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domenica 2 aprile 2017

NUOVA BANCAROTTA...

Ciao a tutti, come va?

In realtà, anche se mi piace molto l'idea che questo blog possa fornire notizie che tendenzialmente circolano poco, ci sono delle news che preferirei non dover riferire mai.

News tipo quella di oggi... E cioè che l'editore tedesco Gmuender ha dichiarato la seconda bancatotta nel giro di tre anni, e se non troverà presto dei nuovi investitori non si sa proprio come andrà a finire.

I fatti, molto in sintesi, sono questi: questa casa editrice era diventata un caposaldo dell'editoria gay omoerotica (e non solo) dal 1981, e in particolare era famosa per la sua guida gay SPARTACUS, per i suoi libri fotografici e - nel mercato prettamente tedesco - anche per le riviste e la narrativa. Più o meno dal 2000 aveva iniziato a pubblicare in maniera continuativa anche fumetti e libri di illustrazioni e sembrava che tutto fosse destinato ad andare sempre meglio... Anche perchè nel frattempo aveva aperto diverse librerie specializzate in Germania, era arrivata a dare un lavoro fisso a ottanta persone e aveva un fatturato annuo che si aggirava intorno ai nove milioni di euro...

Poi, evidentemente, qualcosa non è più andata per il verso giusto, tant'è che il fondatore della casa editrice (che gli aveva dato il nome) aveva ceduto l'attività nel 2011, e dopo tre anni la nuova proprietà aveva ammesso di essere insolvente, con un comunicato che a suo tempo avevo riportato anche su questo BLOG (CLICCATE QUI per leggerlo).

Cosa è successo dal 2014 a oggi? Apparentemente la situazione sembrava essersi risollevata, e quando la Corte di Charlottenburg ha dichiarato la nuova bancarotta lo scorso 15 marzo la notizia ha colto un po' tutti impreparati. Poi, però, sono emersi alcuni dettagli poco confortanti.

Il mio post sulla prima bancarotta risaliva al giugno 2014, ma nel novembre dello stesso si era fatto avanti un nuovo investitore nella persona di Frank Zahn (foto sotto), un imprenditore che per i successivi tre anni avrebbe tamponato tutte le perdite della casa editrice attingendo al proprio capitale... In attesa di un ripresa che purtroppo non si era ancora verificata (tant'è che ultimamente erano aumentati i libri che erano pubblicati tramite crowdfunding)...

La situazione, però, è precipitata quando Frank Zahn è venuto inaspettatamente a mancare lo scorso 8 febbraio (aveva solo 49 anni), e poichè la casa editrice aveva finito per appoggiarsi quasi interamente sulle sue spalle potete immaginare anche voi quello che è successo... Anche perchè il capitale di Frank Zahn non era illimitato, e già dalla scorsa estate pare che avesse problemi a saldare puntualmente i conti... E così adesso, stando anche a quello che riferisce lo sceneggiatore Dale Lazarov su facebook, la casa editrice non è più nemmeno in grado di pagare gli anticipi agli autori per le nuove opere, e men che meno le percentuali sulle vendite dell'ultimo anno. Inoltre ha deciso di chiudere l'edizione cartacea del suo magazine Manner (che dovrebbe restare solo in versione digitale)...

Al momento, comunque, sembra intenzionata a non gettare la spugna e a cercare nuovi investitori. Il problema è che adesso, a differenza di quanto è avvenuto nel 2014, gli investitori sanno come sono andate le cose a Frank Zahn, e quindi non è affatto detto che se la sentano di farsi avanti senza qualche garanzia in più e senza un progetto editoriale finalizzato ad un concreto rientro delle spese.

E probabilmente il problema di questa casa editrice, negli ultimi anni, è stato proprio questo.

Nel senso che è cosa buona e giusta adeguarsi alle nuove tecnologie e alle nuove piattaforme digitali, ma se il piano editoriale degli ultimi anni, e l'approccio verso l'editoria gay in generale, era fondamentalmente rimasto uguale a quello di venti anni fa era inevitabile che si creassero degli scompensi.

Nel senso che qualche decennio fa la situazione economica globale (e questa casa editrice ha una distribuzione internazionale) era molto diversa, e le edizioni di lusso potevano avere un mercato più ampio... Così come avevano senso libri fotografici con soggetti omoerotici a prezzi mediamente molto alti, visto che - ad esempio - le connessioni a internet (che non erano poi così diffuse) non consentivano di scaricare rapidamente immagini dello stesso genere in alta qualità. Poteva anche avere senso una guida gay internazionale come SPARTACUS, che in effetti si vendeva come il pane anche se era abbastanza cara... Così come potevano avere senso la pubblicazione di fumetti in edizioni extra lusso anche se non si trattava sempre di cose propriamente imperdibili...

Il problema è che, col tempo (e con la diffusione della banda larga e delle app di incontri, di pari passo con la diminuizione generale del potere d'acquisto in buona parte del mondo), il pubblico è diventato molto più selettivo... E molto meno disposto a spendere soldi per delle pubblicazioni di lusso... Anche perchè, nello specifico caso dei fumetti, far pagare una ventina di euro un manga in versione extra large e su carta pregiatissima, quando mediamente un manga con lo stesso numero di pagine costa la metà (o addirittura si può leggere gratis su qualche sito abusivo), aveva poco senso... E forse tradiva una scarsa consapevolezza della situazione attuale da parte dei responsabili della casa editrice. Tant'è che anche quando venivano riproposte le edizioni "economiche" dei suoi libri fotografici si trattava comunque di passare da una sessantina di euro a una trentina, come nel caso del bel saggio Beards - An Unshaved History (fonte Amazon)... E anche se il prezzo veniva dimezzato restava comunque fuori dalla portata di chi, in periodo di crisi, doveva stare attento a come spendere i suoi soldi...

Tornando a parlare di fumetti, comunque, il formato e il prezzo del catalogo di questa casa editrice era obbiettivamente fuori mercato... Anche perchè, se è pur vero che anche in fumetteria arrivano edizioni cartonate che dissanguerebbero il portafogli di chiunque, è anche vero che che si tratta di materiale che - generalmente - era già stato venduto in altre forme, e che in precedenza si era creato un bacino di utenza abbastanza ampio da giustificare questo tipo di pubblicazione extra lusso.

Con i fumetti della Bruno Gmuender le cose non stavano esattamente così, anche perchè molti dei fumetti che proponeva erano del tutto inediti su carta (o quasi)... E nel lungo periodo la strategia di proporli da subito in edizioni di lusso non ha certo favorito (nella maggior parte dei casi, se non altro) la loro diffusione e/o il riavvicinamento del pubblico ai fumetti omoerotici in versione cartacea...

Anche se probabilmente le vendite del suo catalogo di fumetti, di recente, sono andate molto meglio rispetto ad altre... Se non altro per il fatto che mediamente costavano meno delle altre cose che metteva in commercio.

Cosa accadrà adesso?

Certo è che al momento la situazione resta alquanto nebulosa, e sarebbe davvero un peccato se una casa editrice come questa - che comunque  avrebbe ancora un grande potenziale - dovesse chiudere i battenti.

D'altra parte se si trovassero dei nuovi investitori, ma certe strategie rimanessero sempre uguali, si tornerebbe da punto accapo nel giro di qualche anno...

In ogni caso vi terrò aggiornati.

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