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venerdì 6 novembre 2009

Conoscere insieme...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi volevo concludere il mio resoconto lucchese parlandovi di un aspetto che, secondo me, viene un po' sottovalutato nelle grandi fiere. Mi riferisco al collezionismo. Ne parlo perchè nelle grandi fiere (ma anche nelle piccole bancarelle dell'usato) si conserva una memoria storica, anche dal punto di vista della comunità gay, che non viene affatto valorizzata e che con gli anni rischia di cadere nel dimenticatoio... Ed è un vero peccato. In particolare oggi volevo parlarvi del fenomeno dei tascabili porno che furoreggiarono in Italia fra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni ottanta (più o meno fino all'arrivo dei videoregistratori, anche se la mazzata definitiva arrivò con internet). Nonostante la qualità molto altalenante divennero un vero e proprio fenomeno di costume (a un certo punto ne uscivano tre o quattro al giorno), ed accompagnarono l'emancipazione sessuale di generazioni e generazioni di lettori, nel bene e nel male. Ivi compresi i lettori gay, che potevano fantasticare sui protagonisti maschili dei suddetti fumetti. Infatti, dopo una prima fase in cui le protagoniste dei tascabili porno erano solo femmine voraci, iniziarono a comparire le serie con i primi protagonisti maschili. Qui di seguito ve ne dò un piccolo assaggio...
Non erano il massimo, esteticamente parlando, ma fecero da apripista a serie con protagonisti decisamente più prestanti, che di fatto solleticavano non poco i gay italiani di quel periodo, per cui era estremamente difficile procurarsi immagini di uomini nudi...
Intendiamoci: generalmente quando e se comparivano omosessuali in questi fumetti erano sempre dei casi umani e generalmente facevano una brutta fine, per rimarcare la superiorità del maschione eterosessuale e soprattutto per esorcizzare le paure del tipico maschio italiano... Tuttavia, di tanto in tanto, anche nelle serie più quotate poteva starci la scappatella gay, a patto che entro la fine dell'episodio venisse ristabilito il giusto ordine delle cose...
I pochi tentavi di lanciare tascabili porno con personaggi prevalentemente omosessuali si risolsero in maniera indegna: i protagonisti erano tratteggiati in maniera molto squallida, sommaria e stereotipata, e sicuramente NON andavano incontro alla sensibilità e ai gusti del pubblico omosessuale reale...
Tuttavia, scartabellando fra le bancarelle di Lucca negli ultimi anni, mi sono procurato diversi numeri di una serie in cui compariva un co-protagonista omosessuale che, curiosamente, non solo non faceva una brutta fine ed era il migliore amico della protagonista, ma che - tutto considerato - se la spassava più di lei. La serie in questione era dedicata alla vampira Sukia (riconoscibilissima perchè sulle copertine aveva le fattezze dell'attrice Ornella Muti).
Sukia aveva un maggiordomo tuttofare, gay dichiarato, che la accompagnava in tutte le sue avventure erotico-orrorifiche: il suo nome era Gary, e stranamente era tratteggiato in maniera abbastanza accattivante e - entro certi limiti - persino "vincente". Inoltre aveva una vivacissima vita sessuale, e mediamente faceva molto più sesso lui della protagonista stessa (la quale, per altro, non sembrava allupata come la media delle sue colleghe dei tascabili porno). Nella vignetta che segue potete leggere cosa Gary risponde a Sukia quando questa gli chiede il segreto del suo successo con i maschi...
Che ne dite??? E stiamo parlando del numero 54, uscito nel 1980, che all'epoca era reperibile in tutte le edicole! A distanza di ventinove anni non mi sembra che nelle nostre edicole ci sia nulla del genere... Perchè? Difficile rispondere, ma non è necessariamente un buon segno. Oltretutto Gary era anche un attivista gay del DENTRO (parodia della prima associazione gay italiana: il FUORI), e in diverse occasioni aveva dato prova di un certo impegno per la causa, come quando ha protestato pubblicamente mentre si trovava in Russia (nel numero 63 della serie)...
Ovviamente in questa occasione finirà in prigione, trovando qualcosa da fare anche lì, perlomeno fino a quando Sukia userà i suoi poteri vampirici per liberarlo... Forse non è eccessivo dire che il vero protagonista della serie, col passare del tempo, era diventato proprio Gary, anche se "ufficialmente" la protagonista di facciata è sempre rimasta la vampira Sukia. Sarebbe interessante verificare come e quanto il pubblico gay dell'epoca avesse seguito questo fumetto. Personalmente so per certo che parecchi collezionisti gay di oggi cercano di recuperare proprio i numeri di questa serie... Sarà un caso? Secondo me no...
Rimane il fatto che Gary, che pure potrebbe avere un valore simbolico notevole per la nostra cultura gay, è un personaggio pressochè sconosciuto e bellamente snobbato dal mondo gay del nostro paese, come peraltro tutta la lunga e prolifica parentesi dei tascabili porno... Perlomeno in Italia. Infatti questi stessi fumetti, nel loro periodo d'oro, vennero tradotti anche in altri paesi europei, e in particolare furono apprezzati nella Spagna appena emersa dalla dittatura. A tutt'ora in Spagna rimangono molto popolari e vengono spesso citati, al punto che in diverse parti del mondo si è finito per credere che fossero di produzione spagnola! E anche questo la dice lunga. Fortunatamente esistono le fiere di fumetto, grazie alle quali è possibile dare a Cesare quel che è di Cesare. Peccato solo che, attualmente, non ci sia nessun Gary nelle edicole italiane... In questo periodo ce ne sarebbe davvero bisogno, non trovate?
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