Ciao a tutti, come va?
Forse vi siete preoccupati per il fatto che questa settimana - dopo anni - è stato saltato un aggiornamento: in quel caso vorrei tranquillizzarvi, dato che in realtà sono solamente stato travolto dall'epidemia influenzale che è in giro in questo periodo. Poco male, quindi.
Anche perchè oggi vado a segnalarvi una nuova iniziativa che offre degli spunti di riflessione abbastanza interessanti.
Negli USA, tanto per cambiare, è da poco attiva una piccola realtà editoriale che nasce per promuovere contenuti LGBT+, si chiama Stacked Deck Press e al momento ha in catalogo quattro pubblicazioni.
Nella fattispecie si tratta di pubblicazioni come la storia di un cavaliere della Tavola Rotonda che diventa donna per via di un incantesimo, con tutte le implicazioni sociali del caso...
La storia di una madre che cerca di crescere la figlia senza troppi pregiudizi di genere...
Una classica antologia di storie "underground" a tematica LGBT (di cui parlai a suo tempo)...
E per finire un benl libro di disegni da colorare per adulti (di quelli che vanno tanto di moda ultimamente), in cui i soggetti sono personaggi molto iconici per la cultura e la storia LGBT (ovviamente da un punto di vista prettamente statunitense).
Se questi articoli vi interessano lo shop della casa editrice lo trovate CLICCANDO QUI. In ogni caso oggi non vi parlo di questa piccola casa editrice per quello che ha già fatto, ma per quello che ha intenzione di fare. Infatti sul suo sito si legge che sta cercando materiale da inserire nella sua prossima antologia, che sarà un po' diversa dal solito. Infatti vuole ospitare solo da fumettisti e fumettiste trans, che potranno utilizzare il linguaggio del fumetto per trattare diverse tematiche dal proprio punto di vista. Come si legge sulla pagina che annuncia l'iniziativa (CLICCATE QUI se volete maggiori informazioni) le storie dovranno essere al massimo di otto pagine, ed è prevista anche una piccola retribuzione (20$ a pagina) per quanti verranno selezionati. Al momento sulla pagina si danno per certe una ventina di adesioni, ma dalla discussione sottostante si evince che l'iniziativa potrebbe avere un riscontro molto più ampio.
Staremo a vedere.
Sicuramente mentre leggevo di questa cosa non ho potuto fare a meno di pensare che, se pure in Italia iniziamo ad avere editori che hanno un occhio di riguardo per le tematiche LGBT, e anche se abbiamo qualche fumettista omosessuale che non lo nasconde (ma che, d'altra parte, in buona parte dei casi preferisce non compromettersi troppo con storie e contenuti troppo "schierati"), alla fine dalle nostre parti fumettisti o fumettisti trans non mi risulta che ce ne siano... O perlomeno non mi risulta che siano dichiaramente trans nel loro specifico ambito lavorativo.
E questo penso sia abbastanza indicativo di tutta una quantità di cose che chi non è trans dà per scontate, ma che poi tanto scontate non sono, soprattutto nel mondo dell'editoria a fumetti italiana.
Comunque se qualche fumettista trans italian* volesse farsi avanti con la Stacked Deck Press, una volta che è in grado di comunicare in inglese non penso che dovrebbe farsi problemi.
Anzi...
Ad ogni modo vi terrò aggiornati anche su questa cosa, e se volete aggiornarvi un po' su tutta la questione dei generi e degli orientamenti vi ricordo che su National Geographic di questo mese si parla proprio di questo... Con tanto di (doppia) copertina dedicata.
E infatti nel nostro paese (tanto per cambiare) per via delle copertine e per via del contenuto del dossier interno è scoppiato un tale casino che il sito italiano ha sentito la necessità di autointervistarsi, per chiarire la sua posizione e il suo punto di vista (se vi interessa CLICCATE QUI)...
Così adesso rischiamo anche di entrate nel Guinness dei primati per essere il primo paese occidentale in cui una rivista prestigiosa come National Geographic ha sentito la necessità di giustificare le sue scelte contenutistiche...
*SIGH*
Alla prossima... Ora torno a curarmi i postumi dell'influenza.
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