Ciao a tutti, come va?
Di tanto in tanto, lo devo ammettere, riesco ancora a stupirmi di come la situazione dei fumetti italiani sia diventata così anomala. Talmente anomala da far sembrare "normali" degli episodi che in effetti, in un contesto diverso, aprirebbero comunque le porte a discussioni e riflessioni di un certo peso.
Ad esempio: l'ultimo numero di Topolino ha dedicato la copertina all'ennesima versione paperizzata di un calciatore, nella fattispecie a Gianluigi "Gigio" Donnarumma, giovane portiere (è nato nel 1999) del Milan e della nazionale italiana.
Ovviamente, di per sé, non c'è niente di male nel celebrare (di nuovo) un calciatore in copertina, tuttavia penso sia abbastanza evidente che quando un settimanale di fumetti Disney finisce per essere segnalato più per le sue copertine con calciatori paperizzati che per i suoi contenuti, allora qualcosa non funziona più tanto bene. Tantopiù che questa volta Topolino è arrivato persino a guadagnarsi una gallery (peraltro parziale) delle sue copertine sui calciatori sul sito di Sky Sport (CLICCATE QUI), e non penso che sia un segnale necessariamente positivo, soprattutto se Topolino punta ancora a conquistare un pubblico generalista.
Certo si può ipotizzare che, rientrando nella galassia della Panini, il settimanale Topolino sia tenuto a fare periodicamente dei service calcistici... Cosi come è ipotizzabile che - essendo il calcio lo sport più popolare in Italia - si cerchi di raggranellare qualche nuovo lettore paperizzando di tanto in tanto qualche calciatore in copertina e/o cercando persino di costruirci sopra delle storie... Che in alcuni casi diventano talmente tante da poter essere raccolte in volumi monotematici...
E anche questo, a ben guardare, non è poi così normale... Anche se ormai sta diventando sempre più frequente.
I dati di vendita di Topolino, da qualche anno, sono blindati (del come e del perchè potrebbe essere stata presa questa decisione ne ho parlato in varie occasioni, ad esempio QUI), quindi non è davvero possibile sapere se le cose stanno andando meglio e se ci sono stati segni di ripresa nel lungo periodo. Gli ultimi dati parlavano di una media venti abbonamenti in meno ogni giorno e di un rialzo temporaneo delle vendite solo in presenza di qualche gadget allegato.
Presumo, però, che le cose non stiano andando particolarmente bene, perchè - vista la situazione - se ci fosse stata una ripresa effettiva i comunicati stampa relativi non sarebbero mancati.
In compenso posso dirvi per certo che la controparte francese di Topolino, e cioè Le Jurnal de Mickey è in ripresa. E posso dirlo perchè fornisce ancora i suoi dati di vendita all'ACPM (Alliance pour les Chiffres de la Presse et des Médias). Così, andando alla sua pagina dedicata, si scopre che dal 2015 al 2016 la testata ha iniziato una timida ripresa dopo anni di continuo ribasso. Infatti le vendite sono aumentate (complessivamente del 1,49% , e del 2,17% in Francia). Tutti i dati li trovate QUI.
Forse questa ripresa può sembrarvi poco rilevante, ma - come ho detto in passato - dovete considerare che in Francia le alternative per i giovani lettori di fumetti non mancano. Oltretutto Le Journal de Mickey ha un target ben preciso, e cioè la fascia d'età compresa fra i 7 e i 14 anni, che ha sicuramente a disposizione tantissimi altri modi per passare il suo tempo libero. E infatti, per la cronaca, se Le Journal de Mickey nel 2016 ha segnato una ripresa generale non si può dire altrettanto di Spirou (che, anche se in Francia ha guadagnato un 1,32% ha registrato un -0,12% complessivo nell'area francofona).
Quindi, a questo punto, potrebbe essere interessante analizzare quelli che potrebbero essere i motivi che hanno determinato la ripresa de Le Journal de Mickey in questo periodo non proprio facile, in particolare evidenziando quelle strategie che Topolino NON applica in Italia.
Partiamo, quindi, dal numero attualmente in edicola: la prima cosa che ho notato è che anche Le Journal de Mickey - in copertina - annuncia un servizio sui campioni... Però in questo caso si tratta di campioni di videogiochi (un argomento che trova spesso spazio nel settimanale)... Quando è stata l'ultima volta che Topolino ha messo in copertina la parola videogame?
Inoltre, come da tradizione, nelle pagine di Le Journal de Mickey trovano spazio anche fumetti non disneyani, e addirittura segnalazioni di fumetti per ragazzi che - tecnicamente - potrebbero fare concorrenza al settimanale, ma che in realtà vengono considerati alla stregua di film, serie televisive e altri prodotti di intrattenimento... E che possono fornire un valore aggiunto ai suoi contenuti e alle sue rubriche.
Questa settimana, ad esempio, si parla della serie Légendaìres di Patrick Sobral...
E, a proposito di fumetti non disneyani, un'altra cosa che non ho potuto fare a meno di notare è che tramite il sito ufficiale de Le Journal de Mickey (CICCATE QUI) gli abbonati, e solo gli abbonati, possono partecipare a una gran quantità di concorsi che mettono in palio anche e soprattutto fumetti per ragazzi non disneyani. E, sempre attraverso il sito, è possibile interagire direttamente con la rivista inviando foto, disegni e altro che potrebbero essere poi selezionati per la pubblicazione (sul sito o addirittura sul settimanale).
Tuttavia la vera grande differenza fra il sito de Le Journal de Mickey e quello di Topolino è che mentre quest'ultimo è totalmente autoreferenziale, quello di cui cui stiamo parlando è un vero e proprio magazine che segnala varie news (di musica, cinema, videogiochi e altro) che potrebbero interessare il suo pubblico di riferimento. Certo si parla anche di produzioni Disney, ma non si esclude tutto il resto. E, soprattutto, si cerca di coinvolgere i lettori con tutta una serie di attività e di proposte che li mettono al centro del settimanale, e non li considerano solo elementi passivi...
E così se la stampa generalista parla di Topolino per via delle sue copertine coi calciatori, in Francia parla de Le Journal de Mickey perchè ogni anno seleziona una giuria che deve votare il miglior romanzo e il miglior fumetto dell'anno: il Grand Prix des lecteurs du Journal de Mickey.
E badate bene che la suddetta giuria non è messa assieme a caso, ma i membri che vengono scelti ogni anno devono farsi avanti di loro iniziativa per poi essere vagliati dalla redazione (CLICCATE QUI) e dal Presidente della giuria (che quest'anno sarà la scrittrice Marie-Aude Murail)... E infatti anche se il premio è in autunno la possibilità di sottoporre le candidature scadeva all'inizio di aprile.
Da notare che questo settimanale promuove anche i concorsi che non gestisce direttamente, ma che hanno comunque un certo valore culturale... Come il Grand Prix Poésie RATP, dedicato ai poeti in erba fra i 12 e i 18 anni (CLICCATE QUI).
Intendiamoci: anche Le Journal de Mickey, come Topolino, cerca di dare spazio a cose un po' più frivole come le varie celebrità nazionali, però lo fa con un'approccio abbastanza diverso rispetto alla controparte italiana. Ad esempio: quest'anno ha selezionato 75 celebrità dell'area francofona e ha incaricato l'agenzia demoscopica IPSOS di portare avanti un'indagine fra il pubblico di età compresa fra i 7 e i 14 anni (e cioè il suo pubblico di riferimento dichiarato), con lo scopo di selezionare i 50 più conosciuti. In un secondo tempo, chiedendo di dare loro un voto da 1 a 10, ha realizzato una bella classifica delle celebrità più popolari fra i giovani francesi... E il risultato di questa particolare pagella, di cui ovviamente hanno parlato molto anche i media generalisti, potete vederlo anche voi qui sotto...
Al di là della bella idea di fare un sondaggio di questo tipo per farsi pubblicità e al tempo stesso per conoscere i gusti del pubblico potenziale della rivista, direi che è abbastanza interessante notare che al primo posto c'è un cantante, seguito da due calciatori, un umorista e un campione di arti marziali.
Ammetto che sono estremamente ignorante in fatto di celebrità francofone, ma non ho potuto fare a meno di notare che in questa particolare classifica la quota gay/gay friendly non è stata esclusa a priori, anzi...
A parte il cantante Mika, che si è comunque piazzato in una dignitosa trentesima posizione, ho riconosciuto in quarantesima posizione il suo collega Keen'v, che qualche anno fa divenne famoso per una canzone molto esplicità contro l'omofobia (anche in famiglia) che si intitolava "Commes le autres" e il giovane attore Rayne Bansetti al nono posto... Rayne Bansetti (foto sotto) è diventato famoso in Francia perchè dal 2015 interpreta la parte di un ragazzo gay di nome Dimitri nella fiction televisiva Clem.
Inoltre nella lista non mancano nemmeno i personaggi che sono diventati icone lesbiche, come la cantante Zazie (vero nome Isabelle Marie Anne de Truchis de Varennes)...
In realtà, facendo una ricerchina veloce su internet, fra i cinquanta nomi che compaiono in questa lista ce ne sono molti altri che in qualche modo hanno avuto a che fare col mondo gay... Fra dichiarazioni gay friendly, ruoli gay, debutti in locali gay e via dicendo... Per non parlare di quelli che in qualche modo non hanno mai voluto smentire le illazioni sul loro presunto orientamento omosessuale. Eppure non solo questi personaggi sono stati selezionati da Le Journal de Mickey per essere votati dal pubblico di 7/14 anni, ma in qualche caso si sono guadagnati anche delle posizioni abbastanza interessanti.
Cosa questo può voler dire lo lascio decidere a voi.
Personalmente sono abbastanza convinto che se Le Journal de Mickey ha iniziato a riguadagnare punti è anche perchè ha scelto di non ripiegarsi su se stesso, concentrandosi su di un pubblico di riferimento preciso da coinvolgere in maniera sempre più diretta.
Mediamente nel 2016 ha venduto 105.000 copie a settimana, e per una rivista che si rivolge ad un pubblico circoscritto come quello dei 7/14 anni direi che non è male. Probabilmente Topolino in Italia vende ancora qualcosa in più, ma non bisogna dimenticare che cerca di raggranellare lettori ovunque e in tutte le fasce d'età: dai fans dei Pooh ai tifosi di calcio, passando per il pubblico di Sanremo... Concordando preventivamente una serie di service a dir poco imbarazzanti, che forse non contribuiscono più di tanto a fargli guadagnare punti nella fascia di pubblico dei 7/14 anni.
E in effetti se, molto ipoteticamente, anche Topolino decidesse di fare una selezione di celebrità italiane da mettere in classifica e da far votare... Beh... Non so perchè, ma ho la sensazione che l'età media sarebbe molto più alta e/o che i calciatori sarebbero almeno il 50% dei selezionati... Senza contare che la rappresentanza gay/gay friendly sarebbe pressochè inesistente.
Certo è che, se anche Topolino commissionasse un sondaggio del genere ad una società esterna, sarebbe davvero molto interessante verificare se il pubblico potenziale italiano dei 7/14enni, quello vero, condivide il suo punto di vista oppure no... E qualcosa mi dice che le sorprese non sarebbero poche.
D'altra parte se gli editori italiani non fanno questo tipo di sondaggio (o se, dopo averlo fatto, preferiscono non renderlo pubblico) un motivo ci sarà... Così come ci sarà un motivo se preferiscono non rendere pubblici i loro dati di vendita, a differenza degli editori francesi.
À la prochaine...
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