Ciao a tutti, come va?
Era da un po', ormai, che non avevo spunti per fare uno dei miei focus in cui metto in luce le criticità della situazione italiana... Tuttavia, siccome la situazione è quella che è, gli spunti hanno ricominciato a presentarsi, e quindi rieccomi qui...
E ora che vi ho avvisato continuate la lettura di questo post a vostro rischio e pericolo...
Tutto parte da una voce di corridoio (confermata anche QUI da Alessandro Bottero, che di solito non riporta voci che non hanno un fondo di verità): a quanto pare il gruppo CIR (che edita La Repubblica e L'ESPRESSO) a deciso di chiamarsi fuori dal settore degli allegati a fumetti... Che aveva inaugurato quattordici anni fa con la serie I CLASSICI DEL FUMETTO...
Pare che le vendite delle ultime iniziative di questo tipo siano andate a calare, culminando con le poche migliaia di copie dell'attuale ristampa a colori delle prime avventure di Martin Mystère. Siccome al gruppo CIR non fanno volontariato, e giustamente il loro obbiettivo era di avere un margine di guadagno (ed eventualmente un rilancio dei loro periodici in un periodo di crisi generale per la carta stampata), hanno deciso di tirare i remi in barca. Anche perchè le uniche ristampe che vendevano bene erano quelle di TEX, ma ora che di TEX hanno ristampato tutto il possibile non avevano più modo di tamponare le iniziative in perdita e la situazione stava iniziando a precipitare...
Tantopiù che ultimamente la tendenza generale degli editori di fumetti che collaboravano con i periodici a grande tiratura non era tanto quella di fornire ai gruppi editoriali materiale di forte richiamo per il grande pubblico (anche perchè, evidentemente, al riguardo hanno le idee un po' confuse), quanto quella di sfruttare queste collaborazioni per rilanciare i loro titoli in perdita e per utilizzare al meglio i diritti di materiale estero in loro possesso (o su cui pensavano di puntare in futuro), su cui però non volevano rischiare di tasca propria...
E nel lungo periodo questo atteggiamento, fra il furbetto e lo sprovveduto, ha portato a questo risultato (e qualcosa del genere lo avevo previsto persino io in tempi non sospetti, e se non ci credete CLICCATE QUI).
Al momento nel settore degli allegati a fumetti resta il gruppo RCS (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport) e - con più parsimonia - il gruppo de ILSOLE24ORE (che gestisce anche Panorama).
Ora: se parlo di questa situazione su un BLOG che si occupa di tematiche LGBT, evidentemente, un motivo c'è. Nella fattispecie volevo puntare la vostra attenzione sul fatto che, mentre il fenomeno degli allegati a fumetti potrebbe arrivare presto al capolinea, bisogna prendere atto che - in tutti questi anni - a nessuno è venuto in mente di puntare su titoli o collane che proponessero o ripronessero materiale a tematica LGBT presso il grande pubblico... A nessuno è venuto in mente di riproporre un'edizione economica di FIGLIO DI UN PRESERVATIVO BUCATO, ad esempio...
O delle graphic novel di Alison Betchdel... O magari, per restare in Italia, un'edizione da edicola di cose come "Matteo e Enrico" o Sprayliz... E men che meno a qualcuno è venuto in mente di puntare su materiale a tematica LGBT che fosse ancora inedito nel nostro paese (e sa il cielo quanta roba bella da noi non è mai arrivata)... E parliamo anche di cose targate VERTIGO, come la miniserie dedicata a Leonardo Da Vinci e ai suoi amori impossibili, giusto per dirne una...
E questo secondo me è un dato interessante. Che si può leggere in tanti modi diversi anche alla luce di alcuni dettagli che sono passati per lo più inosservati.
Una delle ultime collane di allegati proposte dal gruppo RCS in collaborazione con Panini è stata AI CONFINI DELLA STORIA, che come si può intuire era incentrata su fumetti a sfondo storico (o comunque che prendevano spunto da contesti storici). Il numero 39 della suddetta collana raccoglieva i primi tre volumi della serie francese SPARTE (di cui ho parlato a suo tempo, e se ve ne siete dimenticati CLICCATE QUI)... Che probabilmente, con le sue tavole, ha fatto vedere nelle edicole italiane più attributi maschili a fumetti di quanti se ne siano visti negli ultimi vent'anni...
Ora: a quanto mi risulta in italiano non ci sono altre edizioni di questo fumetto, la cui pubblicazione ne AI CONFINI DELLA STORIA è passata praticamente sotto silenzio... E ovviamente a nessuno è venuto in mente che questo volume poteva essere valorizzato meglio presso una determinata nicchia di pubblico, o che magari sarebbe potuto rientrare in un progetto editoriale di altro genere... Così adesso, come da prassi nel caso degli allegati del gruppo RCS, passato un anno il suddetto volume è sparito dal loro shop online e - presumibilmente - le copie invendute sono andate al macero...
Mentre il suddetto titolo, che forse è stato uno di quelli meno venduti di tutta la collana, è praticamente introvabile anche sul mercato dell'usato...
Cosa sarebbe successo se, ad esempio, il suddetto titolo fosse rientrato in una collana con un taglio diverso? Chessò... Tipo L'ALTRA STORIA, dedicata in modo specifico ai fumetti che indagano su alcuni tabù che abitualmente non vengono affrontati nei libri di storia tradizionali... Dove inserire anche cose come IL PAPA TERRIBILE (che, se non altro, ha avuto un'edizione italiana a prescindere)... Non so perchè, ma ho la sensazione che le cose sarebbero potute andare diversamente...
Ovviamente io non posso sapere come funziona il rapporto fra i grandi gruppi editoriali e le case editrici che collaborano con loro, men che meno per quel che riguarda la stesura dei programmi relativi alle collane di allegati a fumetti... Quindi non so se sono le case editrici che finora hanno escluso a priori un certo taglio per le loro proposte (rimanendo in linea con la loro classica politica editoriale), o se sono i gruppi editoriali che mettono dei freni su certi temi e su certi argomenti... Magari acconsentendo alla ristampa integrale dei lavori di Milo Manara, e mettendo dei paletti su una - per ora ipotetica - pubblicazione di titoli con tematiche prettamente LGBT... Davvero non lo so...
Di certo so che l'unica collana di inediti mai allegata ad un periodico, e cioè MYTICO! (di cui ho parlato QUI e QUI, ad esempio), è riuscita ad ispirarsi al mondo della mitologia classica senza mai accennare, anche solo in maniera indiretta, all'omosessualità... Certo: in quel caso il fatto che l'iniziativa si presentava come rivolta ad un pubblico molto giovane ha inciso, ma è pur vero che a certe cose si accenna in maniera più esplicita persino sui testi scolastici...
Ad ogni modo se la parabola degli allegati a fumetti fosse davvero entrata nella sua fase discendente ci ritroveremmo - di nuovo - alle prese con un'occasione mancata.
Non che sia una grande sorpresa, però penso che varrebbe la pena di rifletterci sopra... Anche perchè gli allegati a fumetti, negli ultimi quattordici anni, hanno rappresentato anche una grande opportunità per avvicinare (o riavvicinare) il grande pubblico al linguaggio del fumetto... E magari quel grande pubblico avrebbe potuto essere coinvolto maggiormente attraverso titoli e personaggi che effettivamente erano più in linea con la sua attuale sensibilità...
Dopotutto la pur pregevole idea di presentare dei grandi classici cozza pesantemente con il fatto che, negli ultimi vent'anni almeno, per tutta una serie di scelte editoriali scellerate (e per via di un generale imbruttimento dei media) si è andata perdendo un'intera generazione di potenziali lettori che non hanno mai avuto modo di familiarizzare con fumetti che non fossero quelli di Topolino o della Bonelli (e, in minore misura, manga e supereroi)... E dargli in pasto cose come Blake e Mortimer, piuttosto che Thorgal e/o lo stesso Tintin (che, se non altro, può ancora contare sul traino delle serie animate trasmesse negli anni Novanta dalla RAI) rischia di diventare sempre più spesso un'operazione fine a se stessa, che si rivolge a chi è già in qualche modo acoinvolto da certi personaggi e da certi generi...
Anche perchè, pur trattandosi di edizioni economiche, è pur vero che si tratta di uscite settimanali e la spesa complessiva per chi volesse seguire anche solo due o tre titoli contemporaneamente non è poi così irrilevante... A maggior ragione se si tratta di lettori molto giovani, con risorse economiche limitate, tanti interessi diversi e poca familiarità con i titoli presentati...
E comunque, come dicevo prima, la scelta di mandare tutto al macero dopo un anno o poco più (presumo per fare spazio nei magazzini, o magari perchè i diritti di pubblicazione e vendita di alcuni titoli sono a tempo determinato) non è certo d'aiuto...
In ogni caso la situazione resta questa, e chi è causa del suo mal pianga se stesso...
Alla prossima.
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