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mercoledì 26 novembre 2014

RISCOPRENDO ALAN TURING...

Ciao a tutti, come va?
C'è un pregiudizio un po' generalizzato secondo cui i fumetti a tematica gay, o magari con protagonisti gay, non possano trattare argomenti seri, o comunque non riescano a farlo senza risultare troppo parziali. E questo, forse, spiega perchè tanti editori si fanno ancora mille problemi anche solo all'idea di pubblicare fumetti che trattino di questi argomenti in maniera troppo diretta (o anche solo in maniera indiretta). Anche perchè, forse, pensano che le persone interessate siano troppo poche a fronte di quelle che potrebbero polemizzare sulla loro scelta...
Poi però si verificano delle coincidenze che offrono degli spunti di riflessione interessanti.

Ad esempio quando riguardano  Alan Turing.
Su questo matematico, e precursore dell'informatica, inglese che tanto contribuì alla vittoria degli Alleati durante la II Guerra Mondiale (decifrando il codice enigma utilizzato dai nazisti per comunicare segretamente) si è scritto molto, anche alla luce del fatto che - essendo molto avanti per i suoi tempi - scelse di dichiarare la propria omosessualità... E tutti i suoi meriti non lo salvarano da una serie di trattamenti medici coatti che finirono per portarlo al suicidio (pare con una mela avvelenata) due settimane prima del suo quarantaduesimo compleanno. Ironicamente, proprio grazie ad una campagna di sensibilizzazione partita da internet (e quindi dai computer che lui aveva teorizzato), il Primo Ministro inglese gli chiese pubblicamente scusa nel 2009, e la Regina fece altrettanto nel 2013.

A distanza di tanto tempo, comunque, può essere interessante notare come proprio Alan Turing possa dimostrare che le tematiche omosessuali, e i protagonisti omosessuali (ancor più se realmente esistiti), possono rappresentare una risorsa tutta da esplorare anche per il mondo del fumetto...

Dico questo perchè la fumettista Elizabeth Fernandez ha portato a buon fine, proprio questo mese, la sua raccolta fondi su kickstarter per la pubblicazione di una graphic novel sulla vita di Alan Turing, dal titolo ENIGMATIC PATTERNS...
La cosa interessante, secondo me, è che Elizabeth Fernandez non è una fumettista professionista, quanto piuttosto un'appassionata di informatica e fumetti (con un passato come curatrice editoriale), che ha voluto fare questo esperimento... Peraltro destando l'interesse dell'associazione PRISM COMICS, che l'ha invitata ad uno dei suoi incontri all'ultima edizione della New York ComiCon, incentrato proprio sulle donne che si cimentano coi fumetti LGBT... E a giudicare dalla sua espressione radiosa (che vedete qui sotto) ancora prima di sapere che il suo progetto su kickstarter sarebbe andato in porto (il suo obbiettivo per arrivare alla pubblicazione erano 6900 $, ma alla fine ne ha raccolti ben 9300), direi che l'esperienza è stata molto gratificante...
Tuttavia all'inizio vi parlavo di coincidenze che fanno riflettere, e infatti la seconda notizia di oggi è che sembra proprio che anche il fumetto Made in Italy che Tuono Pettinato e Francesca Riccioni hanno voluto dedicare ad Alan Turing (ENIGMA: LA STARANA VITA DI ALAN TURING) sarà presto gratificato da un riconoscimento che pochissimi fumetti italiani possono vantare... Ovvero la pubblicazione in Giappone...
Infatti l'editore italiano del volume (la Rizzoli Lizard) ha annunciato ufficialmente che i diritti di pubblicazione di questo volume ora sono della Kodansha, che - per chi non lo sapesse - è uno dei più importanti e prestigiosi editori di manga (e non solo) del Giappone. Considerando che il mercato nipponico è notoriamente blindato nei confronti del fumetto occidentale (e che, anzi, spesso preferisce addirittura creare le proprie versioni manga dei fumetti stranieri di maggior successo), quello che è successo con il graphic novel italiano dedicato ad Alan Turing è sicuramente un segnale importante sotto vari punti di vista.

Ognuno poi può trarre le sue conclusioni, in particolare sulla reticenza di alcuni editori che si sentono ancora a disagio anche solo al pensiero di pubblicare fumetti in cui si utilizza la parola "omosessualità"...

Alla prossima.

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