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venerdì 4 settembre 2009

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Ultimamente nel nostro paese l'arietta omofoba che si respirava già da qualche tempo si è iniziata a condensare in atti di violenza sempre più frequenti. Ovviamente spero come voi che si tratti di un momento passeggero, magari dovuto al caldo, ma qualcosa mi dice che potrebbe non essere proprio così. Stando all'interno del mondo dell'associazionismo vedo che circolano comunicati ufficiali e che si cerca di stare vicini alle vittime, e intanto vedo anche che si cercano di organizzare cortei e manifestazioni (persino in maniera spontanea e al di fuori del mondo della associazioni! Una novità per l'Italia...), mentre si sollecitano le autorità a prendere posizione e si incontrano politici qui e là... Intanto la comunità gay italiana cerca - ovviamente - risposte e punti di riferimento concreti, che non si esauriscano nelle poche ore di un corteo, in un comunicato stampa o in incontri fra le autorità che promettono provvedimenti (che di solito non attuano) e le associazioni che gongolano perchè sono state convocate da chi, fino a qualche giorno prima, nemmeno le calcolava. Mi pare di cogliere un qualcosa di vagamente surreale in tutto ciò...Da una parte c'è un numero crescente di persone che inizia a rendersi conto che rimanere anonimi, mantenere un basso profilo e farsi i fatti propri non è più una garanzia di tranquillità, dall'altra c'è un brulichio di associazioni (più o meno grandi) che fanno la gara a chi fa la voce più grossa, dimenticando che la cosa più importante, ora come ora, sarebbe di riprendere il contatto con la realtà omosessuale del nostro paese, magari per motivare una presa di posizione nella grande massa silenziosa di gay e lesbiche che, per quieto vivere, finora si sono fatti gli affari propri di cui sopra, contribuendo indirettamente alla situazione che stiamo vivendo.
Siccome questo è un blog che si occupa principalmente di fumetti e cultura pop, forse vi chiederete perchè ho voluto iniziare con questo discorso. Vediamo... Partiamo dalla constatazione che, se è vero che quello che indossiamo riflette almeno in parte ciò che siamo, credo che sarete d'accordo con me se dico che la moda e l'abbigliamento hanno un certo valore simbolico, perchè in un certo senso sono il nostro biglietto da visita. Intendiamoci: non sono un fashion-victim (tutt'altro), però sono convinto che anche le immagini e le scritte sulle t-shirt possano servire a qualcosa di più che a fare crescere l'autostima... E non mi riferisco al fatto che permettono una vita di lusso a pochi stilisti, magari anche gay, a cui in realtà non frega un piffero delle condizioni in cui versa il loro pubblico di riferimento...
Mi riferisco al fatto che, anche attraverso il disegno su una t-shirt, si può contribuire a lanciare un messaggio e, forse, a cambiare le cose. In altre nazioni questa tradizione è abbastanza consolidata, anche e soprattutto in ambito gay, ma da noi l'abbigliamento non ha esattamente lo stesso valore simbolico che ha per i gay stranieri... Tant'è che anche uno degli ultimi esperimenti in questo senso, lanciato dal trentino Waldemar Kerschbaumer, chiuderà i battenti il mese prossimo. Lui sostiene che è per motivi personali di vario genere, ma è evidente che questo progetto non gli ha fatto fare i milioni, altrimenti di certo non lo avrebbe sospeso, voi che ne pensate? Adesso, invece, svende tutto...

Il suo progetto, che - ripeto - sbaraccherà tra circa un mesetto, si chiamava SHIRT-ATTACK (cliccate qui) e consisteva in una serie di t-shirts che lanciavano tutta una serie di messaggi abbastanza importanti per la comunità gay e lesbica... Potete cliccare sulle immagini qui di seguito per vedere alcuni modelli nel dettaglio...
Per gli altri modelli vi rimando al sito SHIRT-ATTACK (cliccate qui), che dovrebbe rimanere aperto ancora per un mese circa, e attraverso il quale - entro il suddetto mese - potrete ancora fare le vostre ordinazioni... Che dire? Io non ci guadagno assolutamente nulla a fargli pubblicità, però vi invito a farci un pensierino... Inoltre ci tenevo a condividere con voi questa informazione per riflettere su come, proprio mentre la situazione nel nostro paese iniziava a diventare un pochino più inquietante del solito, iniziative come questa non sono state affatto premiate... Tutto ciò vorrà dire qualcosa?Certo... Il problema sta anche nel fatto che - come ho detto più volte anche qui - da noi manca un vero circuito gay, manca la voglia di farsi avanti e manca quello spirito di gruppo che avrebbe permesso di segnalare questa iniziativa anche sui grandi siti gay italiani e sulla free-press gay dei locali senza dover sborsare la tariffa standard da inserzionista... Che non è esattamente abbordabile per un piccolo imprenditore alle prime armi... Ripeto: il fatto che un progetto del genere debba avere una fine così ingloriosa lo trovo abbastanza irritante e significativo, soprattutto considerando quello che spende la media dei gay per il suo guardaroba, ma immagino che le cose non potessero andare altrimenti... Pazienza... Come dice il detto "chiusa una porta si apre un portone", dico bene?
Alla prossima e teniamo alta la testa.
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4 commenti:

Ulisse ha detto...

Io dell'iniziativa shirt-attack non ne sapevo un emerito tubo e si che seguo il mondo gay abbastanza da vicino e credo di essere piuttosto informato su ciò che accade.

Lelino ha detto...

Vale... i messaggi saranno anke importanti, ma disegni, colori e grafica nn mi sembrano il max! ... un po' cm le tue tshirt d robinhoog hihihi ke stronzo ke sn :-*

Nicola ha detto...

Ciao wally.

Questa aria omofoba è una conseguenza di un governo che vede le intolleranze come qualcosa da respingere oltre confine. L'importante è non spaventarsi ma anzi prendere effettiva coscienza di quel che siamo, della nostra dignità, della nostra lotta. Siamo così tanti che se ognuno avesse il coraggio di dichiararsi alla famiglia intera, compresi di zii e nonni, vedo ben pochi quelli che non sarebbero coinvolti.
Punto primo: chi compie queste intolleranze deve avere paura e non noi che siamo più uomini di questi animali da cortile.
Punto secondo: voglio un ministro delle pari opportunità che prenda parte attivamente al problema.
Punto terzo: Ognuno nel suo piccolo contribuisce al GRANDE.
Capendo poi che piccoli non siamo affatto, la cosa diventa di una grandezza esplosiva.

CIAO!

Anonimo ha detto...

segnalo un'iniziativa, mancano pochi giorni ma male non può fare...

Si è svolta ieri sera la riunione presso i locali di Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa” che ha visto coinvolti in un tavolo di lavoro le associazioni lgbt (l esbiche, gay, bisessuali, transgender) fiorentine, le istituzioni comunali, provinciali e regionali e la società civile, per decidere unitariamente una risposta immediata e concreta ai recenti gravi fatti che hanno colpito le persone lesbiche,gay e transgender in tutta Italia (ultima la capitale, con il lancio di bombe carta alla Gay Street). Tra gli altri, erano presenti l’assessore del Comune di Firenze Massimo Mattei, la consigliera provinciale Alessandra Fiorentini e l’assessore regionale Agostino Fragai.
“Abbiamo deciso” affermano le realtà promotrici, “di convocare per mercoledì 9 settembre prossimo, a partire dalle ore 19, una forte mobilitazione che coinvolga il cuore di Firenze ed esprima un chiaro messaggio di contrasto con il clima repressivo e violento che ormai da troppo tempo si respira in Italia”. La manifestazione consisterà in un presidio-fiaccolata che toccherà Ponte alle Grazie, Ponte Vecchio e Ponte Santa Trinita cui si invitano a partecipare rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali e delle associazioni, semplici cittadini e tutti coloro che vogliano riaffermare i valori di civiltà nel nostro Paese, lottando contro l’omofobia, la transfobia e ogni altra forma di discriminazione.
“Invitiamo tutte e tutti” continua il comitato promotore “a portare una candela per illuminare i tre ponti fiorentini: illumineremo le rive dell’Arno contro derive oscure!”
Per le adesioni, inviare una mail a: firenzestopomofobia@gmail.com.
L’iniziativa si coordinerà con altre iniziative analoghe a livello fiorentino e nazionale.
Il comitato promotore: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Quart iere 1 – Centro Storico, Provincia di Arezzo, Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”, Arcilesbica Firenze, Ireos onlus, Kairos Firenze, Famiglie Arcobaleno, Arcigay Livorno “Il Faro, Associazione Radicale Andrea Tamburi, Coordinamento Firenze Associazione Radicale Certi Diritti, Comitato Regionale Contro l’Omofobia, Unaltracittà, Y.A.G.Bar, Crisco Club, CGIL Toscana, ARCI Provinciale Firenze