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lunedì 19 ottobre 2015

CONSTATAZIONI

Ciao a tutti, come va?

Oggi volevo partire da una mezza bella notizia, e cioè dal fatto che a due settimane dall'evento è finalmente disponibile il programma di Lucca Comics & Games 2015 (lo trovate CLICCANDO QUI). Dal mio punto di vista non è una notizia del tutto bella perchè le tematiche LGBT non trovano spazio da nessuna parte, e men che meno negli incontri messi in piedi dall'organizzazione. In compenso Lucca Comics & Games organizzerà direttamente ben CINQUE incontri di approfondimento sulla rivista LINUS e i rivoluzionari fumetti degli anni '60 (sigh!), e quasi altrettanti sul rapporto fra fumetto e scienza...

Non che ci sia niente di strano, in effetti, ma certe conferme danno comunque un po' di fastidio. Soprattutto considerando che parliamo di una delle manifestazioni fumettistiche più grandi e partecipate del mondo, e in particolare se si considerà che il suo ruolo dovrebbe essere ANCHE quello di schiarire le idee su una serie di argomenti "delicati" che si riflettono nel mondo del fumetto, e che in Italia necessiterebbero di una grande manifestazione che - con la sua autorevolezza - contribuisse a fare chiarezza e a mettere i puntini sulle "i".

Dico questo perchè, ultimamamente, oltre alla solita e generalizzata tendenza a NON parlare di fumetti e argomenti LGBT negli spazi italiani dedicati al mondo del fumetto (se non rilanciando notizie particolarmente eclatanti), mi pare che si stia diffondendo un clima abbastanza tollerante nei confronti di chi ha un approccio velatamente ostile alla questione.

Intendiamoci: non sto dicendo che tutti debbano essere per forza favorevoli ai diritti LGBT o ai contenuti LGBT nei fumetti, ma se iniziano a trovare spazio argomentazioni pretestuose e "interpretazioni" soggettive di dati oggettivi, allora inizio a pormi delle domande.

A titolo di esempio, ed escludendo alcuni blog e siti che parlano di fumetti e che hanno un taglio ESPLICITAMENTE omofobo e/o cattolico integralista (e ai quali non ho alcuna intenzione di fare pubblicità), ce ne sono altri che - in teoria - si presentano in maniera neutra, ma che di tanto in tanto mi lasciano decisamente perplesso...

A titolo di esempio volevo giusto citare il caso di una recensione del primo volume dell'edizione italiana di SUNSTONE di Stjepan Šejić, pubblicato da Panini.

Per chi non lo sapesse è la storia di Ally e Lisa, due ragazze bisessuali che si conoscono "per gioco" su una chat erotica e iniziano a sviluppare una complessa relazione erotica in cui esplorano vari feticismi e situazioni, che vanno dal sadomaso al bondage, passando per i giochi di ruolo e le sottomissioni. La cosa interessante del fumetto, però, è che nel frattempo mostra anche la loro vita sociale e lo sviluppo di un rapporto affettivo ed emotivo che trascende i loro giochi erotici. Infatti nei volumi successivi dovranno cercare di trovare il giusto equilibrio fra sentimenti ed erotismo, e probabilmente è anche per questo che il fumetto - negli USA - ha avuto tanto successo, distinguendosi dalla numerosa concorrenza. Il secondo volume, per inciso, è addirittura arrivato settimo nella classifica di TIME (CLICCATE QUI).

Ovviamente il fatto che un fumetto venda bene o parli di certi argomenti non implica che gli siano dovute solo delle recensioni positive, tuttavia penso che sia implicito che un'eventuale recensione negativa - se vuole essere seria - deve essere argomentata in maniera solida, e magari non pregiudizievole. E in caso contrario chi la vaglia (se la vaglia) dovrebbe fare presente al recensore che, forse, dovrebbe rivedere alcuni punti. Non per una questione di censura, ovviamente, ma proprio per una questione di credibilità della testata (online o meno) in cui compare.

Detto questo mi sono imbattuto nella recensione di SUNSTONE comparsa sul sito mangaforever (CLICCATE QUI), ad opera di Sergio L. Duma, che non dovrebbe neanche essere l'ultimo arrivato, visto che - cercando info su internet - si legge che si occupa di letteratura inglese e americana, con particolare attenzione nei confronti degli autori influenzati da differenti mezzi comunicativi (musica, cinema, televisione) e coinvolti nei movimenti giovanili. Alcuni suoi saggi sono apparsi nei volumi ‘Commonwealth Literary Cultures – New Voices New Approaches’ e ‘Maturandosi’. I suoi racconti sono apparsi in ‘Tabula Rasa’ (Besa) e in antologie pubblicate da Coniglio Editore e Giulio Perrone Editore, ma ha all'attivo anche diversi romanzi reperibili su amazon.

Eppure boccia SUNSTONE dicendo che:

"E, d’altronde, a chi potrebbe piacere Sunstone? A qualche nerd eccitato, forse, o alle donzelle che sbavano per le varie sfumature di grigio, convinte che si tratti di chissà quale esempio di eversione. Un altro elemento irritante è il tentativo dell’autore di compiere un’operazione ideologica, veicolando, in modo subdolo ma non sottile come forse crede, i dettami gender. Del resto, lo si coglie nelle affermazioni di Ally e Lisa sulla sessualità fluida, sul fatto che si può essere indistintamente maschi o femmine e via delirando. Mi basta questo, dunque, per bocciare Sunstone."

Dettami gender??? Operazione ideologica??? Stiamo davvero parlando di quel minestrone preparato ad arte da alcune lobby di potere per strumentalizzare le paure delle persone più sprovvedute, nel tentativo di impedire (di nuovo) i progressi della società (che rischierebbero di mettere sottosopra gli equilibri di potere su cui si reggono le lobby di cui sopra)?

A quanto pare sì.


Tra l'altro un lettore del sito, tale minty77, ha commentato dicendo:

"Io Sunstone non l'ho letto, né mi interessa leggerlo. Magari è davvero un cattivo prodotto, non ne ho idea. Però se leggo...
il tentativo dell’autore di compiere un’operazione ideologica,
veicolando, in modo subdolo ma non sottile come forse crede, i dettami
gender.

... mi cadono le braccia e perdo qualsiasi fiducia o stima in chi ha stilato la recensione.
Stiamo parlando davvero di "ideologia gender"? Quella cosa che, è stato ribadito più volte, esiste solo nella testa dei complottisti e dei radicalisti religiosi più disinformati? Seriously? Dai, ma per favore... -_-"

E Sergio L. Duma ha risposto:

"Sono complottista e orgogliosamente disinformato e, sì, parlo di ideologia gender. Saluti."

Se non altro ha le idee chiare...

E comunque lo stesso recensore, poco tempo prima e sempre su mangaforever aveva anche dato un'interpretazione molto personale, se così vogliamo dire, di un  paio di illustrazioni di Emanuele Taglietti: un illustratore che aveva lavorato come copertinista nell'epoca d'oro dei tascabili erotici italiani. Nella gallery curata da Sergio L. Duma (CLICCATE QUI) compaiono anche un paio di copertine che commenta in maniera particolarmente interessante.

La prima è quella che vedete sotto, e che rappresenta evidentemente un omosessuale vecchia scuola (prego notare la vestaglia rosa e i mignolini alzati), più interessato ad esaminare la fattura di un paio di mutandine femminili che non ad assediare la procace femmina alle sue spalle...

Nella didascalia si legge:

"Ma Taglietti non era privo di ironia. Basta osservare questo tizio dall’espressione ridicola contrapposto alla conturbante allure sexy della ragazza addormentata sullo sfondo per accorgersene!
Si può dire qualsiasi cosa su questa illustrazione, ma non che sia volgare!"


Aemh... "Ridicola"? Non aveva più senso scrivere altezzosa, vezzosa, o qualcosa del genere?

Ad ogni modo la didascalia relativa all'immagine qui sotto è ancora più interessante...
Infatti si legge:


"L’immagine di questi due agenti che confabulano tra loro con alle spalle la stupenda e disinibita Poliziotta, altra famigerata eroina degli albi sexy made in Italy, è certamente ironica e si richiama al cinema comico e boccaccesco degli anni settanta!"

Beh... Insomma... In realtà la copertina è tratta dal numero 76 de LA POLIZIOTTA, che si intitolava OMOSEX É BELLO, e rappresenta due poliziotti che in effetti stanno flirtando (mentre nella storia fanno molto di più, e posso dirlo a ragion veduta, perchè il fumetto in questione ce l'ho)... E lo si intuisce anche dall'espressione divertita della poliziotta, che una volta tanto se ne sta tette al vento senza suscitare reazioni...

Ora: sicuramente il mio è un parere di parte, e magari ho anche delle aspettative di un certo tipo, ma negli anni di casi simili a questo ne ho riscontrati diversi, a fronte di (troppo) pochi interventi  che mettono in evidenza i lati positivi dei fumetti con personaggi e temi LGBT. E, anzi, i fumetti di questo genere spesso e volentieri non vengono nemmeno segnalati. Certo non si può segnalare tutto, però la sensazione è che ci siano due pesi e due misure...

E la scusa del materiale poco adatto ai bambini non regge, visto che comunque vengono segnalati fumetti con contenuti erotici e/o vengono mostrate immagini erotiche come quelle della gallery di cui sopra...

Ad ogni modo il fatto che certi argomenti, in Italia, non vengano affrontati nemmeno nelle occasioni "ufficiali" come le manifestazioni più importanti non mi sembra un segnale molto positivo...

Ovviamente, di tutto questo, al bravo Stjepan Šejić (foto sotto) non gliene può fregar di meno. Anche perchè il suo fumetto piace e vende bene...
E penso che di promuovere una presunta "ideologia gender" gliene freghi ancora meno: in primo luogo perchè lavora soprattutto per gli USA, e in secondo luogo perchè sta in Croazia...

Nel senso che in Croazia:

1) C'è già una legge contro la discriminazione di genere e per orientamento sessuale dal 2008 (che copre anche ambiti come i media e lo sport).
2) C'è già una legge contro i crimini d'odio che comprende anche orientamento sessuale e identità di genere dal  2006.
3) Dal 2012 le Unioni Civili fra persone dello stesso sesso sono già regolate come i matrimoni eterosessuali.
4) Nelle famiglie omosessuali i partner dei genitori biologici possono già adottare i loro figli dal 2015, e comunque i single possono adottare bambini anche se sono dichiaratamente omosessuali.

E questo è quanto.

Ad ogni modo, visto che la Croazia è vicina, se io fossi stato nei panni di chi organizza gli incontri di Lucca Comics & Games lo avrei invitato SUBITO a una bella tavola rotonda, per presentare il suo fumetto e per discutere delle tematiche che ci stanno dietro... Anche solo per chiarire le idee su certe questioni e dimostrare che il fumetto può ancora trattare temi scomodi, controversi e di attualità...

D'altra parte se Lucca Comics & Games preferisce parlare di LINUS (incentrando un intero incontro sul debutto dei fumetti erotici di Valentina) avrà i suoi buono motivi... Coff... Coff... Coff...

E chi ha orecchie per intendere intenda.

Alla prossima.

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