abusi sui minori, negli ultimi anni, ha fatto in modo che l'età del consenso si estendesse gradatamente dagli esseri umani alle semplici rappresentazioni artistiche, anche quando per le suddette rappresentazioni artistiche non vengono usati dei modelli reali. Ovviamente la lotta alle violenze sui minori è una cosa sacrosanta, ma ho sempre trovato abbastanza balzana l'idea di considerare l'arte come una causa di certi comportamenti, e certe "retate" mi hanno sempre puzzato molto di propaganda populista. Tantopiù che, se si dovesse applicare questo ragionamento anche all'arte del passato, dovremmo mettere al rogo una quantità imprecisata di opere che sono considerate patrimonio dell'umanità, e non mi riferisco solo all'arte classica e rinascimentale. Probabilmente il pittore inglese William Stott, che alla fine dell'ottocento era considerato uno dei più grandi del suo tempo, oggi avrebbe qualche problemino anche per il quadro che vedete qui sotto...
Evidentemente gli artisti contemporanei, a differenza di quelli morti e sepolti, sono dei capri espiatori migliori e possono essere usati con maggior successo per tranquillizzare il grande pubblico, anche se tutti sappiamo bene che la maggior parte dei pedofili reali - che di certo non passano il tempo a collezionare quadri - non viene stanata fino a quando non è troppo tardi. Detto questo mi ha fatto molto piacere sapere che il processo a Bernard si è risolto in un nulla di fatto, anche perchè è stato provato che non ha mai usato modelli reali. Devo ammettere che, se la civilissima Olanda avesse finito per condannarlo, ci sarei rimasto davvero molto male, anche se la sentenza mi ha lasciato comunque perplesso. Infatti l'artista è stato invitato a non realizzare più quadri con soggetti "a rischio", e adesso il suo sito è tornato online, mettendo in vendita una serie di studi con soggetti decisamente maggiorenni...
È sicuramente una cosa buona che un artista così dotato non abbia dovuto scontare una pena ingiusta, però resta un po' di amaro in bocca al pensiero che comunque ora la sua creatività sarà per sempre condizionata da un'esperienza tutt'altro che positiva. Se non altro potrà consolarsi al pensiero che forse, fra qualche centinaio di anni, potrebbe essere riscoperto da una società più matura... Personalmente mi è tornata in mente la curiosa storia del cosiddetto calice Warren... Un pregiato calice romano in argento, realizzato intorno al 20 a.C., che venne ritrovato dalle parti di Gerusalemme nel 1911. Dal 1911 al 1999 nessun museo del mondo osò acquistarlo per la propria collezione: guardate le immagini seguenti e poi provate a indovinare il motivo...
Siccome il calice rappresentava in modo esplicito i classici rapporti sessuali fra uomini maturi e adolescenti era ritenuto semplicemente impresentabile, e infatti il suo "scopritore" (lo scrittore omosessuale americano Edward Perry Warren, da cui il calice ha preso il nome), non riuscì mai a farlo esporre... Per fortuna, nel 1999, il British Museum riuscì ad aggiudicarselo per la "modica" cifra di 1.800.000 sterline e adesso fa bella mostra di sè nelle sue sale, dove viene valorizzato come si deve. Peccato solo che, per un calice Warren che si è salvato, ci sia un numero imprecisato di opere d'arte che sono state distrutte, fuse o bruciate per via dei loro soggetti ritenuti immorali o socialmente pericolosi. La cosa davvero triste, però, è che certe pessime abitudini continuano a caratterizzare la storia dell'umanità anche ai nostri giorni, e di solito non portano mai a dei benefici concreti. Voi cosa ne pensate?
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3 commenti:
E che dire dell'italiano Vincenzo Gemito anche lui oggi avrebbe avuto problemi con la sua arte.
Il fatto è che nella lotta ad un qualsiasi crimine c'è sempre una parte propagandistica ed esagerata che spreca energie perdendo di vista il vero intento.
La stupidità umana non ha limiti, basti pensare alla distruzione dei due buddha in Afghanistan ad opera dei talebani. Oppure al rogo dei libri in epoca nazi-fascista o per andare più indietro alla distruzione della biblioteca di Alessandria. Il problema è che la libertà di pensiero viene spesso considerata un optional a cui si può tranquillamente fare a meno. Per questo bisogna opporsi alla logica del pensiero unico semplicemente facendo cultura, cultura, cultura. Solo la cultura può salvarci dall'ignoranza.
Infatti la mia speranza è che questo blog serva anche a questo :-)
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