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sabato 8 novembre 2014

COMPLOTTISMO?

Ciao a tutti, come va?
Oggi volevo parlare d'altro, per poi dedicare lunedì prossimo a un piccolo report su Lucca Comics & Games 2014, ma alla fine mi tocca parlare di Lucca anche oggi. Nel senso che, a seguito del mio post (CLICCATE QUI) in cui ho cercato di snocciolare alcuni retroscena poco noti della manifestazione (e che in effetti ha avuto un picco di visitatori), qualcuno ha voluto riportare il link sui propri forum di riferimento, determinando alcuni commenti che mi spingono a chiarire meglio la mia posizione e le mie idee.

In particolare mi sento in dovere di replicare ad alcune osservazioni comparse sul forum MANGADB (cliccate QUI), e mentre rispondo - per rendere più gradevole il tutto - vi posto alcune gallerie tematiche che ho realizzato col safari fotografico che ho realizzato a Lucca quest'anno...
Comincio subito rispondento a Godot, che scrive:

"Ci sarà anche del vero in quel che scrive, ma la bloggata è scritta in maniera troppo sensazionalistica e gomblottista per riconoscergli un minimo di credito. Con le note sulla valenza LGBT o sul direttore artistico che ommiodddioooooo è nato nel 1950 poi cade totalmente nel ridicolo."

Una cosa che non ho mai capito, in generale, è perchè una quando una persona vuole liquidare come "complottistica" una teoria o un'opinione, magari portata avanti con tutta una serie di documenti (come ho fatto io nel post su Lucca), si limita a dire che - in quanto complottistica (o, per dirla simpaticamente, gomblottistica) - non è attendibile. Può anche essere che io abbia sbagliato tutto, ma se devo essere smontato vorrei che vi fossero delle argomentazioni solide, anche perchè mi interesserebbero molto. Altra cosa che non capisco è perchè far notare che all'estero queste manifestazioni abbiano anche valenze esplicitamente LGBT, mentre a Lucca no (e come questo non deponga a favore dell'organizzazione della manifestazione), venga considerata una cosa ridicola... Che rende inconsistente tutto quello che scrivo.
Messa giù così sembrerebbe quasi che portare avanti delle istanze LGBT in una manifestazione fumettistica di portata internazionale sia di per sè una cosa ridicola, anche se - in considerazione del fatto solo al New York ComiCon ci sono state almeno dodici conferenze che hanno toccato l'argomento - mi sembra evidente che non sia così. Forse la cosa ridicola è che, dalle nostre parti, ci siano ancora tante persone che hanno pregiudizi al riguardo... Tant'è che ho la netta sensazione che quando la gente si imbatte casualmente nel mio BLOG, e poi si lamenta del risalto che dò al punto di vista LGBT, non riesca neppure a concepire il fatto che possa esistere un BLOG che NASCE per offrire un punto di vista LGBT sul mondo del fumetto, con tutti i suoi annessi e connessi, manifestazioni comprese... E questo mi lascia perlomeno perplesso.
Riguardo al fatto che lamentandomi del fatto che il direttore artistico di Lucca Comics è nato nel 1950 cadrei nel ridicolo, poi, mi sento in dovere di precisare alcuni punti. Il direttore artistico di una manifestazione di questa portata, quale essa sia, ovviamente non può seguire tutto, ma è importante perchè spetta a lui dare le linee guida per i contenuti, e comunque deve approvare le proposte che gli arrivano sul tavolo. Questo, ovviamente, implica che abbia la preparazione, la formazione e la sensibilità adeguata per farlo. A parte il fatto che è iscritto all'albo dei giornalisti dal 1983, di Renato Genovese si sa che ha collaborato con varie riviste anni degli anni '80 (Orient Express, Comic Art, Il mago e Ken Parker Magazine) e che ha scritto degli approfondimenti su alcuni speciali della Bonelli. Nel 2009 ha anche scritto un libro dal sapore nostalgico, intitolato L'avventurosa storia del fumetto italiano. Quarant'anni di fumetti nelle voci dei protagonisti. Essendo nato nel 1950, però, vuol dire che quando in Italia arrivarono cose come STAR WARS e Goldrake andava per i trenta, quando i manga e le console si diffusero in Italia ne aveva più di quaranta e quando il fenomeno dei giochi di ruolo e di strategia (tipo MAGIC) è esploso andava per la cinquantina... Forse esagero, ma qualcosa mi dice che dei tanti cosplay che si aggirano per Lucca, e che sono - almeno in parte - l'anima (e una delle maggiori attrattive) dell'evento, avrebbe potuto riconoscerne al massimo una decina...
Certo un direttore artistico non viene pagato per riconoscere cosplay, ma se è lui a determinare l'impronta che deve avere Lucca Comics & Games è evidente che Renato Genovese dovrebbe essere aggiornato e preparato su una quantità di cose che - evidentemente - non fanno parte della sua formazione per una questione anagrafica, e che richiederebbero un costante aggiornamento. Anche solo per comprendere al meglio le esigenze di chi frequenta la fiera... E che mediamente ha la metà degli anni di Renato Genovese. Questo aggiornamento c'è? A giudicare dal taglio delle mostre e delle conferenze organizzate direttamente da Lucca Comics la risposta è no. Certo una fiera del genere si tiene in piedi da sola perchè tante idee e tanti ospiti arrivano con gli editori, perchè la sezione games gode di una certa autonomia e perchè i cosplay arrivano a frotte a prescindere dalla direzione artistica, ma se si confronta la direzione artistica di Lucca con quella di San Diego o New York, la differenza si vede eccome... E guardacaso la direzione artistica di San Diego e New York è affidata a persone molto più giovani.
C'è poi un altro dettaglio, specificatamente italiano, per quel che riguarda la questione dei fumetti. Se, ad esempio, in una manifestazione francese può anche starci bene un direttore artistico un po' attempato, visto che la scena editoriale in Francia è rimasta pressochè invariata da una ventina d'anni a questa parte (con i suoi volumi in libreria e i periodici in edicola, e il jolly delle fumetterie), in Italia la situazione ha subito dei cambiamenti pressochè drastici nel corso degli ultimi decenni... Con generi, formati e circuiti distributivi in costante evoluzione e sperimentazione, con editori che nascono, muoiono e cambiano ad un ritmo serrato... Questo, in teoria, implicherebbe che a Lucca Comics ci debba essere un direttore artistico se non giovane, perlomeno giovanile, attento e ben presente sulla scena, sempre aggiornato e ricettivo... E invece cosa faccia Renato Genovese quando non si occupa di Lucca Comics è un mistero, anche perchè non ha nemmeno un blog o un profilo facebook attivo... Certo anche questo non è indispensabile, però - di questi tempi - è molto indicativo.
E comunque è anche indicativo il fatto che quest'anno il Sindaco di Lucca abbia dato una medaglia al merito a Renato Genovese... Badate bene: il Sindaco, e non certo i visitatori di Lucca Comics, che probabilmente non sanno nemmeno che faccia abbia (e forse è meglio così per lui, visto che più di qualcuno avrebbe qualcosa da dire sull'organizzazione del tutto).
Comunque, tornando al forum MANGADB ci sono almeno altri due interventi su cui mi vorrei soffermare. The Black Prince, riferendosi al commento che ho appena analizzato, scrive:

"Sì infatti, quelle son cretinate però altre cose no. Tra le ingenuità o cretinate che dir si voglia ci metterei pure la sua idea che all'estero fanno il komiket o la fiera di Angulem o NY per puro spirito da appassionato, ma figuriamoci! Rendono una barca di soldi lol"

E Maxtex gli fa eco scrivendo:

"Straquoto , articolo troppo sensazionalistico ,tipo Adam Kadmon Rivelazioni o altri programmi televisivi ,dove vedono il marcio da tutte le parti ,ma non nella propria testa.

In Italia è risaputo che qualsiasi manifestazione fai ,culturale ,musicale o mangereccia ,il comitato o l'associazione "no profit" chiede oltre ai permessi anche i soldi alla istituzioni locali ,comune ,provincia ,regione e stato ,fino a tre anni fa finaziavano a fondo perduto qualsiasi manifestazione.
Perciò non mi stupisco che il comune di Lucca ci sia dentro ,poi lo può far gestire a chi gli pare ,visto il successo e i soldi che porta alle casse del comune."


Vorrei precisare che non ho mai scritto che chi organizza fiere all'estero lo fa solo per altruismo e spirito di volontariato (anche se alcuni volontari nello staff ci sono, visto che questo tipo di esperienze in curriculum contano, almeno all'estero). Sicuramente se lo fa calcola anche un adeguato ritorno economico ed è giusto così, perchè si tratta in molti casi di persone che per lavoro organizzano fiere di questo tipo. Quello che volevo sottolineare è che, a pelle, la sensazione è che mentre altrove si vuole guadagnare (il giusto) allestendo una manifestazione fumettistica, a Lucca si voglia allestire una manifestazione per guadagnare (e per guadagnare il più possibile). C'è una sottile (ma neanche tanto) differenza, visto che se si mette al centro la manifestazione (e le esigenze di chi ci va) è un conto, mentre se si punta a ottimizzare i guadagni i risultati (e i disagi) sono altri... Inoltre nel caso delle grandi manifestazioni straniere, gli organizzatori sono ANCHE appassionati, di quelli che girano in lungo e in largo anche le altre fiere e le fumetterie... E anche se questo non vuol dire che allestiscono fiere solo "per passione", è evidente che si muovono su un piano completamente diverso rispetto a Lucca Comics & Games S.r.L. (la partecipata che mette in piedi Lucca Comics), perchè sono più in sintonia con le esigenze del pubblico (di cui in effetti sono anche parte)... E cercano di venirgli incontro senza scendere a compromessi.

Non è poco, secondo me.
Tra l'altro questo modo di pensare, per cui in Italia le cose vanno così e devono andare così, e per cui è impossibile che siamo messi male al punto che dietro a Lucca Comics ci sia soprattutto una macchina fatta per far soldi e per spremere i turisti... E addirittura che se uno lo ipotizza deve essere per forza l'Adam Kadmon della situazione... Spiega bene molte cose.

Quello che io non mi spiego e come sia possibile che tutto il potenziale LGBT di una manifestazione come Lucca Comics & Games non trovi alcun modo per manifestarsi compiutamente e rimanga sempre (o quasi) a metà strada fra il criptico e il sottointeso... Senza alcun riconoscimento ufficiale per la sua dimensione gay friendly, che ogni anno mi sembra sempre più evidente...
Che sia solo questione di tempo???
Non lo so, ma lo spero.

Alla prossima.

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