Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come forse avrete notato la scorsa settimana sono stato un po' assente, e infatti proprio mentre annunciavo che avrei ripreso a tutti gli effetti la mia attività di fumettista e mentre partiva il conto alla rovescia, partiva anche il mio storico PC. La cosa ironica è che, avendo io subito la clonazione, e il conseguente prosciugamento, della carta prepagata su cui tenevo la mia liquidità per le spese di emergenza, non avevo neanche la possibilità di procurarmi un computer nuovo, e anche se l'avessi avuta i tempi tecnici per procurarmelo avrebbero dilatato ulteriormente l'attesa... In parole povere stavolta ero proprio sull'orlo del precipizio. Tuttavia, siccome le persone buone esistono ancora (anche se sono rare), un lettore/amico/futuro collaboratore mi ha messo a disposizione un PC quasi nuovo, perfettamente adatto alle mie esigenze... E così, dopo aver passato gli ultimi giorni a configurarlo come si deve, ho scongiurato - pare - il pericolo. Contenti, vero? Anche io.
Detto ciò passo, come al solito, a segnalarvi quello che nessun altro vi segnala, e questa volta mi tocca partire - per l'ennesima volta - dall'arrivo dell'ennesimo supereroe gay... Anche questa volta si tratta di un superadolescente, anche questa volta si tratta di un personaggio MARVEL e anche questa volta fa parte di un sottogruppo della grande famiglia allargata degli AVENGERS... Tuttavia, a differenza di Wiccan e Hulkling (che fanno parte dei "ribelli" YOUNG AVENGERS), fa parte della squadra ufficiale delle giovani reclute degli AVENGERS, la AVENGERS ACADEMY.
Quali di questi baldi giovanotti è destinato a fare coming out? Secondo quanto si sono lasciati sfuggire gli editor della serie si tratterà di Brandon Sharpe, meglio noto col nome di Stryker, dotato del potere di manipolare l'elettricità; il suo coming out avverrà sul numero 23 della serie.
Devo essere sincero? Considerando il modo in cui questo personaggio veniva disegnato (con pose plastiche da ballerino e languido ciuffo sulla fronte) sono portato a pensare che questa idea fosse stata pianificata da diverso tempo...
Ovviamente ad un nuovo supereroe LGBT non si dice mai di no, e la speranza è che gli sceneggiatori non facciano i soliti pasticci. Attualmente la serie è scritta da Christos Gage (che vedete nella foto sotto e che, ci crediate o no, si chiama davvero Christos), che non mi risulta essere gay dichiarato... Tuttavia è inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta, quindi concediamogli il beneficio del dubbio e vediamo che cosa ha in mente.
Sia come sia credo che tutto ciò dimostri come, fra la MARVEL e la sua diretta concorrente DC Comics, sia ufficialmente partita la gara a chi inserisce il personaggio gay dichiarato più cool. La storica rivalità fra i due editori, finora, si era sempre manifestata anche attraverso una sorta di reciproco studio, per cercare di cogliere e rilanciare le idee migliori dell'avversario, ed ora l'attenzione ha iniziato a spostarsi sull'argomento gay. Infatti Stryker sembra la risposta diretta alla grande pubblicità ottenuta dalal DC Comics con il lancio del suo recentissimo supereroe gay, Bunker, che guarda caso fa parte di un altro gruppo di giovanissimi eroi: i TEEN TITANS...
Sarà un caso? Arrivati a questo punto penso proprio di no. D'altra parte non mi stupisce più di tanto nemmeno il fatto che il mondo del fumetto americano abbia iniziato a sdoganare in maniera sempre più evidente lo storico taboo dell'omosessualità maschile, visto che negli USA, e non solo, l'argomento rappresenta qualcosa di sempre più normale e quotidiano, soprattutto per le nuove generazioni. Fare finta di niente e ostinarsi a credere che sia meglio non toccare l'argomento per non urtare la sensibilità degli adulti più bigotti, ormai, sarebbe una scelta commercialmente controproducente per chiunque. Tant'è che alla Archie Comics hanno deciso all'ultimo momento che l'albo ambientato nel futuro di Kevin Keller, il suo primo personaggio gay, raffigurerà proprio il suo matrimonio (per giunta misto)!
Vi ricordo che la Archie Comics, oltre ad essere un nome storico del fumetto americano, si rivolge prevalentemente ad un pubblico di preadolescenti e bambini, e sicuramente questa scelta non è stata fatta alla leggera. Così, volente o nolente, la Archie Comics sta dando un notevole contributo alla normalizzazione della questione gay, e sicuramente sta entrando nel cuore di tutta la comunità gay americana... Con una serie di ripercussioni che, sul lungo periodo, è molto difficile ipotizzare, ma che sicuramente ci saranno. In ogni caso può essere interessante notare che le tematiche gay, negli USA, non sono un esclusiva dei fumetti di supereroi e di quelli per bambini... Infatti sono entrati a far parte anche della surreale serie a tinte horror iZombie, pubblicata dalla DC Comics sotto l'etichetta VERTIGO.
Il fumetto è incentrato sulla giovane becchina/detective Gwen, che è costretta a mangiare almeno un cervello al mese per non rischiare di diventare una zombie nel senso classico del termine, e fra i comprimari della serie ci sono l'ex terrier di Gwen (che prima era proprio un cane ed ora è un essere umano), e Gavin, il fratello di Gwen (per il quale Scott aveva un debole fin da quando era un quadrupede). Nel numero 19 della serie Scott riesce a strappare un appuntamento a Gavin, che in effetti era sempre stato un personaggio abbastanza ambiguo, e che a questo punto coglie l'occasione per confessare di sentirsi gay da quando aveva 13 anni...
Quando però la situazione inizia a scaldarsi, Gavin viene posseduto da un fantasma omofobo, che manda tutto all'aria... Anche se lo sceneggiatore Chris Roberson ha già confermato che riprenderà l'argomento a partire dal numero 23. Morale della favola: sembra proprio che il mondo del fumetto americano abbia tutta l'intenzione di utilizzare le tematiche LGBT con sempre più facilità, e di certo questo non è un male. D'altra parte è anche vero che, storicamente, negli USA la comunità gay non si è mai chiusa a riccio e ha sempre puntato ad integrarsi e a fare propri i riferimenti culturali che la circondavano... Emblematico il caso dell'ultima edizione del BROADWAY BARES, lo spettacolo di spogliarello artistico di beneficenza che si tiene ogni anno, che di volta in volta cambia argomento e che per quest'anno aveva scelto di ispirarsi al mondo delle opere d'arte.
Ogni numero dello show, quindi, si ispirava ad una o più opere che hanno fatto la storia dell'arte, anche se ovviamente venivano reintepretate in chiave gay e sexy. Ad esempio è stato preso di mira un dipinto famosissimo negli USA: quel "Washington attraversa il fiume Delaware" realizzato dal pittore Emanuel Gottlieb Leutze nel 1851...
I ballerini e i coreografi del BROADWAY BARES ci hanno lavorato per bene e alla fine il risultato è stato quello che vedete qui di seguito...
Al di là dei risvolti inevitabilmente trash, credo che simili iniziative dimostrino proprio come la comunità gay americana abbia sempre cercato di interagire col mondo e con la cultura circostanti, e questo - a lungo andare - ha inevitabilmente prodotto quei benefici e quell'affermazione che in Italia mancano.... E guarda caso dalle nostre parti, tradizionalmente, la comunità gay ha sempre preferito isolarsi e farsi i fatti propri. Sarà forse un caso se siamo rimasti tanto indietro e se dalle nostre parti la cultura gay è un concetto ancora tanto astratto, che non interagisce col mondo esterno e che - di conseguenza - non porta il mondo esterno ad interagire con esso?
Secondo me no.
Alla prossima.
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