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martedì 20 novembre 2012

HERGÉ ET TCHANG...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come forse saprete adesso in Francia c'è una grande discussione sui matrimoni gay, e forse questo clima di rinnovata apertura ha permesso la pubblicazione di un'opera a fumetti che - a causa dei suoi contenuti - non aveva ancora trovato un editore (e di editori di fumetti, in Francia e in Belgio, ce ne sono davvero tanti!) disposto a mandarla in stampa... Cos'aveva di così scabroso il romanzo grafico di Laurent Colonnier (che vedete qui sotto assieme alla copertina dell'opera incriminata)?
Per capirlo bisogna partire dal titolo: Georges & Tchang... Il George in questione, infatti, è Georges Prosper Remi (1907-1983), meglio noto con lo pseudonimo di Hergé, con cui firmava la sua serie a fumetti dedicata al giovane Tintin, che nel tempo è diventata una vera e propria icona della cultura francofona. E perchè mai un fumetto che racconta la vita di Hergé avrebbe creato tanto scalpore? Perchè in effetti va a scavare in alcuni risvolti della vita privata dell'autore che, finora, sono sempre stati solo sussurrati... Anche se in effetti, potrebbero spiegare perchè tanti omosessuali si sono sempre identificati con facilità nel giovane Tintin e nell'atmosfera delle sue avventure... Tant'è che il recente film in 3D prodotto da Spielberg è stato definito la cosa più gay friendly vista al cinema dai tempi di MILK...
Comunque, tornando al fumetto dello scandalo, l'autore ha trovato l'ispirazione in una vecchia intervista rilasciata da Hergé nel 1973: quando gli venne chiesto qual'è la sua storia di Tintin preferita, lui rispose che era Tintin in Tibet perchè "è una grande storia d'amore", anche se poi si corresse dicendo che "è una grande storia di amicizia"...
Il punto è che, nella storia in questione, l'affetto di Tintin (amore o amicizia che sia), non era diretto ad una ragazza (perchè a Tintin le ragazze non sono mai interessate, in effetti), ma ad un giovane cinese di nome Chang... Che da quel momento in poi ha contribuito alla nascita di una serie sconfinata di ipotesi sulle preferenze sessuali del protagonista...
La cosa interessante, però, è che per il personaggio di Cheng il signor Hergé si era ispirato ad un suo carissimo amico, uno studente universitario di nome Tchang-Tchong-Jen, che tra l'altro gli fu presentato proprio per dargli una mano nella realizzazione della sua prima storia ambientata in Cina: Il loto blu... Per il quale disegnò persino gli ideogrammi cinesi che comparivano negli sfondi...
I due vissero a strettissimo contatto a metà degli anni '30, in Belgio, tanto da rendere molto gelosa la neo moglie di Hergé, Germaine, che l'aveva sposato da appena un anno... E nel romanzo grafico di cui parliamo si ipotizza una vera e propria relazione omosessuale fra i due. Di tutta questa storia non si è mai parlato molto, anche perchè Hergé era notoriamente un conservatore di destra e le sue storie venivano pubblicate principalmente su periodici cattolici, che col tempo ne avevano fatto il loro vate. Il fumetto di Laurent Colonnier, in effetti, potrebbe rappresentare un ulteriore colpo alla morale conservatrice francese, tant'è che le autorità cattoliche hanno già invitato gli eredi di Hergé ad intraprendere azioni legali contro di lui... Anche perchè con George & Tchang rispolvera l'altro grande tabù legato al rapporto fra Hergè e il suo allegro compare, e cioè l'ipotesi che l'amichevole cinese fosse in realtà una spia comunista incaricata di sfruttare il suo ascendente su Hergé per scopi non proprio chiari... Argomento a cui Roger Faligot ha dedicato addirittura un libro...
Oltretutto questa discussione potrebbe fare tornare alla ribalta l'ipotesi, mai del tutto smentita, che Hergé fosse morto a causa di complicazioni da AIDS. Complimenti, quindi, all'autore e all'editore francese 12BIS per avere dato spazio a questa storia, anche perchè è sempre bene cercare di proporre chiavi di lettura scomode e alternative...
Piccola nota a margine: i siti italiani di fumetti non hanno praticamente parlato di questa piccola vittoria della libertà di stampa, e non lo ha fatto nemmeno il noto portale www.fumetti.org, che ogni volta che si parla di Tintin scatta sull'attenti, dedicando sempre tantissimo spazio a tutto ciò che ha a che fare con questo personaggio...
Chissà come mai...

3 commenti:

Aschura ha detto...

Davvero interessante :) non ho mai considerato molto la figura di Hergé, ma dopo aver letto il post..i discorsi cambiano!!
grazie mille; bell'articolo ;D

Wally Rainbow ha detto...

Prego :-)

Anonimo ha detto...

Curioso... in effetti tante cose tornano. Articolo molto interessante!

Riccardo