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mercoledì 30 settembre 2009

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi volevo condividere con voi una riflessione un po' filosofica, se vogliamo, è vorrei partire dal concetto di "mito". I miti, volendo essere molto sintentici, sono i racconti fantastici tramite i quali i nostri antenati cercavano di dare senso alla realtà, ordinavano la percezione delle cose, offrivano dei modelli e degli ideali in cui identificarsi e riassumevano i vari aspetti della loro cultura. Sono nati miti in varie parti del mondo, ma generalmente i loro protagonisti erano sempre dei, eroi e semidei, e non di rado era sui miti che venivano fondate le religioni e gli ideali che hanno guidato le più importanti civiltà del passato. Diversi studiosi pensano che il mito abbia una funzione importantissima, e che nasca da una vera e propria esigenza interiore presente in tutti gli esseri umani. In poche parole avere degli "eroi" di riferimento sarebbe un vero e proprio bisogno della specie umana, e se gli eroi non provengono più dal mito si cercano nella realtà, generalmente facendo dei danni, perchè trasformare un essere umano in un mito, paradossalmente, vuole dire perdere il contatto con l'obbiettività e con il buonsenso. Questa premessa mi serviva per segnalarvi un fenomeno curioso che arriva dagli Stati Uniti, dove ultimamente stanno uscendo numerosi studi che associano il ruolo dei fumetti di oggi a quello dei miti di ieri, o addirittura a quello delle religioni. Con particolare riferimento ai fumetti di supereroi.
Questa associazione, che a prima vista potrebbe sembrare un po' stramba, offre diversi spunti di riflessione interessanti. Pensiamo ad esempio come molti supereroi, fisicamente, rappresentino i nostri ideali di forza e bellezza, e a come i loro costumi aderenti siano studiati per mettere in risalto le loro doti fisiche e per farli sembrare molto più simili alle statue dell'antica Grecia che non a dei moderni vigilanti mascherati.
Pensiamo a tutti quei supereroi che vivono la loro condizione come una sorta di missione per il bene dell'umanità e a tutte le difficoltà che sono disposti ad affrontare per rimanere coerenti con i loro ideali e con le loro responsabilità. Pensiamo al fatto che spesso acquistano i loro poteri perchè almeno uno dei loro genitori non è un comune essere umano, ma proviene da altri mondi e altre civiltà, all'interno o all'esterno del nostro pianeta.... O addirittura è una vera e propria divinità.
Pensiamo a come gli appassionati di questo genere, per seguire le imprese dei loro eroi e conoscerli a fondo, debbano ricorrere sempre più spesso a una cultura enciclopedica non dissimile da quella di chi studia i miti antichi, e forse anche superiore, visto che i fumetti di supereroi sono in perenne evoluzione. Pensiamo inoltre a come i fumetti di supereroi siano delle straordinarie metafore della nostra realtà, reinterpretando la nostra cultura come solo un mito saprebbe fare.
Non stupisce, quindi, che fin dagli albori i fumetti di supereroi si siano confrontati con i miti classici, e talvolta abbiano reinterpretato interi pantheon religiosi inserendoli nei loro universi narrativi. Nell'universo Marvel, ad esempio, sono stati inseriti TUTTI i pantheon mitologici delle maggiori civiltà, che però hanno sottoscritto una sorta di patto di non intervento negli affari umani salvo che in rarissimi casi, e solo se ottengono l'approvazione dell'assemblea dei vari patriarchi divini, presieduta da Zeus.
In realtà, assemblea o no, gli dei del mito intervengono nell'universo Marvel a prescindere dall'assemblea ufficiale, tant'è che sia il dio del tuono nordico Thor che il greco-romano Ercole sono a tutti gli effetti dei personaggi Marvel fin dagli anni 60...
La dea Venere, invece, è entrata nell'universo Marvel fin dagli anni 50, quando la casa editrice non si chiamava ancora Marvel, ma Atlas...
E lo stesso discorso di può applicare per l'altro grande editore di fumetti supereroistici americani, la DC Comics, che fin dagli albori creò un personaggio come Wonder Woman, mixando mitologia greco romana e patriottismo statunitense. Tuttavia Ercole non mancò di sfidare in diverse occasioni anche l'altro grande mito della DC Comics, ovvero Superman... Le cui origini (che lo vedevano messo in salvo su un razzo quando era ancora in fascie e affidato a dei genitori adottivi dopo essersi arenato sulla terra), secondo qualcuno sarebbero un richiamo neanche tanto velato al biblico Mosè...
In ogni caso anche nei fumetti moderni Ercole, che nei miti classici umiliò le Amazzoni da cui Wonder Woman discende, è un temibile avversario della supereroina a stelle e striscie e dei suoi amici.
In compenso c'è da dire che l'Ercole della Marvel ha delle valenze decisamente più positive rispetto alla versione della DC Comics, senza contare che - con grande gioia del suo pubblico gay - si ritrova in situazioni di un certo tipo con una certa frequenza...



Tutto questo per dire che, se è vero che i fumetti di supereroi possono davvero rappresentare una sorta di mito moderno, tant'è che si richiamano anche alla mitologia propriamente detta, il fatto che al loro interno sono sempre più frequenti delle parentesi esplicitamente omosessuali, potrebbe essere letto come un segno molto più importante di quanto non sembrerebbe a prima vista. Nella mitologia classica l'omosessualità aveva sempre avuto una certa dose di dignità e legittimità, riflettendo e al tempo stesso influenzando la percezione che ne aveva la cultura circostante. Quindi, se nei fumetti di supereroi americani si inizia a parlare di gay e lesbiche in un certo modo, e non ci si fa problemi a parlare del loro orientamento e delle loro relazioni, forse non si tratta solamente di una bieca operazione commerciale. Voi che ne pensate?
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