Ciao a tutti, come va?
Forse, se siete ancora di quelli a cui piace curiosare nelle edicole, avrete notato che la copertina di Topolino della scorsa settimana era dedicata alla versione paperizzata di Gianni Morandi, che è ufficialmente diventato cittadino di Paperopoli col nome di Gionni (!) Moranduck...
Di per sè non è che sia una grande novità, anche perchè delle copertine di Topolino dedicate alle versioni paperizzate di noti personaggi italiani mi sono occupato più volte, tuttavia in questo caso può essere interessante notare che alla solita intervista non si accompagnano le solite mini gag che si risolvono in una pagina, ma una storia molto articolata in cui Moranduck diventa di fatto il personal coach di Zio Paperone, e lo aiuta a risolvere i conflitti e le critiche che gli arrivano sui social (come Faceduck) attraverso gli abbracci e il pensiero positivo... Facendolo arrivare al punto di abbracciare il suo arcirivale Rockerduck...
Il che, probabilmente, rappresenta un nuovo punto di non ritorno nel processo di stravolgimento italiano delle caratterizzazioni disneyane, peraltro ad uso e consumo di quello che sembra a tutti gli effetti un service commerciale realizzato in occasione dell'ennesimo (tentato) rilancio di Gianni Morandi presso le nuove generazioni... Guardacaso in concomitanza con il lancio della sua collaborazione con Fabio Rovazzi, un cantante molto popolare (anche a livello globale, coi suoi video che hanno decine di milioni di visualizzazioni du youtube) che ha giusto cinquant'anni in meno di lui...
Se non altro nella storia di Topolino, molto fra le righe, hanno avuto il buon senso di fare un po' di ironia sul fatto che Moranduck non è esattamente un ragazzino...
Intendiamoci: non che a 73 anni ci sia niente di male a mantenersi arzilli e in forma, però forse Topolino questa volta avrebbe potuto pensarci due volte, o al limite coinvolgere anche la versione paperopolese di Fabio Rovazzi... Chessò... Avio Paperazzi... Che magari avrebbe avuto più senso per un pubblico che si presume essere composto per la maggior parte da under 14...
Comunque quel che è stato è stato.
In realtà se parlo di Topolino oggi non è per sparare ancora sulla crocerossa... E non è nemmeno perchè il numero con Gionni Moranduck è uscito il 28 giugno (sigh!)... In realtà, siccome oggi non voglio essere cattivo, non voglio neanche approfondire il fatto che lo stesso giorno, in Francia, Le Journal de Mickey è uscito con un numero doppio strapieno di fumetti e che - al posto di un'intervista a Gianni Morandi - ha voluto dedicare un reportage agli studi di animazione che trasformano i manga in anime...
Infatti, siccome oggi non sono cattivo, ma solo un po' spietato... Volevo giusto segnalarvi cosa succede negli USA mentre in Italia i service di paperizzazione dei personaggi famosi sono sempre più fuori controllo. E cioè l'esatto contrario...
Infatti, in occasione della prossima uscita della nuova serie di Ducktales, la Disney ha elaborato una app, ALL DUCKED OUT, in cui cui tutti possono creare il proprio avatar in versione paperizzata... E ovviamente con la grafica della nuova serie...
Per ora questa app è disponibile solo negli USA, ma penso che sia abbastanza ovvio che presto si diffonderà ovunque... E comunque, se ne sto parlando qui, è per un buon motivo. Infatti le opzioni disponibili già in quetsa prima versione lo rendono già molto minority friendly, sia dal punto di vista etnico, che da quello dell'identita di genere e dell'orientamento sessuale... Visto che di paperi e papere si possono scegliere il colore del piumaggio, la struttura fisica, l'acconciatura e persino la postura... Nonchè un abbigliamento che può sottolineare - e non poco - la personalità degli utenti... Come potete intuire dalle immagini qui sotto...
In parole povere qualcosa mi dice che molto presto Paperopoli (o Duckburg, che di si voglia) potrebbe registrare un aumento inaspettato della sua cittadinanza LGBT, o perlomeno queer... Per non parlare delle sue minoranze etniche... E sicuramente, siccome alla Disney non sono degli sprovveduti, la cosa era voluta e fa parte integrante del processo di svecchiamento del franchise Ducktales per il nuovo millennio... Quello dei matrimoni gay in tutti gli USA, per intenderci.
E, se proprio devo essere sincero, non mi stupirebbe se nel corso della serie facessero una capatina anche certi temi in maniera relativamente esplicita... Con buona pace del Topolino italiano, che probabilmente finirà per allontanarsi ulteriormente da quello che è lo standard disneyano di oggi... Quello che, per inciso, sta formando i suoi nuovi lettori potenziali (anche se forse non ne è ancora pienamente consapevole).
Cosa succederà se davvero, come si pensa, la nuova serie di Ducktales diventerà popolarissima e manderà definitivamente in soffitta lo Zio Paperone disposto ad abbracciare Rockerduck per rilanciare Gianni Morandi in versione paperizzata? Forse la copertina di Topolino in cui Moranduck soffoca Zio Paperone nel suo abbraccio potrebbe essere più rappresentativa di quanto non sembri a prima vista... Chissà...
Ammetto che sono abbastanza curioso di scoprirlo. Così come sono abbastanza curioso di scoprire cosa potrebbe succedere se la nuova serie di Ducktales lancerà ufficialmente ed esplicitamente dei messaggi progressisti e gay friendly, di cui probabilmente nel Topolino italiano non si potrà trovare traccia.
Staremo a vedere.
In ogni caso, ironia della sorte, per la serie a fumetti ufficiale delle nuove Ducktales la IDW (che negli USA è licenziataria Disney) ha già messo all'opera due artisti Disney italiani: Luca Usai e Gianfranco Florio...
Curioso, vero?
E qui mi fermo, perchè la situazione è in divenire e sono abbastanza sicuro che tornerò a parlarne...
Alla prossima.
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