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venerdì 8 febbraio 2013

GUARDANDO FUORI...

Ciao a tutti, come va?
Devo essere sincero: sono diversi anni che realizzo questo BLOG eppure faccio ancora un po' di fatica a farmi una ragione di come la situazione italiana rimanga tanto arretrata dal punto di vista della valorizzazione dell'arte omoerotica... Anche e soprattutto da parte della stessa comunità gay. Sicuramente i motivi sono tanti, ma questo non rende meno deprimente il fatto che basta mettere il naso fuori dai nostri confini per verificare che la situazione è decisamente diversa, anche solo perchè ci sono tante gallerie d'arte molto attive proprio nell'abito dell'arte omoerotica. Per esempio: a Rotterdam, in Olanda, questa è stata la settimana dell'arte, che ha coinciso - tra le altre cose - con la grande fiera Art at the Warehouse, che ovviamente ha dato spazio all'arte omoerotica, come ad esempio quella proposta allo stand della galleria d'arte MooiMan, che ha esposto i contributi di artisti come Ivo Blanck...
Rinaldo Hopf...
Bas Meerman...
 Marcel Joosen...
Eve Shepherd...
Reinoud Stam...
Georg Weise...
E altri artisti di cui, guardacaso, la comunità gay italiana ignora l'esistenza. Al che, mi direte, che in italia non siamo tenuti a conoscere l'arte gay di altri paesi... Però è anche vero che la galleria MooiMan, in questa come in altre occasioni, ha esibito anche artisti italiani come Sabatino Cersosimo...
Artista torinese che, guardacaso, si è trasferito a Berlino dal 2011 per potersi muovere in un clima artistico più frizzante e ricettivo del nostro. E d'altra parte il caso di Rotterdam è solo la punta dell'iceberg. La Galleria Antebellum di Hollywood, ad esempio, sta per inaugurare un mostra collettiva di artisti che omaggiano la figura e l'estetica del fotografo e regista californiano Rick Castro, vero e proprio vate dell'omoerotismo sadomaso/leather...
Come dire che negli USA, da questo punto di vista, sono talmente avanti che gli artisti si possono permettere di fare arte gay prendendo come riferimento chi fa arte gay... Consapevoli del fatto che il pubblico americano conosce talmente bene il mondo artistico gay da apprezzare una mostra di arte gay che omaggia un artista gay, peraltro ancora vivente. E negli USA può anche capitare che un artista specializzato in arte omoerotica sia talmente apprezzato da poter metter in piedi dei workshop per insegnare le sue tecniche ai suoi ammiratori... Come nel caso del piacente scultore Philip Hitchcock, che vedete nella foto qui sotto...
In occasione della sua mostra personale DARK IMPRESSION alla PHD Gallery di St. Louis terrà un workshop di un giorno (che, se vi interessa, costa 129$) in cui spiegherà come ottenere i calchi dei corpi che utilizza come base per le sue opere...


Fra parentesi: con la tecnica del calco questo artista ha realizzato anche diversi autoritratti... Come potete capire dalla foto qui sotto...
Forse qualcuno di voi starà pensando che dall'Italia non si può pretendere tutto questo interesse nei confronti dell'arte gay, visto che per molti punti vista siamo più simili ad un paese del sud del mondo che non agli USA o al nord Europa... Il punto dolente, però, è che anche questa non è una giustificazione. Perchè dico questo? Perchè, ad esempio, recentemente la rivista gay brasiliana Junior Magazine (foto sotto) ha dedicato spazio a due artisti omoerotici giapponesi decisamente di nicchia...
Sto parlando di Kazumi Oribe e Karesu Ayakata, due nomi che probabilmente che probabilmente non vi diranno granchè, ma che effettivamente si sono guadagnati alcune pagine di approfondimento nella rivista di cui sopra.

Tralasciando il fatto che in Brasile c'è una stampa gay molto florida (mentre da noi è praticamente estinta), bisogna comunque prendere atto che la suddetta stampa pensa che l'arte gay può essere un argomento degno di interesse per il suo pubblico, anche quando non si parla dei soliti nomi noti. Cosa può significare tutto questo? Forse mi sbaglio, ma la sensazione mia è che anche il mondo gay italiano risenta della generale arretratezza culturale della nostra nazione. Anche perchè, se tante iniziative artistiche partono da gallerie specializzate in arte omoerotica, vuol dire che per questo tipo di arte ci può essere un mercato interessante: un mercato che - evidentemente - nel nostro paese non riesce a crearsi.
Perchè i gay italiani troppo spesso si fanno problemi a tenere opere di questo tipo in casa?
Perchè i gay italiani troppo spesso vivono in famiglia, o cumunque devono rispondere alle loro famiglie dell'arredamento della propria casa?
Perchè i gay italiani non hanno mai avuto modelli di riferimento che valorizzassero l'arte omoerotica?
Perchè le associazioni gay italiane hanno sempre messo in primo piano le rivendicazioni politiche, e non quelle culturali?
Sinceramente non saprei rispondere, però devo ammettere che gli anni passano e non mi pare di cogliere grandi cambiamenti in questo senso...
Mentre il resto del mondo va avanti...
Alla prossima.

7 commenti:

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Il motivo è che in italia non c'è una comunità gay come nelle altre nazioni, non ci sono persone che hanno la voglia di investire soldi in progetti (arte, editoria, musica ed altri) culturali che non hanno un mercato, così anche gli artisti che operano in questo campo, come i ricercatori scientifici, devono emigrare per avere un minimo di possibilità di avere successo, oltre alla fuga dei cervelli c'è anche quella dei pennelli.
Fino a che nel nostro paese non ci saranno comunità a tutti i livelli dove ogni singolo si adopera per il bene comune non ci sarà sviluppo e progresso sociale culturale scientifico.

Anonimo ha detto...

Posso personalmente rispondere solo a una delle domande che ti poni, e cioè:

"Perchè i gay italiani troppo spesso si fanno problemi a tenere opere di questo tipo in casa?"

Per conto mio, perché trovo quelle opere orrende.

E mi verrebbe da fare a mia volta una domanda:

"Ma perché un gay dovrebbe apprezzare quelle opere orrende? Solo perché rappresentano il corpo maschile (anzi, uno stereotipo del corpo maschile)? Solo perché realizzate da artisti gay?"

g.t.

Wally Rainbow ha detto...

Mhhh... Vediamo... Ammetto che le opere che ho mostrato non hanno una funzione prettamente estetica (tranne forse lo scultore che fa i calchi, del quale non nego che sarei felici di tenermi qualcosa in salotto), ma più che altro cercando di comunicare delle suggestioni. Cosa che comunque capita in buona parte dell'arte moderna, che ha un mercato che si regge spesso su costosissime opere che - a prima vista - sono inguardabili, e che vanno valutate considerando vari aspetti. Credo che la considerazione data a certi autori dipenda dal fatto che chi compra questo genere di cose ha una formazione che gli permettere di andare al di là del primo impatto. Tuttavia è anche vero che c'è anche tutto un mercato per l'arte omoerotica che è molto più "commerciale", se vogliamo. Magari approfondirò in futuro. Ovviamente non penso che solo perchè un'artista è gay debba essere apprezzato, tant'è vero che nell'ambito dell'arte omoerotica ci sono anche delle artiste donne che hanno un certo successo.

Anonimo ha detto...

Cosa pensi delle opere di Christian Zucconi?

Wally Rainbow ha detto...

Se è il Christian Zucconi che penso io mi angosciano anche abbastanza. Però abbiamo fatto pure il liceo artistico assieme (io un anno avanti a lui, credo) e in un paio di occasioni mi avrebbe menato volentieri perchè ero sempre assieme a una sua ex (all'epoca non ero dichiarato), quindi il mio parere non so quanto possa essere obbiettivo :-)

Anonimo ha detto...

O.o
Incredibile, ho davvero beccato un tuo concittadino e pure ex compagno di scuola!!!

Beh lui è veramente un bel figo (mi duole apprendere della sua eterosessualità) e le sue opere sono angoscianti è vero!

Recentemente ho visto su facebook alcuni lavori fatti con il suo corpo e quindi un po di omoerotismo li c'è!

Wally Rainbow ha detto...

Non è omoerotismo... Nel suo caso è narcisismo :-)