Ciao a tutti, come va?
Proprio mentre scrivo al California College of the Arts di San Francisco si sta tenendo la seconda edizione del Queers and Comics: una due giorni di conferenze molto intensa, incentrata - come potete intuire - sul tema dei fumetti a tematica LGBT e di tutto il mondo che gli gira attorno...
Anche se, molto colpevolmente, in Italia le conferenze di questo tipo sono a dir poco rare direi che le cose di cui discutere non sono poche, anche perchè alla suddetta iniziativa partecipano oltre 150 relatori (fra esperti, artisti e operatori del settore) ridistribuiti in quarantatre (avete capito bene: QUARANTATRE) conferenze... Senza contare i due focus su Gengoroh Tagame e Mariko Tamaki (che ovviamente sono presenti). E, se non ci credete, la presentazione dettagliata degli ospiti la trovate CLICCANDO QUI, mentre il programma del Queers and Comics 2017 lo trovate CLICCANDO QUI... Per partecipare era necessario acquistare un biglietto dal prezzo non proprio economico, ma direi che quei 75 dollari per due giorni li valeva tutti...
L'unico problema, se di problema si può parlare, è che durante questo evento non ci sono mai meno di quattro conferenze in contemporanea, quindi è dolorosamente necessario operare delle scelte... E considerando che praticamente tutte le conferenze in programma risultano imperdibili posso solo immaginare come ci si sente a dover rinunciare a questa piuttosto che a quella... Anche perchè i temi coprono un po' tutto lo spettro del fumetto LGBT, dai contenuti alle strategie di promozione, passando per i risvolti tecnici e quello socio-pedagogici... Quindi, in poche parole, si tratta di una vera e propria abbuffata per tutti quelli che sono golosi di questi argomenti...
Il tutto organizzato in una struttura particolarmente adatta a questo tipo di iniziative, come può essere un College con le sue aule e i suoi spazi, che per l'occasione vengono messi a disposizione di una due giorni dedicata interamente ai fumetti LGBT... So che forse posso risultare un pochetto ripetitivo, e forse anche un po' di parte, ma credo che una cosa del genere sia a dir poco notevole... E dà la misura di quello che sono diventati (e di quello che rappresentano) i fumetti a tematica LGBT nel 2017... Perlomeno negli USA...
E così, dopo l'esaltazione che prende il sopravvento mentre segnalo questo tipo di iniziative, arriva l'inevitabile perplessità che accompagna il pensiero che nel nostro paese tutto questo (per ora) resta pura e semplice fantascienza... Tantopiù che se l'ambito accademico ancora non ha pensato di toccare questo argomento, men che meno con una manifestazione che dura qualche giorno (con l'eccezione, forse, del festival NipPop che si tiene all'Università di Bologna, ma che tocca certe tematiche mooooooolto alla lontana), nemmeno le manifestazioni fumettistiche che si tengono nel nostro paese riescono ad affrontare il discorso nel modo che merita (a differenza di quanto accade, tanto per cambiare, nelle manifestazioni fumettistiche statunitensi). E direi che, nel 2017, una situazione del genere pare un po' desolante.
E qualcosa mi dice che, anche se di questo problema ho già parlato in più occasioni, dovrò tornarci presto sopra... Soprattutto in considerazione della piega che sta prendendo il fumetto Made in Italy negli ultimi anni.
Vedremo un po'...
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Alla prossima.
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