Anche quest'anno sono pronto a sottoporvi i candidati per il premio GLAD (Gay e Lesbiche Ancora Denigrati), che è arrivato alla sua terza edizione e che anche questa volta vi permetterà di votare quello che - secondo voi - è stato il fumetto Made in Italy che ha rappresentato nella maniera più pregiudizievole e inaccurata il mondo LGBT... Facendo un pessimo servizio anche al fumetto in generale, visto che i prodotti di questo tipo finiscono col tenere lontani anche molti lettori occasionali che non appartengono al mondo LGBT di cui sopra... Dato che, soprattutto se sono giovani e/o si tengono aggiornati, preferiscono stare ben lontani da quei fumetti che offrono una rappresenzazione anacronistica e superficiale dell'omosessualità.
E chi saranno mai i candidati di quest'anno???
1) DRAGONERO (Bonelli)
Dopo tanti annunci, forse un po' troppo autocelebrativi, finalmente nell'unica serie fantasy attualmente prodotta in Italia uno dei personaggi ricorrenti esce ufficialmente allo scoperto come lesbica (dopo che si era accennato alla cosa nei romanzi che si sono visti in libreria). Si tratta di Myrva Aranille, la sorella tecnocrate del protagonista. Il problema è che, oltre a non essere approfondita ed esplicitata, la sua omosessualità finisce per ricadere in diversi cliché (e in particolare in quelli che hanno caratterizzato le lesbiche-fotocopia proposte da Luca Enoch dagli anni Novanta in poi)... Senza dimenticare che, a quanto pare, sembra concepita più per solleticare gli appetiti (e per confermare gli stereotipi) di un certo pubblico eterosessuale maschile, piuttosto che per aprire le porte ad un nuovo modo (più moderno) di rappresentare l'omosessualità nel fumetto italiano. E il tutto è reso ancora più imbarazzante dal fatto che il fantasy contemporaneo è un genere in cui l'omosessualità viene rappresentata con sempre maggior disinvoltura e verosimiglianza.
Di tutto questo ho parlato QUI.
2) NATHAN NEVER (Bonelli)
Nella saga che si è consumata quest'estate c'è stata una vera propria ecatombe, che si è concentrata con un certo impegno proprio sui personaggi omosessuali della serie... Che - oltretutto - hanno avuto modo, per la prima volta, di essere raffigurati mentre baciavano i loro partner solo quando questi erano in punto di morte. Per il resto il ritorno in pianta stabile di Legs Weaver in questa serie non ha portato a niente di nuovo e la società futuristica (e - da questa estate - extradimensionale) ancora non è stata in grado di rappresentare un mondo LGBT visibile ed emancipato.
Di tutto questo ho parlato QUI.
3) IL MORTO (Menhir Edizioni)
In Italia, ormai, è diventato molto raro vedere qualche nuovo editore che si propone di fare concorrenza ai suoi colleghi storici, soprattutto riferendosi a dei generi che ultimamente non sono propriamente di moda, come ad esempio i fumetti neri. Poi, però, può capitare che arrivino dei fumetti che riescono a sbaragliare tutta la concorrenza in fatto di stereotipi e approssimazioni legati al mondo omosessuale e transessuale... E la storia del IL MORTO che si è vista la scorsa estate lo dimostra.
Ne ho parlato nel dettaglio QUI.
4) DYLAN DOG (Bonelli)
In realtà bisogna dire che rispetto ad un 2015 a dir poco spumeggiante (per quel riguarda la rappresentazione imbarazzante delle tematiche sessuali, ovviamente), il 2016 di DYLAN DOG è stato alquanto contenuto. Eppure non sono mancate diverse perle, senza contare che la Londra in cui si muove continua ad essere a prova di omosessuali coniugati, visibili e positivamente rappresentati. E inoltre, anche quest'anno, non poteva mancare un nuovo caso di gay rappresentato in maniera tradizionalmente negativa. Dato che a suo tempo mi era sfuggito recupero in questa sede riassumendo brevemente cosa è successo su DYLAN DOG 359.
Per farla breve c'è un ragazzo, Holden, che scopre di avere il potere di condividere i ricordi col prossimo, e in particolare con gli assassini. Quando viene ritrovato un cadavere le sue doti gli permettono di rintracciare il responabile tramite i suoi stessi ricordi. Così si scopre che l'assassino era un omosessuale particolarmente sfortunato (che OVVIAMENTE, oltre ad essere sfortunato come da manuale, non può che lavorare in ambito teatrale), che dopo la morte del suo compagno passa da una relazione all'altra e infine si imbatte in un tizio che inizia a ricattarlo... E per questo lo uccide e nasconde il cadavere, pensando di farla franca... Finchè Holden non lo mette con le spalle al muro.
E così l'unico omosessuale che si manifesta nel 2016 di DYLAN DOG risponde al solito insieme di classici stereotipi negativi e drammatici che tradizionalmente contraddistinguono gli omosessuali maschi negli albi Bonelli... Alla faccia del "nuovo corso" che era stato annunciato qualche anno fa.
5) AGENZIA ALFA (Bonelli)
La saga della telepate lesbica Kay, portata avanti in questa serie collaterale a Nathan Never (che questa volta esplora uno dei possibili futuri remoti della saga), continua ad essere contraddistinta dai cruenti omicidi del suo ex... Che, a quanto pare, ha scelto di diventare un serial killer e di abbandonarsi al suo "lato oscuro" proprio dopo avere scoperto che Kay lo ha mollato per andare con le donne. E la cataclismatica conclusione di questa linea narrativa non lascia spazio ad eventuali cambi di prospettiva nel futuro di Kay (o perlomeno di questa versione di Kay, che dopo gli eventi narrati in Nathan Never l'estate scorsa non coincide più con quella che comparirà d'ora in poi negli albi Bonelli, e della quale - per la verità - non si conosce nemmeno l'orientamento sessuale).
Do tutto questo ho parlato QUI.
Quale di questi titoli vincerà l'ambitissimo PREMIO GLAD assegnato da questo BLOG?
Ovviamente la risposta potete fornirla solo voi, rispondendo al sondaggio che trovate qui sotto.
VOTATE! VOTATE! VOTATE!
Avete tempo fino al 17 maggio!
Poll: PREMIO GLAD 2017
- DRAGONERO (Bonelli)
- NATHAN NEVER (Bonelli)
- DYLAN DOG (Bonelli)
- IL MORTO (Menhir)
- AGENZIA ALFA (Bonelli)
Risultati:
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